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Sulla personalità giuridica del condominio. Ulteriori considerazioni critiche

Coloro che propendono per l'attribuzione della personalità giuridica, in pratica propongono di riscrivere l'intero istituto del condominio.
Avv. Rodolfo Cusano 

Gentile Redazione ho letto, alcuni giorni fa, un articolo relativo alla necessità di inoltrare una proposta di riforma del condominio che abbia ad oggetto il cambiamento della natura del condomino con l'attribuzione allo stesso della personalità giuridica.

Il testo delle proposta di legge => Verso la natura giuridica del condominio. In anteprima il testo della nuova proposta di legge

Per la necessaria brevità dell'intervento, pongo all'attenzione degli studiosi alcune riflessioni:

  • In primo luogo il condominio perderebbe i vantaggi che la legge pone nei contratti a tutela del consumatore (foro delle liti, nullità delle clausole vessatorie, ecc.);
  • La contabilità diventerebbe in partita doppia ed appannaggio dei soli commercialisti con aumento immediato dei costi anche in quei casi di (condominio minimo o volontario) in cui non ve ne è affatto bisogno;
  • Tutte le norme (che caratterizzano il condominio) relative al rapporto tra condomini ed amministratore non avrebbero più ragion d'essere;
  • Anche per il rapporto tra assemblea e amministratore non vi sarebbe più necessità di autonoma disciplina.
  • Senza contare l'incompatibilità che in automatico colpirebbe tutti coloro che svolgono l'attività di avvocato.

Riforma della normativa: il legislatore del 2012 ha deciso di non decidere.

Coloro che propendono per l'attribuzione della personalità giuridica, in pratica propongono di riscrivere l'intero istituto del condominio saltando a piè pari quello che è oggi il frutto di tanti anni di discussioni e di riforme.

Non solo ma ragionando in tale modo si potrebbe anche giungere alla conclusione di cancellarlo del tutto. Tanto, trattasi di un condominio cui si applicano le regole societarie.

Nuova legge, nuove sentenze, nuova vita al condominio?

Molti sono quelli che auspicano riforme, ritengo però che l'unico modo di procedere non è quello di passare da un istituto ad un altro, ma quello di affrontare: "uno ad uno" i problemi che oggi ancora sussistono e proporre al legislatore (non tecnico) un articolato che chiarisca e semplifichi l'attuale normativa.

Non si può nemmeno lontanamente immaginare che la riforma abbia ad oggetto l'attribuzione di una personalità giuridica al condominio cosa questa che ne renderebbe ancora più difficile e costosa la gestione.

Non posso dimenticare che quando ero bambino l'amministratore non c'era e le scale le pulivano le mamme. Nel condominio avevo i mei amici e ci giocavo.

Un eccesso di formalismo porta a snaturare le cose, nel condominio non si persegue lo scopo del lucro, ma solo quello di vivere in comune. Forse è in tale direzione che dovremmo indirizzare i nostri sforzi.

Il Filangieri ebbe dire che l'intera legislazione del regno (già all'epoca) deve essere indirizzata alla ricerca della felicità del popolo.

Avv. Rodolfo Cusano

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