Condominio Web: Il portale N.1 sul condominio
Iscriviti alla
Newsletter
chiudi
Inviaci un quesito

I limiti all'uso del cortile condominiale in assenza di regolamento

Limiti e diritti nell'uso del cortile condominiale: analisi delle possibili destinazioni e delle regole che disciplinano l'uso comune, garantendo la fruizione paritaria tra i condomini.
Avv. Giuseppe Donato Nuzzo 
12 Giu, 2015

Oltre alla naturale e principale funzione di dare aria e luce ai locali di proprietà esclusiva che vi prospettano, il cortile si presta a molteplici forme d'uso secondarie ed accessorie, finalizzate al godimento e al servizio comune del bene. In questo contributo si cercherà di analizzare alcuni aspetti relativi all'utilizzo del medesimo assenza di specifiche norme previste dal regolamento condominiale

Cortile condominiale: definizione e caratteristiche legali

Nell'accezione tecnica del termine, il cortile è l'area scoperta compresa tra i corpi di fabbrica di un edificio o di più edifici, che serve a dare aria, luce ed accesso agli ambienti circostanti.

Tuttavia la giurisprudenza, "avuto riguardo all'ampia portata della parola e, soprattutto, alla funzione di dare aria e luce agli ambienti che vi prospettano", ha avuto modo di precisare che "nel termine cortile possono ritenersi compresi anche i vari spazi liberi disposti esternamente alla facciata dell'edificio - quali gli spazi verdi, le zone di rispetto, i distacchi, le intercapedini, i parcheggi - che, sebbene non menzionati espressamente nell'art. 1117 cod. civ., vanno ritenute comuni a norma della suddetta disposizione" (Cass. civ. 9.6.2000 n. 7889).

L'ampiezza di tale definizione consente di considerare cortile anche quello spazio antistante l'edificio che si frappone tra esso e la pubblica via; allo stesso modo sono equiparabili al cortile i c.d. pozzi luce, ossia quegli spazi "di piccole o piccolissime dimensioni, che servono prevalentemente a dare aria e luce a locali secondari (bagni, gabinetti, disimpegni, servizi, etc.)" (Cass. civ. 7.4.2000 n. 4350).

Più in generale, è possibile distinguere tra cortile interno, ossia quell'area scoperta interamente circondata dal fabbricato cui esso serve e cortile esterno, che indica quella zona compresa tra il fabbricato e, ad esempio, la recinzione prospiciente la strada pubblica.

Le spese per il cortile condominiale spettano anche a chi vi si affaccia?

Affinché possa parlarsi di cortile comune, è necessario che lo stesso "sia strutturalmente destinato a dare aria, luce ed accesso a tutti i fabbricati che lo circondano" (Cass. civ. (Cass. civ. 2.8.2010 n. 17993), con la conseguenza che, in termini generali, la presunzione di comproprietà "non può operare con riferimento ad immobili non confinanti direttamente con il cortile" (Cass. civ. 21.11.2014 n. 24681), salvo quanto eventualmente previsto negli atti di compravendita o nel regolamento contrattuale.

Così, ad esempio, se sul cortile dovessero affacciarsi solamente due delle otto unità immobiliari che compongono il condominio, quel cortile dovrebbe essere considerato bene accessorio a quelle unità, salvo il caso di diversi usi a vantaggio di altri condomini.

 Continua [...]

Per continuare a leggere la notizia gratuitamente clicca qui...

Resta aggiornato
Iscriviti alla Newsletter
Fatti furbo, è gratis! Più di 100.000 amministratori, avvocati e condomini iscritti.

Ricevi tutte le principali novità sul condominio e le più importanti sentenze della settimana direttamente nella tua casella email.

Dello stesso argomento


Niente giochi nel cortile? Regolamento nullo

I bimbi condomini hanno diritto ad utilizzare il cortile per poter giocare? Si tratta di un diritto assoluto o può essere in qualche modo limitato?. Il tema del diritto al gioco in capo ai bambini è un tema estremamente