Quali regole o accorgimenti bisogna adottare per una piscina amovibile in giardino e se è necessario avere permessi o autorizzazioni
Si sta avvicinando la bella stagione e vorresti sfruttare lo spazio esterno alla tua abitazione per installare una piscina gonfiabile oppure una di quelle amovibili; il tuo giardino, infatti, sebbene non enorme, consente, tranquillamente, di posizionarne una.
Si tratta di una circostanza, frequentemente, riscontrata nelle abitazioni; addirittura, in questo periodo, contraddistinto dall'emergenza sanitaria e dal forte rischio di non poter andare al mare, la predetta soluzione potrebbe diventare, persino, l'unica per trovare refrigerio nelle giornate più calde.
Per questo motivo, hai deciso di procedere in tal senso. Ti accingi, pertanto, a montare i supporti metallici che dovranno sorreggere la struttura in plastica della piscina, riempire d'acqua la medesima e ad utilizzarla, divertendoti, unitamente alla tua famiglia.
A questo punto, però, ti sono sorti alcuni dubbi che vorresti dirimere prima di procedere con la predetta installazione. Ti stai, infatti, chiedendo se questa tua iniziativa possa crearti qualche problema.
Se, ad esempio, debba chiedere il permesso alle autorità comunali o se, invece, sia necessario farsi autorizzare dal condominio di cui fai parte.
Inoltre, non vorresti commettere alcun illecito nell'uso della piscina, nemmeno in termini di responsabilità per gli schiamazzi provocati nell'uso giocoso della medesima.
Con questo articolo, quindi, cerchiamo di darti qualche informazione che potrebbe tornarti utile a riguardo.
Stiamo discutendo dell'installazione di una piscina nel proprio giardino, di quelle che si montano in un paio d'ore, che servono a rinfrescarsi e a divertirsi con i propri figli e che, al termine dell'estate, si rimuovono con altrettanta facilità.
Ebbene, chiedersi se tutto ciò necessiti di un permesso rilasciato dal proprio comune, potrebbe sembrare un'esagerazione ed un'eccessiva preoccupazione: invece, non è così.
Troviamo, infatti, un caso giudiziario, peraltro abbastanza recente e sottoposto, persino, al vaglio della Corte di Cassazione, nel quale, in effetti, due proprietari di un immobile sono stati puniti per il reato edilizio sanzionato dall'art. 44. lettera a del Dpr 380/2001: essi avevano posizionato una piscina gonfiabile.
Secondo il Tribunale, con la detta piscina, gli imputati avevano realizzato un cambio di destinazione d'uso della loro proprietà, in difformità con quanto previsto dal permesso di costruire, dalla d.i.a e dalle norme tecniche di attuazione del piano regolatore regionale. Per questo motivo erano stati condannati al pagamento di un'ammenda di 4000 euro.
Fortunatamente, la Cassazione ha annullato, senza rinvio, la predetta sentenza del Tribunale, perché il fatto di reato non sussisteva. Gli Ermellini hanno precisato che il manufatto in contestazione non poteva certo rappresentare una modificazione dello stato del bene e tanto meno un cambio della sua destinazione d'uso, poiché per avvenire questo, l'opera «deve, pur sempre, avere i connotati modificativi tendenzialmente stabili e non può ritenersi in presenza di opere precarie perché destinate ad un uso temporaneo e facilmente amovibili al termine di utilizzo, situazione riscontrabile, nel caso in esame, in considerazione delle dimensioni della piscina gonfiabile appoggiata sul suolo e destinata per la sua stessa tipologia costruttiva ad essere sgonfiata al termine della stagione estiva e del suo temporaneo utilizzo (Cass. pen. sent. n. 39406/2018)».
Pertanto, alla luce della citata sentenza, possiamo concludere che l'installazione di una piscina gonfiabile e/o con supporti amovibili non rappresenta un'attività o un'opera per la quale occorre l'autorizzazione comunale.
La circostanza in esame non rientra tra quelle che per le quali il singolo proprietario debba chiedere il permesso al proprio condominio.
