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Stufa a pellet e bonus mobili

L'acquisto di una stufa pellet dà diritto alla fruizione del bonus mobili anche qualora sia esercitata l'opzione sconto in fattura.
Dott.ssa Lucia Izzo 

Anche l'acquisto di una stufa a pellet, rientrando tra gli interventi di manutenzione straordinaria finalizzati all'utilizzo di fonti rinnovabili di energia, potrà dare diritto alla fruizione del bonus mobili e ciò anche nel caso in cui sia stata esercitata l'opzione sconto in fattura.

Tale conclusione è stata recentemente confermata dall'Agenzia delle Entrate ed è tra l'altro coerente con quanto stabilito dalla "Guida operativa" predisposta dal Fisco.

Come noto, anche per il 2021 è stato confermato il c.d. "bonus mobili ed elettrodomestici", agevolazione prevista all'art. 16, comma 2, del D.L. 63/2013 che si sostanzia in una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Tra le spese da portare in detrazione è possibile includere anche quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

In sostanza, grazie alla legge di Bilancio 2021 (n. 178/2020) il "bonus mobili" è utilizzabile anche per gli acquisti effettuati nel 2021, ma l'agevolazione potrà essere richiesta solo in caso di interventi di ristrutturazione edilizia iniziati non prima del 1° gennaio 2020.

Invece, per quanto riguarda gli acquisti effettuati nel 2020, si potrà fruire della detrazione qualora l'intervento di ristrutturazione abbia avuto inizio in data non anteriore al 1° gennaio 2019.

Come funziona la detrazione

Per ottenere l'agevolazione, dunque, è indispensabile che venga realizzata una ristrutturazione edilizia, su singole unità immobiliari residenziali oppure su parti comuni di edifici, sempre residenziali. La data di inizio dei lavori di ristrutturazione, inoltre, dovrà precedere quella di acquisto dei beni.

Si rammenta che, indipendentemente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% andrà calcolata su un importo massimo di 16.000 euro (10.000 euro per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2020) riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

La detrazione andrà ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

La detrazione spetta anche qualora i beni acquistati siano destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l'immobile, ma l'intervento cui è collegato l'acquisto viene effettuato su una pertinenza dell'immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

Per ottenere il bonus è comunque necessario che la data dell'inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l'arredo dell'immobile.

Infine, la detrazione, che si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche), spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione Irpef prevista dall'art. 16-bis del Tuir per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.

Ad esempio, qualora le spese per ristrutturare l'immobile siano state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l'arredo dall'altro, il bonus per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetterà a nessuno dei due.

Stufa a pellet: spetta il bonus mobili?

La detrazione spetta per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi e, nel corso degli anni, soprattutto a fronte dei dubbi avanzati dai contribuenti, l'Agenzia delle Entrate è intervenuta in diverse occasioni per fornire chiarimenti in ordine agli apparecchi che, nello specifico, rientrano tra gli acquisti che permettono di fruire dell'agevolazione.

Bonus facciate e società a responsabilità limitata

Come si legge nella guida predisposta dall'Agenzia delle Entrate, aggiornata a gennaio 2021, è possibile fruire del bonus mobili anche in caso di acquisto di una stufa a pellet e anche nel caso in cui sia stata esercitata l'opzione sconto in fattura.

A tale conclusione si è giunti a partire dalla valutazione degli interventi finalizzati al risparmio energetico che consentono di accedere al bonus mobili che, come precisato dall'Agenzia delle Entrate (circolare N.11/E del 21 maggio 2014), dovranno configurarsi quanto meno come interventi di "manutenzione straordinaria", ove effettuati su singole unità immobiliari residenziali (il bonus spetta poi anche in caso di restauro e risanamento conservativo, nonché ristrutturazione edilizia)

Tra l'altro, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte, poiché l'importo massimo di spesa va riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.

I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (come tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno invece alcun diritto al bonus.

Bonus facciate: per quali interventi?

Sempre l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che si considerano rientranti nella nozione di manutenzione ordinaria anche "gli interventi finalizzati all'utilizzo di fonti rinnovabili di energia, ad esempio l'installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili", così come l'installazione o l'integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore.

Ancora, nella circolare n. 30/2020, l'Agenzia delle Entrate ha inoltre confermato che il contribuente ha diritto al bonus mobili anche qualora abbia scelto, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di cedere il credito o di esercitare l'opzione per lo sconto in fattura

Tanto premesso, appare logica la conclusione, avvalorata dalle Entrate, secondo cui anche l'installazione della stufa in pellet rappresenti un intervento che dà diritto di beneficiare del bonus mobili, e ciò anche nel caso in cui il contribuente abbia deciso di esercitare l'opzione per lo sconto in fattura anziché usufruire direttamente del bonus ristrutturazioni.

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