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Distanze bidoni differenziata dalle case

Chi decide dove posizionare i contenitori della spazzatura e come potrebbe opporsi il proprietario dell'abitazione al piano basso.
Avv. Marco Borriello - Foro di Nola 

In un condominio, l'uso degli spazi comuni avviene per soddisfare gli scopi più disparati. Ad esempio, uno potrebbe essere quello della sosta dei veicoli. Se, infatti, il cortile è molto ampio, raramente, non diventa una comoda area di parcheggio per le vetture dei condomini e/o dei loro ospiti.

Non deve mancare, altresì, il posto per sistemare i bidoni della spazzatura. Anche questa è, oramai, una modalità, persino necessaria, con la quale si utilizzano le aree comuni. A questo proposito sorgono, però, soventi contestazioni con i residenti dei piani più bassi.

Infatti, coloro che abitano al piano rialzato o al primo piano sono, evidentemente, interessati dal problema delle effusioni maleodoranti provenienti dai rifiuti. Si crea, pertanto, l'esigenza di rispondere a questa domanda: a quale distanza i bidoni della differenziata devono stare dalle case?

L'argomento in esame è molto delicato, poiché si scontrano due esigenze diverse. C'è quella dettata dalla necessità di organizzare la raccolta dei rifiuti nel rispetto della regolamentazione comunale.

Dall'altro lato, non si possono ignorare i diritti dei residenti a non ricevere disturbo e danno dalla spazzatura: vivere ai piani bassi, certamente, non legittima abusi e discriminazione nei loro riguardi.

Non mi resta, pertanto, che approfondire la questione, cercando di esaminarla sotto i vari aspetti che la caratterizzano.

Bidoni sulla strada pubblica: a quale distanza dalle case?

I bidoni e i cassonetti della spazzatura devono essere collocati al di fuori della carreggiata. È una regola che si ricava dal vigente Codice della strada nonché dal regolamento di attuazione del medesimo «I cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani di qualsiasi tipo e natura devono essere collocati in modo da non arrecare pericolo od intralcio alla circolazione (art. 25 co. 3 Cds) - I cassonetti per la raccolta anche differenziata dei rifiuti solidi urbani di qualsiasi tipo di cui all'articolo 25, comma 3, del codice, devono essere collocati in genere fuori della carreggiata in modo, comunque, da non arrecare pericolo o intralcio alla circolazione (Art. 68 co. 1 Dpr 495/1992)».

A questo punto, per verificare quanto i bidoni possono stare vicino alle abitazioni, devi fare riferimento al regolamento del tuo Comune. In genere, è prevista una distanza minima di cinque metri dalle case che scende a tre rispetto agli accessi pedonali e carrabili dei fabbricati.

Ricordati, infine, che la collocazione ad una distanza inferiore rispetto a quella indicata dal regolamento locale, può determinare una responsabilità a carico della società deputata alla raccolta, qualora, ad esempio, da un incendio del cassonetto possa derivare un danno alle abitazioni private.

Bidoni differenziata in condominio: chi decide dove metterli?

In assenza di un'esplicita disposizione del regolamento condominiale o di un deliberato assembleare che ha operato una determinata scelta, è compito dell'amministratore decidere dove posizionare i bidoni della differenziata. Si tratta di una facoltà che rientra nelle sue attribuzioni (Art. 1130 c.c.).

In linea generale, però, è l'assemblea condominiale che deve prendere posizione sull'argomento. In tal caso dovrà deliberare con una maggioranza degli intervenuti che rappresenti almeno la metà del valore dell'edificio.

Bidoni differenziata in condominio: si può impugnare l'assemblea?

Come è noto, sia i dissenzienti che gli assenti possono impugnare l'assemblea condominiale, qualora ritengano la stessa fondata su presupposti da cui derivano l'annullabilità o la nullità della medesima.

In particolare, però, nel caso in cui si voglia contestare la decisione sul posizionamento dei bidoni, si tratterebbe di sollevare un vizio di merito. In pratica, dovresti eccepire l'inopportunità della scelta perché, ad esempio, i contenitori sono stati posti nel cortile comune, ma in prossimità del tuo balcone e non altrove.

Niente multa al condominio che non fa bene la raccolta differenziata dei rifiuti

Ebbene, devi sapere, che in linea generale, la giurisprudenza, anche delle corti di merito, non è incline ad accogliere questo tipo di eccezione, sostenendo l'impossibilità del magistrato di valutare, ai fini dell'annullabilità di un'assemblea condominiale, l'opportunità delle scelte adottate in seno alla riunione.

Si tratta di una conclusione che trova il conforto anche della Suprema Corte di Cassazione.

Secondo gli Ermellini, infatti, è «configurabile l'annullabilità in sede giudiziaria di una delibera della assemblea dei condomini per ragioni attinenti alla opportunità ed alla convenienza della gestione del condominio soltanto nel caso di decisione che, sulla base di accertamento di fatto rimesso al giudice di merito, arrechi, grave pregiudizio alla cosa comune, ai sensi dell'art. 1109, n. 1, c.c. (Cass. Sez. 6, 25/02/2020 n. 5061, Cass. Sez. 2, 14/10/2008, n. 25128; Cass. Sez. 2, 05/11/1990, n. 10611)».

Nonostante quanto appena richiamato, a modesto parere di chi scrive, la scelta di posizionare i bidoni della differenziata in prossimità di un'abitazione privata, a scapito della possibilità di sistemarli in un punto dell'area comune distante dal fabbricato, potrebbe essere qualificata come irragionevole e in qualche misura pregiudizievole per la cosa comune (si pensi, ad esempio, al valore del fabbricato con i bidoni in prossimità delle case, invece che in un'area del cortile più lontana ed isolata).

Per tale ragione, visto che l'eccesso di potere è, in ogni caso, concepito come possibile vizio di una delibera, la circostanza appena descritta, pur con tutti i dubbi del caso, potrebbe essere una di quelle per le quali poter avanzare, fondatamente, la proprio richiesta in sede giudiziale.

Bidoni differenziata in condominio: il divieto di immissioni

Il generale divieto di arrecare danno a terzi per le immissioni moleste provenienti dalla proprietà altrui, può essere invocato per contrastare l'indebito posizionamento dei bidoni della spazzatura in prossimità di un'abitazione privata.

Il proprietario di questa dovrà, ovviamente, dimostrare l'intollerabilità degli effluvi maleodoranti provenienti dai contenitori.

In particolare, la normativa da citare (art. 844 c.c.) potrebbe essere utile per ottenere uno spostamento dei cassonetti oppure per l'adozione di misure ed accorgimenti che possano eliminare il problema, nonostante l'inevitabile vicinanza con le singole proprietà.

In questo caso, come ricordato dalla Cassazione, il giudice competente a valutare la situazione sarebbe il Giudice di Pace.

Raccolta differenziata. Privacy e amministratore

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