Non sembra nemmeno necessario avvisare l'amministratore, visto che si tratta di un'opera facilmente amovibile al termine della stagione estiva e visto che, non essendo posizionata su un balcone o un terrazzo privato, non può comportare alcun problema alla stabilità, alla sicurezza e al decoro architettonico del fabbricato.
Pertanto, in ambito condominiale, l'unica concreta implicazione che può comportare una piscina gonfiabile e/o amovibile nel proprio giardino è quella legata al suo uso e agli, inevitabili, rumori generati in tale circostanza.
Se nel tuo condominio è in vigore un regolamento secondo il quale non puoi fare rumori potenzialmente molesti in determinati orari, evidentemente sei tenuto a rispettarlo e devi evitare di utilizzare la piscina in quei frangenti, a meno che ti limiti a fare un semplice bagno, rinfrescante quanto silenzioso.
In tutti gli altri casi o negli orari in cui sarebbe consentito svolgere un'attività ricreativa all'aperto, ipotizzare un illecito penale nell'uso giocoso di una piscina gonfiabile ad opera di una famiglia sembra veramente complicato.
Tieni, infatti, presente che il reato contravvenzionale di disturbo alla quiete e al riposo delle persone (art. 659 c.p.) si realizza, soltanto, allorquando il responsabile abbia prodotto rumori e schiamazzi tali da superare il limite della normale tollerabilità e in grado arrecare pregiudizio a tutti o quasi i condomini (Corte di Appello di Cagliari sent. n. 44/2017).
Insomma, nell'uso ordinario di una piscina gonfiabile e/o amovibile che può fare una famiglia all'interno del proprio giardino durante la mattinata oppure a metà pomeriggio, paventare una condotta potenzialmente idonea a provocare un disturbo agli altri penalmente rilevante è, con buona probabilità, impossibile per le ragioni appena esposte.
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Più di 100.000 amministratori, avvocati e condomini iscritti. Fatti furbo, è GRATIS!registratiBuongiorno,
vorrei sottoporre la mia questione abito in un condominio di 9 condomini.
Abbiamo la proprietà condominiale e un piazzale che è una proprietà indivisa e condivisa con un palazzo vicino di 9 condomini quindi la proprietà posseduta da ogni condomino è 1 diciotesimo.
Alcuni condomini del mio condominio hanno posizionato una piscina per bambini sul piazzale che è proprietà condivisa lo possono fare?
Inoltre utilizzano l’acqua del pozzo condominiale lo possono fare?
E per mantenere l’acqua pulita utilizzano la corrente condominiale per mescolare ipoclorito periodicamente per mantenere l’acqua pulita lo possono fare?
Grazie per la risposta.
David
Ma non non rompere le scatole a chi si vuole divertire , frustrato.
rispondiBuon pomeriggio a tutti,
abito in un condominio dove c'è un giardino condominiale. un mio vicino, vorrebbe montare una piscina (amovibile) davanti casa sua in un area condominiale.
Può farlo?
servono permessi particolare?
serve delibera condominiale?
Grazie mille anticipatamente.
Claudio
Salve ,volevo chiedere una informazione,noi abbiamo comprato il nostro appartamento nel ottobre 2019 ,distribuito in 2 piani (piano terra con giardino privato) abbiamo la solita vicina che no si fa li affari suoi e lì da fastidio tutto quello che si muove che poi risulta molta amica del consigliere,nel estate 2020 abbiamo conprato la nostra piscina gonfiabile per far giocare nostri bambini, segnaliamo che rispettiamo gli orari,subito montata ci stato inviato la email del amministratore perché giustificava che causavano danni al sottotetto dove ci sono il box e che i danni poi dovevamo pagarli noi, ci siamo consultato con un nostro amico architetto che ci aiutato a rispondere la email, fin lì sembrava apposto, estate 2021 amministratore cambiato nuovo,
rispondi2021 ancora una lettera ,abbiamo dato la stessa risposta ma questa volta y consigliere si sono inventati che la piscina utilizza acqua condominiale e a un costo perciò se volevamo dovevamo pagare un costo in più
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