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Revoca giudiziale dell'amministratore e tentativo obbligatorio di mediazione

La procedura di revoca giudiziale dell'amministratore di condominio e l'importanza della mediazione obbligatoria nelle controversie condominiali sono temi di grande rilevanza nel contesto della gestione condominiale.
Avv. Gerardo Michele Martino Presidente Mapi 

L'importanza della mediazione obbligatoria nelle controversie condominiali è fondamentale quale condizione di procedibilità prima di affrontare un giudizio.

L'importanza della mediazione obbligatoria nelle controversie condominiali risiede nella sua capacità di favorire una risoluzione pacifica e rapida dei conflitti tra i condomini.

Questa procedura alternativa al contenzioso giudiziale offre numerosi vantaggi, tra cui la riduzione dei costi e dei tempi di risoluzione delle controversie.

La mediazione obbligatoria permette alle parti coinvolte di dialogare in modo costruttivo sotto la guida di un mediatore neutrale, il quale facilita la comunicazione e aiuta a trovare soluzioni soddisfacenti per entrambe le parti.

Inoltre, la mediazione promuove la conservazione delle relazioni di vicinato e l'armonia all'interno del condominio.

È pertanto fondamentale che i condomini siano consapevoli dell'importanza di questa pratica e che ne facciano uso per risolvere le controversie condominiali in modo efficace.

Ai sensi dell'articolo 5 del Decreto legislativo n. 28 del 4.3.2010, nel testo attualmente in vigore, chi intende esercitare in giudizio un'azione relativa a una controversia in materia di condominio è tenuto preliminarmente a esperire il procedimento di mediazione ai sensi del presente capo.

Ci si chiede l'obbligo è previsto anche per la procedura di revoca giudiziale dell'amministratore di condominio prevista e regolata dagli articoli 1129 del Codice civile e 64 Disposizioni di attuazione al Codice Civile.

La procedura di revoca giudiziale dell'amministratore di condominio rappresenta un importante strumento a disposizione dei condomini per porre al rapporto tra quest'ultimo e il condominio amministrato.

La decisione finale spetta all'Autorità Giudiziaria, che terrà conto delle prove e delle circostanze specifiche del caso.

Gli aspetti fondamentali che possono portare alla revoca giudiziale dell'amministratore di condominio sono.

Il mancato adempimento dei doveri inerenti alla gestione condominiale e la grave inadeguatezza nella conduzione del condominio.

Sull'argomento è intervenuto una recente disposizione della Corte D'Appello di Napoli (Ordinanza n°1176 del 22 aprile 2024), che ha affrontato la questione incidentalmente.

La corte non ha ritenuto obbligatorio il tentativo preliminare di mediazione in questo tipo di procedura.

Poiché non può riconoscersi carattere contenzioso al procedimento di revoca dell'amministratore di condominio.

Infatti, il Decreto del tribunale in tema di revoca dell'amministratore appare come provvedimento di volontaria giurisdizione.

Sostitutivo della volontà assembleare, idoneo ad assicurare una rapida ed efficace tutela dell'interesse alla corretta gestione dell'amministrazione condominiale in ipotesi di compromissione della stessa.

Il provvedimento, pur incidendo sul rapporto di mandato tra condomini e amministratori, non ha carattere decisorio e non pregiudica la richiesta di tutela giurisdizionale piena, in un ordinario giudizio contenzioso.

Trattandosi di provvedimento, disposto nell'interesse della corretta amministrazione di un condominio.

Si esaurisce in misure provvisorie e che, pur coinvolgendo diritti soggettivi, non pronuncia per definire un conflitto tra parti contrapposte e non ha attitudine ad acquisire autorità di giudicato sostanziale.

Pertanto, la decisione appare chiara; nessuna mediazione obbligatoria nei procedimenti di revoca giudiziale dell'amministratore di condominio.

www.mapi.it

Sentenza
Scarica App. Napoli 22 aprile 2024 n. 1176
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