Se uno stato d'emergenza può avere risvolti positivi, uno di questi è quello di consentire una più rapida rivalutazione di alcune cose che non vanno.
Alle volte lo si fa solamente per il periodo emergenziale, ma non è detto che l'emergenza non divenga volano di un cambiamento permanente.
Se guardiamo alla formazione degli amministratori di condominio, alla formazione attuale, si badi, cioè al decreto ministeriale n. 140 del 2014 e non all'impostazione di fondo che necessiterebbe di ben altre riflessioni e strutturazioni, allora forse l'emergenza coronavirus può essere utile per qualche piccola modificazione.
Utilità per chi deve formarsi, potendolo fare in piena sicurezza, con vantaggi economici, anche per chi opera nel settore della formazione, dando linfa e non mortificando il settore.
Formazione periodica dell'amministratore, come funziona
L'amministratore di condominio, ai sensi del combinato disposto di cui all'art. 71-bis, primo comma lett. g), disp. att. c.c. e d.m. n. 140/2014 è tenuto ad aggiornarsi con cadenza annuale.
=> Formazione periodica amministratori di condominio, facciamo chiarezza sulle ore
Tale annualità, secondo l'interpretazione pressoché unanimemente riconosciuta, va dal 9 ottobre all'8 ottobre dell'anno successivo, parte cioè dalla data di entrata in vigore del d.m. 140/2014 (9 ottobre 2014).
L'obbligo è assolto seguendo un corso della durata minima di 15 ore, avente i requisiti indicati dal predetto decreto ministeriale.
È specificamente stabilito che «il corso di formazione e di aggiornamento può essere svolto anche in via telematica, salvo l'esame finale, che si svolge nella sede individuata dal responsabile scientifico» (art. 5, quinto comma, d.m. n. 140/2014).
Non è mancato, nel corso di questi anni che sono trascorsi dall'entrata in vigore del decreto, chi ha venduto corsi di formazione con esame on-line.
Avventurieri: o forse loro si definiranno pionieri, dopo quello che stiamo per scrivere.
Formazione periodica dell'amministratore, come potrebbe funzionare
Fin dalla sua pubblicazione non sono mancate le critiche verso la necessità, per i corsi di aggiornamento, di svolgere un esame finale. Non è una novità assoluta, nel panorama dell'aggiornamento professionale, ma è comunque una scelta opinabile.
Ad ogni buon conto, ancor più criticata è stata la scelta d'imporre la presenza fisica del corsista in una sede individuata per lo svolgimento dell'esame. C'è tempo fino al 7 ottobre 2020.
Eppure, l'attuale situazione imporrebbe almeno per quest'anno, ma non solo, di rivalutare la reale opportunità d'imporre lo svolgimento di un esame in sede.
Lo vediamo con i nostri occhi: si sostengono esami di laurea on-line, lezioni universitaria e scolastiche ed uscendo dal campo della formazione, assemblee di società e meeting di capi di Stato e ministri europei.
Possibile che non si possa pensare di rivedere un decreto, il n. 140, nato già vecchio e mal messo?
L'emergenza è l'opportunità di modernizzare. Le novità introdotte dalla legislazione emergenziale necessitano di aggiornamento da parte di tutti gli operatori del settore. Possibile che non si possa tramutare questa necessità in opportunità per professionisti e formatori, senza speculare, ma al contrario consentendo una virtuosa circolazione della conoscenza?
Comprendere le novità, formarsi e quindi adempiere all'obbligo formativo. A distanza, al 100%, com'è per tante attività.
Creando sinergie, accrescendo professionalità e conoscenza, consentendo ad un settore, quello della formazione professionale in ambito condominiale, di sopravvivere, di rinnovarsi, e non di restare relegato al ruolo di avvizzito adempimento di rito che gli è stato assegnato.
Evitando di arrivare al 7 ottobre con l'ansia di non aver adempiuto (senza una reale utilità dell'aggiornamento professionale).
Formazione periodica dell'amministratore, un appello
Chiediamo al Legislatore ed all'Esecutivo, ognuno per le proprie competenze, di valutare l'opportunità di modificare il decreto ministeriale n. 140 del 2014, consentendo la formazione a distanza al 100% com'è per tantissime, quasi tutte, le altre categorie professionali.
- Rinvio degli adempimenti fiscali per emergenza coronavirus
- Coronavirus, nessun distacco di acqua, luce e gas