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L'Amministratore di condominio e le basi del Mandato

Le caratteristiche principali dell'incarico dato dal condominio all'Amministratore sono veramente quelle giuridiche?
Paolo Traverso 

Mai come in questo periodo viene messo alla prova il rapporto tra i condomini e l'amministratore, che è regolato dal mandato assunto in fase di nomina.

Giuridicamente il mandato è il contratto col quale una parte si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto dell'altra (art. 1703 cod. civ.).

Il mandato professionale è conferito all'Amministratore dall'assemblea attraverso la delibera di nomina ed accettato dallo stesso con la garanzia di essere in grado e avere titolo e capacità per svolgere con proprietà e competenza il mandato che gli è stato affidato.

Se così non fosse l'Amministratore potrebbe essere chiamato a rispondere del danno arrecato anche con la propria incompetenza oltre che con la propria eventuale trascuratezza.

Quindi, giuridicamente, esiste una tutela delle parti, ma qui non mi perderò in questioni giuridiche che lascio volentieri agli avvocati.

Ma veramente è solo questo che lega l'Amministratore al Condominio?

Se così fosse tutto filerebbe liscio e l'Amministratore risponderebbe di eventuale mala gestione, mentre il condomino attenderebbe il termine del mandato per trarre le eventuali conclusioni.

E invece…

Sempre più spesso l'Amministratore è soggetto a critiche, ad interferenze nell'ambito del suo lavoro (condomini che bloccano lavori ed incarichi dati ai fornitori in corso d'opera, chiamate ed ingerenze continue, illazioni su interessi personali etc. etc. etc.)

Dall'altra parte a fronte della maggior parte di seri professionisti che portano avanti il loro compito nel migliore dei modi, esistono amministratori poco organizzati, che portano avanti questa attività in modo superficiale, a discapito della tutela degli interessi del proprio cliente.

Da questo si può evincere come la caratteristica fondamentale del rapporto tra l'Amministratore ed i suoi condomini può essere racchiuso in una parola:

FIDUCIA

La mancanza di fiducia nel suo operato è la prima difficoltà dell'Amministratore, ed il fatto che diviene una ricorrente anche in quei casi in cui il condominio è gestito da anni, può far comprendere come non sia un qualcosa di personale, ma derivante da un'atavica diffidenza dell'essere umano, soprattutto in Italia, dove l'Italica fantasia ha negli anni generato truffe di ogni tipo nell'ambito delle Amministrazioni Condominiali.

Stephen R. Covey nel suo libro "La sfida della fiducia. Velocità ed efficacia nelle relazioni di business e nella vita privata" riprende proprio questo tema, dando alla fiducia il ruolo di strumento per migliorare le proprie relazioni e risultati in ambito privato e di lavoro.

E lo stesso vale per il condominio… il primo modo di comprendere se le tensioni è farsi le domande giuste; la prima che ti invito a fare è:

Quanto ti fidi del tuo amministratore?

L'incarico dato all'amministratore è il mandato fiduciario, che la mancanza di fiducia rischia di far venire meno lo stesso rapporto contrattuale.

Se la risposta è un secco "NO", prima di farti prendere da quel sentimento distruttivo che è la mancanza di fiducia a prescindere, inizia a chiederti:

Perché? Ha fatto qualcosa che non va? Oppure semplicemente ha fatto qualcosa di differente rispetto a quello che avrei fatto io nella sua situazione? E qual è il motivo per cui non mi devo fidare? Quali sono i motivi per dubitare della sua onestà e correttezza?

L'azione migliore è sempre il confronto e la trasparenza, da entrambe le parti…una relazione, personale o di lavoro, non potrà mai funzionare in un ambiente di mancanza di fiducia.

E se sei un amministratore, la domanda che ti devi fare è:

Quanto ti fidi dei tuoi condomini?

