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Studio di fattibilità e pagamento “scontato” dal General contractor, ok alla detrazione del 110%

Si tratta di spesa connessa alla esecuzione dei lavori, ok alla detrazione ed allo sconto se il General contractor la sostiene per conto del condominio anche se con mandato senza rappresentanza.
Redazione 

La materia del Superbonus del 110% e della detraibilità delle spese, meglio della loro anticipazione da parte del così detto General Contractor si arricchisce di un nuovo caso.

Con la risposta n. 480 del 15 luglio 2021 ad un interpello presentato proprio da un General Contractor l'Agenzia ha dato risposta positiva all'anticipazione delle spese per lo studio di fattibilità da parte del contraente generale per conto del condominio, anche se ciò avviene nell'ambito di un contratto di mandato senza rappresentanza.

Studio di fattibilità, General contractor e sconto in fattura: il caso

Un General Contractor ha presentato istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate spiegando quanto segue.

La società ha premesso di operare in una prima fase per conto di condomini sulla scorta di un mandato senza rappresentanza al fine di ottenere un così detto "studio di fattibilità" finalizzato ad una valutazione preventiva e di massima sullo stato dell'edificio condominiale oggetto d'incarico e conseguentemente "avere l'indicazione degli elementi di fatto che determinano le inefficienze energetiche e l'individuazione delle opere e degli interventi prospettabili per il miglioramento della prestazione energetica complessiva dell'edificio".

Nel fare ciò, ha specificato l'istante, essa ha agito affidando direttamente lo "studio di fattibilità" direttamente ad un tecnico indipendente ed abile all'assolvimento dell'incarico.

Questi espletato quanto richiestogli ha emesso la fattura per le competenze maturate nei confronti della predetta società, mandataria senza rappresentanza del condominio.

Solo successivamente, in ragione dei rapporti propri del mandato avuto dal condominio, la società ribalta il costo alla compagine e dopo aver stipulato il contratto di appalto per le opere individuate assume la qualifica vera e propria di General Contractor.

Studio di fattibilità, General contractor e sconto in fattura: la soluzione del contribuente

Dato questo contesto in premessa, la società domandava all'AdE se l'attività svolta in qualità di mandatario senza rappresentanza, o meglio il pagamento effettuato a tale titolo in relazione allo studio di fattibilità potesse poi essere utilmente essere richiesto al condominio, cioè se potesse rientrare tra le spese detraibili riguardanti il 110%.

L'istante ha presentato anche altro quesito inerente ai costi per i tecnici incaricati dal condominio, cioè alla possibilità che potesse farsene carico ribaltandoli poi al condominio col meccanismo dello sconto tramite specifica indicazione in fattura della corrispettiva voce di costo.

Superbonus al 110%: la misura della detrazione

Per questo specifico aspetto l'Ade aveva già fornito risposta nell'aprile scorso, con la risposta n. 261.

Per entrambe le questioni sollevate il General Contractor ha dato soluzione positiva.

Studio di fattibilità, General contractor e sconto in fattura: la risposta dell'AdE

In prima istanza l'Agenzia sulla scorta della circolare n. 24/E dell'8 agosto 2020 ha ricordato che le spese per il così detto studio di fattibilità rientrano tra le spese detraibili in quanto connesse all'intervento da eseguirsi.

Data questa premessa ed anche sul punto richiamando la risposta n. 261, l'AdE, ribandendo che per questi servizi il General Contractor non può portare in detrazione eventuali remunerazioni per il mandato conferitogli, ha poi dato soluzione positiva al quesito ricordando che è "necessario, ai fini del Superbonus e dell'esercizio dell'opzione, che siano documentate le spese sostenute e rimaste effettivamente a carico del committente beneficiario dell'agevolazione, nel documento emessa dal GC per riaddebitare le spese relative ai servizi professionali, o in altra documentazione, deve essere descritto in maniera puntuale il servizio e indicato il soggetto che lo ha reso (cfr. risposta n. 261 del 19 aprile 2021).

Alla luce di ciò e nei limiti di quanto sopra descritto, si ritiene che la detrazione delle spese per lo studio di fattibilità, in quanto spesa professionale connessa e comunque richiesta dal tipo dei lavori (così come chiarito dalla citata circolare n. 24/E del 2020) sia ammessa, con la modalità di cui al comma 1, lettera a) dell'articolo 121 del decreto Rilancio (cd. sconto in fattura), ferma restando la sussistenza degli ulteriori requisiti previsti per la detrazione qui in esame".

Detta diversamente e più direttamente: se lo studio di fattibilità costa 100 il General Contractor potrà anticipare questa spesa e poi ribaltarla al condominio col meccanismo della fatturazione "scontata".

La detrazione del 110% e quindi il correlativo credito d'imposta spetterà solo sul costo del tecnico, non su eventuali ricarichi del General contractor eventualmente richiesti per l'attività di mandatario in quella fase.

Se non è avvenuto alcun pagamento non può darsi luogo ad alcuna cessione del credito

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