Condominio Web: Il portale N.1 sul condominio
Iscriviti alla
Newsletter
chiudi
Inviaci un quesito

Pergotenda, gazebo, pergolati e tettoie, quali differenze

Cosa distingue una pergotenda da un gazebo e da un pergolato e quando si ha, invece, una vera e propria tettoia.
Avv. Maria Monteleone - Foro di Cosenza 

Al giorno d'oggi esistono svariate soluzioni per rendere vivibili gli spazi aperti delle abitazioni, con strutture permanenti o amovibili: pergotende, gazebi, pergolati e tettoie. La differenza tra le varie installazioni non è soltanto estetica, ma anche strutturale ed è importante da conoscere per comprendere se occorre un'autorizzazione o se si rientra nelle ipotesi di cosiddetta "edilizia libera".

Una recentissima sentenza del Consiglio di Stato (sent. n. 3393 del 27 aprile 2021) ha fatto chiarezza sulla distinzione tra le varie tipologie di installazione, ai fini della sussistenza o meno dell'obbligo di ottenere un titolo autorizzativo.

Pergotenda: cos'è

La giurisprudenza amministrativa ha definito la pergotenda come quell'opera principale costituita, non dalla struttura in sé, bensì dalla tenda, quale elemento di protezione dal sole o dagli agenti atmosferici, con la conseguenza che la struttura deve qualificarsi in termini di mero elemento accessorio, necessario al sostegno e all'estensione della tenda (Cons. Stato VI n. 5737 del 5 ottobre 2018).

Si ha pergotenda, dunque, quando l'opera è identificabile con la tenda e può qualificarsi anche come mero elemento di arredo esterno, se di modeste dimensioni. In questo caso, infatti, l'opera principale non è l'intelaiatura in sé, ma la tenda, quale elemento di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, finalizzata ad una migliore fruizione dello spazio esterno dell'unità abitativa.

L'intelaiatura diventa un elemento accessorio, necessario al sostegno e all'estensione della tenda.

Il Consiglio di Stato ha precisato che se la pergotenda ha una mera funzione ancillare di riparo dagli agenti atmosferici (radiazioni solari, pioggia, vento) ed è realizzata con materiali dal non rilevante impatto visivo, non ha un'autonomia funzionale apprezzabile e, di conseguenza, non è soggetta a permesso di costruire.

Differenza tra pergotenda e tettoia

La pergotenda è, dunque, un'opera precaria sia dal punto di vista costruttivo sia da un punto di vista strettamente funzionale, e, come tale, esclude la necessità di titolo edilizio.

Non è, invece, configurabile una pergotenda, se la struttura principale è solida e permanente e, soprattutto, tale da determinare una evidente variazione di sagoma e prospetto dell'edificio.

Quindi, laddove a prevalere come opera principale sia, non la tenda, ma tutta la strut

tura portante, si parla non più di pergotenda, ma di vera e propria tettoia.

Con il termine tettoia si intende uno spazio coperto aperto verso l'esterno, e, quindi, un'opera non suscettibile di completamenti (per esempio mura perimetrali). Secondo la giurisprudenza, la realizzazione di una tettoia necessita di permesso di costruire quando rappresenta "nuova costruzione", cioè quando comporta una trasformazione dell'assetto edilizio, arrecando un proprio impatto volumetrico.

La tettoia, a differenza della pergotenda, è priva del carattere di precarietà; anzi, al contrario, è destinata a soddisfare esigenze non temporanee, ma durevoli nel tempo, con conseguente incremento del godimento dell'immobile cui inerisce e del relativo carico urbanistico.

Quando la pergotenda è nuova costruzione

Il Consiglio di Stato ha precisato che la pergotenda può essere, invece, qualificata come "nuova costruzione" quando, pur trattandosi di manufatto leggero, anche prefabbricato, sia utilizzato come abitazione, ambiente di lavoro, deposito o magazzino, purché sia dotato di una propria autonomia funzionale.

In tal caso, si rende evidentemente necessario un titolo edilizio.

Quando non vi sono tamponature o alterazioni di sagome e prospetti dell'edificio, e non viene creato alcun nuovo ambiente stabile o incremento di superfici o di volume, la pergotenda rientra comunque nell'edilizia libera.

Nel caso esaminato dalla sentenza in commento, il Consiglio di Stato ha escluso che la pergotenda installata sul terrazzo di un'abitazione necessitasse di titolo edilizio, considerato che essa era ancorata stabilmente alla muratura perimetrale dell'unità abitativa e non aveva una struttura portante tale da poterla definire tettoia.

La pergotenda non è una nuova costruzione o elevazione

Differenza tra pergotenda e gazebo

Il gazebo, come la pergotenda, si presenta come un manufatto leggero ma, a differenza della prima, si caratterizza per essere coperto sopra e aperto su tutti i lati.

Il gazebo, infatti, nella sua configurazione tipica, è una struttura leggera, non aderente ad altro immobile, coperta nella parte superiore ed aperta ai lati, realizzata con una struttura portante in ferro battuto, in alluminio o in legno strutturale, talvolta chiuso ai lati da tende facilmente rimuovibili (Cons. Stato sent. n. 306/2017)

Differenza tra pergotenda, pergolato e tettoia

Il pergolato è, per sua natura, una struttura aperta su almeno tre lati e anche nella parte superiore e, di regola, non necessita di titoli abilitativi edilizi.

Gazebo ad uso esclusivo nel giardino condominiale. Nulla la delibera che impone la rimozione

Esso consiste, quindi, in un'impalcatura, generalmente di sostegno di piante rampicanti, costituita da due (o più) file di montanti verticali riuniti superiormente da elementi orizzontali posti ad una altezza tale da consentire il passaggio delle persone (Cons. Stato sent. n. 306/2017).

Se il pergolato viene coperto, nella parte superiore (anche per una sola porzione) con una struttura non facilmente amovibile (realizzata con qualsiasi materiale), diventa una tettoia.

In tal caso è, quindi, soggetto all'obbligo del permesso di costruire se comporta una visibile alterazione dell'edificio (sagome e prospetti) o crea un nuovo ambiente stabile o, ancora, un incremento di superfici o di volume.

Sentenza
Scarica Consiglio di Stato 27 aprile 2021 n. 3393
  1. in evidenza

Dello stesso argomento