Non tutto quello che ti viene fatto notare è una critica…una delle caratteristiche delle persone che hanno avuto successo, è la capacità di dare e ricevere feedback, ovvero quelle critiche costruttive che permettono di migliorare costantemente la propria attività.

Saper ascoltare i propri clienti ed individuare i reali bisogni legati alle parti comuni ed al benessere del condominio è la prima competenza che un amministratore dovrebbe avere.

Qualsiasi siano le risposte che darai a queste domande, sappi che la Fiducia è possibile crearla ed anche ricostruirla.

Ovviamente ci sono delle circostanze in cui la fiducia è irrimediabilmente danneggiata o non ci sono le condizioni per ricostruirla, ma in questo caso il rapporto di mandato verrebbe certamente meno.

Allora? Come avere fiducia nel proprio amministratore?

Questa è una bella domanda… prima di tutto sarebbe interessante fare un confronto con altre professioni, ad esempio:

Se il tuo medico ti dicesse di far qualcosa, lo critichi e fai l'opposto, gli dici tu cosa ti deve prescrivere, oppure ti fidi e procedi, salvo, eventualmente, chiedere altro parere?

Se il tuo Ingegnere/Architetto/Geometra, mentre ristrutturi casa ti suggerisse soluzioni importanti a livello strutturale, lo ignori e spieghi tu all'impresa cosa deve fare?

In generale credo che prima di tutto ci sia un confronto per capire…

E quindi? Perché con l'Amministratore non funziona?

Il primo motivo è una questione di convinzioni generali che gli amministratori siano tutti uguali, e generalmente incompetenti, quindi ci si approccia con massima diffidenza…non è sempre così!

Verificarne l'operato, confrontarsi e chiedere per risolvere i propri dubbi è il primo modo per rafforzare la propria fiducia.

Il secondo motivo è il disaccordo su come effettuare eventuali interventi/spese, anche qui, il motivo più rapido per evitare tensioni è, per entrambi, di porsi dal punto di vista dell'altro.

In tal caso l'unica strada è quella del confronto e del chiarimento, e della fiducia nella professionalità e nell'esperienza di chi ho di fronte.

La realtà è che spesso il mestiere dell'amministratore viene sottovalutato, e non viene compreso il livello elevato di responsabilità che questa attività oggi comporta.

E l'amministratore? Come può avere la fiducia dei propri condomini e garantirsi il rinnovamento dell'incarico?

Anche in questo caso il segreto è porsi dal punto di vista dell'altro.

Ogni persona ha una sua storia, i suoi problemi, le sue difficoltà, che generano stress, e il condominio è solo una cosa in più a cui devono pensare.

Allenarsi all'ascolto ed imparare a comunicare in modo efficace è il primo passo per meritare fiducia.

Poi (nel lavoro e nella vita) è necessaria Integrità, Coerenza e bassa superficialità, in poche parole (sempre dal libro di Covey):

  1. Sii trasparente e sincero
  2. Mostrare rispetto (Tu cosa vorresti se fossi un tuo condomino?))
  3. Non nascondere mai niente
  4. Rimediare agli errori
  5. Rispettare gli impegni e le promesse
  6. Porta a termine i tuoi compiti
  7. Migliorarti costantemente (Formati, chiedi feedback e impara dagli errori)
  8. Affronta la realtà Non evitare i problemi
  9. Chiarisci le aspettative
  10. Assumiti le responsabilità
  11. Ascolta prima di farti un'idea
  12. Abbi per primo fiducia negli altri

Il rapporto professionale dipende da chi se ne prende la responsabilità, e se ciascuno farà la sua parte, un incarico spesso carico di tensioni, nervosismo e stress, potrebbe diventare qualcosa di utile per tutti.

Indipendentemente dal rapporto tra Amministratori e Condomini, il meritare e dare fiducia è il modo per creare nuove o migliori relazioni, ottenere più risultati, e vivere una vita personale e professionale di maggior qualità.

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