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Serranda molto rumorosa, che cosa fare?

Le serrande molto rumorose, quali rimedi a disposizione di chi non le sopporta?
Avv. Alessandro Gallucci 

Che cosa si può fare se la serranda di un box, piuttosto che di un'attività commerciale o artigianale è rumorosa?

La destinazione dell'attività è pressoché indifferente a meno che la serranda stessa non sia un elemento qualificante quella stessa attività.

Caso difficile, ma non proprio impossibile (si pensi alla serranda di un garage aperto al pubblico).

La domanda sulla serranda rumorosa ci viene da un nostro lettore che scrive:

«Buongiorno amici di Condominioweb! Vi racconto cosa mi succede, ogni santo giorno, e spero proprio che possiate aiutarmi.

Nel condominio in vivo, Io abito al primo piano, esattamente sotto la mia abitazione c'è un'edicola. L'edicola è nel locale commerciale, non un chiosco, non so se questo cambia i fatti.

Insomma, data l'attività, l'edicolante arriva presto ogni mattina, presto che è ancora buio, è alza la sua serranda, elettrica, che fa un frastuono incredibile.

Almeno per me e per il vicino del piano di sopra, che per sfortuna abbiano la camera da letto in corrispondenza, così è.

Gli abbiamo chiesto di trovare una soluzione, forse ogni tanto la lubrifica, fatto sta che ha detto che non vuole cambiarla.

Per me, in realtà dovrei dire per noi (io, mia moglie e chi ci abita sopra) è diventata un'ossessione: sveglia presto ogni mattina. L'ho fatto per una vita, ora che sono in pensione vorrei avere una vita diversa!

Posso fare qualcosa o sono costretto a subire la serranda rumorosa?»

Rumori, la normale tollerabilità

Recita l'art. 844 c.c.

«Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi.

Nell'applicare questa norma l'autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso».

Contemperare le esigenze delle attività produttive con quelle della proprietà: ciò di per sé fa già capire che la soluzione che va trovata, nel limite del possibile, è sempre quella di bilanciare i vari interessi in gioco.

Che cosa vuol dire normale tollerabilità? È utile volgere l'attenzione sulle sentenze di Cassazione in materia

Il limite di tollerabilità non è assoluto, ricordano gli ermellini, «ma relativo alla situazione ambientale, secondo le caratteristiche della zona, per cui tale limite è più basso in zone destinate ad insediamenti abitativi, ma è anche vero che la normale tollerabilità non può essere intesa come assenza assoluta di rumore» (Cass. 11 febbraio 2011 n. 3440).

Passando dal generale al particolare: il nostro lettore, dunque, ha sì diritto a non essere disturbato, ma ciò non vuol dire che abbia diritto al silenzio assoluto.

Orari condominiali

In altri termini, prosegue la Cassazione in questa sentenza, il fatto che un rumore sia percepito non vuol dire che debba essere automaticamente considerato intollerabile. La normale tollerabilità, poi, va riferita alla sensibilità dell'uomo medio.

Nel caso risolto dalla pronuncia citata l'oggetto del contendere era una ventola. Rispetto ad essa era stato osservato e accertato:

  • che il rumore prodotto era percepibile solo nelle ore serali o notturne;
  • che la ventola era situata in immobile addirittura non confinante con quello della persona che se ne lamentava;
  • che la ventola funzionava solo quando veniva usato il bagno, per eliminare i cattivi odori.

Rumori, la misurazione e la verifica

Il fatto che un rumore non sfori i limiti normativi non vuol dire che sia tollerabile.

La valutazione della tollerabilità/intollerabilità è slegata da questo parametro, o meglio, è sicuramente slegata dalla sua considerazione nell'ipotesi di rispetto delle soglie previste dalla legge.

In ambito penale, in relazione al reato di cui all'art. 659 c.p. (Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone), si dice che la valutazione del fatto reato è «accertamento di fatto rimesso all'apprezzamento del giudice di merito, il quale può basarsi sull'espletamento di specifiche indagini tecniche, come può fondare il proprio convincimento su altri elementi probatori in grado di dimostrare la sussistenza di un fenomeno in grado di arrecare oggettivamente disturbo della pubblica quiete (Sez. 3, n. 11031 del 05/02/2015, Montoli e a., Rv. 263433)» (Cass. 16 gennaio 2020 - 20 aprile 2020 n. 12519).

Non è molto diversa la conclusione per l'ambito civile. Detta diversamente: le perizie fonometriche sono certamente utili perché il superamento delle soglie di rumorosità previste dalla legge non possono che essere utili, se non decisivi, parametri di riferimento, ma ciò non significa che il giudice non possa trarre elementi di prova anche da altre risultanze istruttorie, ad esempio le prove testimoniali.

Serranda molto rumorosa, i rimedi

Arriviamo quindi alla questione sottopostaci dal nostro lettore. Non si può pretendere il silenzio assoluto. Certo, nemmeno si può chiedere di tollerare un frastuono eccessivo.

Bisogna valutare in concreto il rumore, con l'ausilio di un tecnico, un tecnico con comprovata esperienza, che magari possa aiutare a comprendere come questo genere di situazioni sono affrontate nel Tribunale competente. Ciò dal punto di vista tecnico.

C'è poi l'aspetto legale, indicativo oltre che per questo aspetto, anche per valutare quale soluzione si può arrivare ad ottenere o quanto meno proporre: il cambio di serranda, la sua eliminazione?

Difficile a dirsi in teoria: in pratica la prima cosa da fare è comprendere quanto il rumore sia obiettivamente insostenibile e da lì tracciare un percorso.

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