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Infiltrazioni provenienti dal lastrico solare comune e prescrizione illecito permanente

In presenza di quali presupposti si parla di illecito permanente e quando decorre la prescrizione del diritto al risarcimento?
Avv. Marco Borriello 

In tema di risarcimento del danno derivante da un illecito civile, la prescrizione del relativo diritto si produce dopo cinque anni (ex art. 2947 cod. civ.). Il danneggiato, perciò, non può ricordarsi dopo tanto tempo di agire in ristoro del pregiudizio patito, ad esempio, a seguito della mancata manutenzione di un bene condominiale.

In tal caso, infatti, il danneggiante potrebbe eccepire l'avvenuta prescrizione e l'eventuale domanda giudiziale potrebbe essere respinta.

Su questo argomento si è espresso, recentemente, il Tribunale di Termini Imerese con la sentenza n. 588 del 10 maggio 2023. In tale circostanza, l'ufficio de quo è stato chiamato a risolvere una controversia tra il proprietario di un immobile e il relativo condominio. Il motivo della lite è stato delle infiltrazioni provenienti dal lastrico solare comune che, a detta dell'attore, avevano danneggiato il proprio appartamento.

Vediamo, perciò, cosa è accaduto in questo edificio siciliano e come si è sviluppata la diatriba in commento.

Infiltrazioni lastrico solare comune e prescrizione illecito permanente. Fatto e decisione

In un condominio nel palermitano, nel lontano 2010, il proprietario di un immobile lamentava di aver subito delle infiltrazioni provenienti dal lastrico solare comune. Per questa ragione, previo accertamento dei fatti ad opera di un proprio perito, nel 2017, agiva legalmente nei riguardi del fabbricato allo scopo di ottenere il risarcimento dei danni patiti dal proprio appartamento.

L'ente si costituiva in giudizio prospettando una difesa articolata su più punti. Innanzitutto, secondo il condominio, il diritto dell'attore si era prescritto e, perciò, estinto. I fatti risalivano ad oltre sette anni addietro alla domanda giudiziale. Era dunque decorso ampiamente il termine quinquennale prescrizionale previsto dalla legge. Il convenuto, inoltre, respingeva ogni presunta responsabilità per l'accaduto.

Le infiltrazioni, infatti, erano state provocate da dei lavori abusivi compiuti sul lastrico dallo stesso attore.

Il competente Tribunale di Termini Imerese, valutata l'istruttoria, ha respinto l'eccezione di prescrizione. Secondo il magistrato, trattandosi d'infiltrazioni ed essendo la causa delle stesse, cioè la cattiva manutenzione del lastrico, ancora permanente all'atto della domanda giudiziale, ha negato che fosse maturata la pedissequa estinzione del diritto.

A riguardo, l'ufficio de quo, ha ricondotto il fatto in contestazione nell'alveo dell'illecito permanente, cioè quello in cui la situazione lesiva si protrae nel tempo. Proprio il caso delle infiltrazioni provenienti da un lastrico mal tenuto che producono danno sino a quando non viene riparata la copertura.

Ebbene, in questo, come in altri casi, la prescrizione decorre «da ogni giorno successivo a quello in cui il danno si è manifestato per la prima volta, fino alla cessazione della predetta condotta dannosa».

La domanda di risarcimento, però, è stata ugualmente respinta poiché l'attore non ha, adeguatamente, comprovato che il danno fosse stato provocato dall'inidonea impermeabilizzazione del bene del convenuto.

Oggetto del contendere e dintorni.

Considerazioni conclusive

In tema di prescrizione da illecito permanente, la giurisprudenza è univoca nell'affermare i principi contenuti nella sentenza in commento.

È espressione di ciò anche un'importante decisione a Sezioni Unite della Cassazione secondo la quale «nel caso di illecito permanente, protraendosi la verificazione dell'evento in ogni momento della durata del danno e della condotta che lo produce, la prescrizione ricomincia a decorrere ogni giorno successivo a quello in cui il danno si è manifestato per la prima volta, fino alla cessazione della predetta condotta dannosa, sicché il diritto al risarcimento sorge in modo continuo via via che il danno si produce, ed in modo continuo si prescrive se non esercitato entro cinque anni dal momento in cui si verifica (Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23763 del 14 novembre 2011)».

Pertanto, sull'argomento, la decisione del Tribunale di Termini Imerese si conforma, pienamente, ai precedenti in materia.

Sentenza
Scarica Trib. Termini Imerese 10 maggio 2023 n. 588
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