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Quanto costa registrare un contratto di locazione?

Obbligo registrazione contratto di locazione, calcolo e pagamento imposta di registro, cedolare secca, canone concordato.
Avv. Laura Cecchini - Foro di Firenze 

Costo registrazione contratto di locazione: linee generali

La stipula di un contratto di locazione, sia esso da uso abitativo o diverso, impone alle parti, d'abitudine e prassi al locatore, l'onere di provvedere alla registrazione dello stesso presso l'Agenzia delle Entrate del luogo ove è ubicato l'immobile nonché alla redazione in forma scritta, qualora sia stata convenuta una durata superiore a trenta giorni.

Il suddetto obbligo risulta espressamente sancito e ratificato all'art.1, comma 346, Legge n. 311/2004 secondo cui «I contratti di locazione, o che comunque costituiscono diritti relativi di godimento, di unita' immobiliari ovvero di loro porzioni, comunque stipulati, sono nulli se, ricorrendone i presupposti, non sono registrati».

Posto il dovere di registrazione del contratto, alla sussistenza dei presupposti richiesti dalla Legge (durata superiore a trenta giorni), occorre evidenziare il termine entro cui le parti devono adempiere a tale incombente.

Ebbene, per non incorrere nella comminazione di sanzioni, la normativa prescrive la registrazione del contratto di locazione entro trenta giorni dal giorno della stipula oppure dal giorno di effettiva decorrenza dello stesso, coincidente, di consueto, con l'immissione in possesso e la consegna delle chiavi.

Propedeutica alla registrazione del contratto è la compilazione del modello "RLI" (si trova sul sito della Agenzia delle Entrate) ove occorre indicare la data di decorrenza del contratto, il canone annuale, i dati anagrafici delle parti del rapporto locatizio, l'identificativo catastale identificativo dell'immobile e la proprietà/possesso, la dichiarazione sul regime fiscale per cui il locatore manifesta opzione o meno per la cedolare secca.

In conseguenza della scelta del regime fiscale del contratto e, anche, in alcuni casi, della tipologia, ne deriva una differenza del costo di registrazione.

Costo registrazione contratto di locazione: regime fiscale ordinario di tassazione

Nell'ipotesi in cui il locatore non abbia esercitato l'opzione per l'adesione al regime della cedolare secca e sia stato convenuto un canone libero, l'imposta di registro è determinata nel 2% del canone complessivo annuale di locazione relativamente agli immobili ad uso abitativo e nel 1% per immobili strumentali (edificio industriale, studio professionale) e, per i restanti, il 2%.

Il versamento della imposta deve intervenire prima di recarsi presso l'ufficio della Agenzia delle Entrate per procedere alla registrazione, mediante compilazione del modello F24 con indicazione dati anagrafici dei contraenti, codici ufficio e tributo e la relativa ricevuta deve essere presentata unitamente al modello RLI in caso di prima annualità.

Locazione e registrazione tardiva, conseguenze

Parimenti, occorre applicare sul contratto sottoscritto in originale e sulla copia una marca da bollo dell'importo di Euro 16,00, ogni quattro facciate o, comunque, ogni 100 righe.

A titolo esemplificativo, qualora il canone annuo di locazione di un immobile abitativo sia convenuto in Euro 9.600,00 (novemilaseicento/00), ovvero Euro 800,00 mensili, ed il contratto sia di sei pagine, l'imposta di registro che dovrà essere corrisposta è pari ad Euro 192,00 (corrispondente al 2% di Euro 9.600) e dovranno essere apposte due marche da bollo da Euro 16,00, una sul contratto originale e l'altra sulla copia.

Il costo complessivo della registrazione del contratto, nel caso suindicato, sarà pari ad Euro 224,00 (Euro 192 + Euro 32).

Sul punto, è utile ed appropriato precisare che, salvo diverso accordo, la imposta grava nella quota del 50% su ciascuna delle parti, mentre le marche da bollo sono a carico del conduttore.

Al contempo, è doveroso far presente che l'imposta di registro dovrà essere versata per ogni annualità del contratto di locazione, nel medesimo arco temporale di trenta giorni dalla stipula/decorrenza del contratto sino alla sua risoluzione, mentre le marche da bollo. sono corrisposte solo in occasione della prima registrazione.

Per quanto attiene al versamento della imposta per la prima annualità, e unicamente per essa, con esclusione, quindi, delle annualità successive, l'imposta di registro non può essere inferiore ad Euro 67,00.

Ugualmente, è opportuno rammentare che laddove sia previsto l'aggiornamento del canone secondo l'indice ISTAT, con la variazione dello stesso, chiaramente, muterà anche l'importo della imposta di registro, essendo calcolata in percentuale sul canone annuo.

Spese di registrazione contratto di affitto, chi le paga?

Inoltre, la imposta dei registro può essere pagata anche in un'unica soluzione per tutte le annualità inerenti la durata del contratto al momento della prima registrazione all'uopo rilevando che, in tale circostanza, è previsto uno sconto determinato in una detrazione dall'imposta dovuta pari alla metà del tasso di interesse legale moltiplicato per il numero delle annualità.

In ultimo, è confacente rappresentare che, in ordine al versamento della imposta di registro, il locatore ed il conduttore sono obbligati in solido verso il fisco.

Costo registrazione contratto di locazione: opzione cedolare Secca

Con riferimento al regime della cedolare secca, è necessario puntualizzare che è facoltativo, ovvero resta una scelta a discrezione del locatore.

In concreto, detta opzione consiste nel pagamento da parte del locatore di un'imposta sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali.

La scelta di tale opzione, comporta la esenzione dal versamento della imposta di registro e delle marche da bollo, anche per le annualità successive ed eventuali proroghe, fino a quando vige tale opzione oltre alla rinuncia alla richiesta dell'aggiornamento del canone di locazione secondo l'indice ISTAT.

Costo registrazione contratto di locazione: canone concordato

In ultimo, non possiamo dimenticare di menzionare una particolare tipologia di contratti di locazione, denominati "a canone concordato", che possono essere stipulati nei Comuni ad elevata tensione abitativa, in cui il canone è il risultato del calcolo con l'applicazione di parametri determinati e non, dunque, per libera volontà delle parti.

In tale ipotesi è stata stabilita una riduzione del 30% della base imponibile, per cui l'imposta di registro dovrà essere calcolata sul 70% del canone annuale e non sul 100% dello stesso.

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