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Odori molesti e fumi dal vicino: si può chiamare l'Arpa?

Immissioni e molestie olfattive: è possibile sporgere denuncia direttamente all'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente?
Avv. Mariano Acquaviva 

Immissioni acustiche e olfattive che giungono dalla proprietà del vicino sono una delle principali cause di contenzioso giudiziario. Quando poi la prossimità è forzata - come avviene in condominio - la situazione può diventare ancor più insostenibile. Scoraggiati dalla lentezza della giustizia italiana e dalla difficoltà di provare il pregiudizio, sono in molti a rinunciare ad intraprendere le vie legali.

Chi però è determinato ad andare avanti per tutelare i propri diritti non può prescindere da un accertamento tecnico che solamente chi è in possesso di determinata attrezzattura può effettuare. Non è infatti facile dimostrare di essere disturbati dagli odori molesti e dai fumi del vicino. In ipotesi del genere, si può chiamare l'Arpa? Approfondiamo la questione.

Cos'è l'Arpa e di cosa si occupa?

L'Arpa - acronimo di Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente - è un ente di diritto pubblico che si occupa della prevenzione e della protezione dell'ambiente, affiancando le istituzioni regionali e locali in molteplici attività: dalla lotta all'inquinamento atmosferico e acustico agli interventi per la tutela delle acque superficiali e sotterranee, dal monitoraggio dei campi elettromagnetici alle indagini sulla contaminazione del suolo e sui processi di bonifica.

Chi può chiamare l'Arpa?

L'Arpa è interpellata dai Comuni ogni volta che ritengono necessario il suo intervento.

A propria volta, i Comuni possono ricevere le segnalazioni provenienti dai privati cittadini, ad esempio per ciò che riguarda i fumi emessi dalle fabbriche particolarmente inquinanti, ecc.

Per segnalare un problema di inquinamento, dunque, è possibile inviare un esposto al Comune territorialmente competente che, se lo ritiene opportuno, provvederà ad attivare l'Arpa per la verifica del rispetto dei limiti stabiliti dall'ordinamento giuridico.

Con specifico riferimento alle immissioni acustiche, l'art. 6, comma primo, lettera g), della Legge 26 ottobre 1995, n. 447, stabilisce che sono di competenza dei Comuni i controlli dell'inquinamento acustico prodotto dal traffico veicolare e dalle sorgenti fisse, nonché i rumori prodotti dall'uso di macchine e da attività svolte all'aperto.

In sintesi, l'Arpa interviene su richiesta delle amministrazioni fornendo il proprio supporto tecnico in ambito di controllo e prevenzione dell'inquinamento, sia acustico che olfattivo.

I privati cittadini possono contattare l'Arpa?

Come regola, i cittadini non potrebbero chiedere l'intervento diretto dell'Arpa. Tuttavia, non è da escludere che un esposto avente ad oggetto una situazione particolarmente seria non consenta all'Agenzia di attivarsi, anche se la segnalazione non proviene da un ente pubblico.

In questa ipotesi, però, l'Agenzia interviene solamente se ritiene che il fenomeno d'inquinamento oggetto di denuncia abbia un impatto sulla salute pubblica.

Pertanto, se si tratta di mera controversia privata - il vicino che fa rumore o sporca, in pratica - l'Arpa non sarà tenuta a intervenire.

L'Agenzia, infatti, si occupa della tutela dell'ambiente; di conseguenza, se questo non è neanche indirettamente minacciato, essa non interverrà.

Odori molesti e fumi dal vicino: si può chiamare l'Arpa?

Alla luce di quanto detto sinora possiamo affermare che, nell'ipotesi di odori molesti e fumi dal vicino, si può sperare nell'intervento dell'Arpa solamente se le immissioni olfattive costituiscano un potenziale pericolo per la salubrità pubblica, dovendosi invece escludere in tutte le altre ipotesi.

L'Arpa - è bene tenerlo a mente - è infatti un ente pubblico che non ha alcuna competenza nelle controversie tra privati.

Di conseguenza, non è possibile chiamare l'Arpa - direttamente o a mezzo del Comune - per misurare l'inquinamento proveniente dall'appartamento limitrofo.

Al contrario, se dalla canna fumaria del vicino fuoriescono fumi ed esalazioni maleodoranti, allora l'Arpa potrà intervenire in quanto potrebbe trattarsi di immissioni che danneggiano anche l'ambiente.

Si pensi, ad esempio, alla segnalazione avente ad oggetto le esalazioni di colore nero che escono dalla canna fumaria, sintomo della probabile combustione di sostanze inquinanti (plastica, ecc.).

Rumori molesti.

Immissioni dalla proprietà del vicino: cosa fa l'Arpa?

L'Arpa è dotata dell'attrezzatura necessaria a "misurare" le immissioni, identificandone pericolosità, intensità e natura.

L'Arpa è quindi in grado di stabilire la natura e la fonte dell'immissione, comparandola poi con i limiti stabiliti dalla legge.

Successivamente, provvede a trasmettere i risultati delle proprie indagini al competente ente pubblico (Comune, Regione, Procura della Repubblica, Asl, ecc.) affinché adotti gli opportuni provvedimenti.

Nel caso di violazione di legge, quindi, l'Arpa non può procedere ad emettere alcuna sanzione, trattandosi di facoltà rimessa all'autorità competente.

Da tanto si evince come i risultati delle indagini effettuate dall'Arpa debbano essere messi a disposizioni dell'autorità pubblica e non del privato, quant'anche questi fosse direttamente interessato dalle immissioni (ad esempio, perché parte lesa).

Nulla vieta, però, che la persona che ritiene di essere danneggiata da fumi e odori molesti possa fare una richiesta di accesso agli atti per prendere visione ed estrarre copia del risultato delle suddette analisi.

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