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T_Ninja

Pianerottolo invaso dai pazienti dello studio medico

Salve a tutti,

ho il pianerottolo in condivisione con uno studio medico e succede che almeno mezz'ora prima dell'apertura dello studio la gente comincia già ad assembrarsi fuori dalla porta dello studio, e dalla mia porta che confina con lo studio.

Il problema continua anche dopo l'apertura dello studio con gente che:

- staziona, chissà perché, fuori dalla porta anziché nella sala d'attesa o addirittura aspetta seduto sugli scalini davanti alla porta

- parla al telefono a voce alta passeggiando per il pianerottolo o davanti alla mia porta

- si mette a fumare sul pianerottolo aprendo le finestre, ma il fumo si sente anche dentro le scale (e naturalmente butta le cicche nel cortile interno e non richiude le finestre)

 

Alcune volte rientrando a casa ho dovuto chiedere permesso alle persone sedute sugli scalini o che stavano davanti alla mia porta (una volta uno si era addirittura appoggiato alla porta).

 

Spesso, uscendo o rientrando, faccio battute del tipo "non ci sono più posti dentro?" oppure "il dottore non dovrebbe sconsigliare il fumo?". Una volta sono proprio uscito a chiedere a una ragazza che urlava al telefono davanti alla mia porta di smetterla o di uscire dal palazzo.

 

Ho chiesto, come prima e seconda mossa, all'amministratore di mettere dei cartelli del tipo "Si prega di non sostare sul pianerottolo", ma non li ha messi.

 

Ho pensato ora di mettere io stesso dei cartelli con scritto "Il pianerottolo non è una sala d'attesa, né una cabina telefonica, né una sala fumatori. Chi dovesse attendere, telefonare o fumare è pregato di farlo fuori dal palazzo."

 

Qualcuno è mai incappato in una situazione del genere?

È troppo mettere dei cartelli così? La cosa che mi imbestialisce di più sono i fumatori.

 

Grazie mille per qualsiasi risposta

Salve a tutti,

ho il pianerottolo in condivisione con uno studio medico e succede che almeno mezz'ora prima dell'apertura dello studio la gente comincia già ad assembrarsi fuori dalla porta dello studio, e dalla mia porta che confina con lo studio.

Il problema continua anche dopo l'apertura dello studio con gente che:

- staziona, chissà perché, fuori dalla porta anziché nella sala d'attesa o addirittura aspetta seduto sugli scalini davanti alla porta

- parla al telefono a voce alta passeggiando per il pianerottolo o davanti alla mia porta

- si mette a fumare sul pianerottolo aprendo le finestre, ma il fumo si sente anche dentro le scale (e naturalmente butta le cicche nel cortile interno e non richiude le finestre)

 

Alcune volte rientrando a casa ho dovuto chiedere permesso alle persone sedute sugli scalini o che stavano davanti alla mia porta (una volta uno si era addirittura appoggiato alla porta).

 

Spesso, uscendo o rientrando, faccio battute del tipo "non ci sono più posti dentro?" oppure "il dottore non dovrebbe sconsigliare il fumo?". Una volta sono proprio uscito a chiedere a una ragazza che urlava al telefono davanti alla mia porta di smetterla o di uscire dal palazzo.

 

Ho chiesto, come prima e seconda mossa, all'amministratore di mettere dei cartelli del tipo "Si prega di non sostare sul pianerottolo", ma non li ha messi.

 

Ho pensato ora di mettere io stesso dei cartelli con scritto "Il pianerottolo non è una sala d'attesa, né una cabina telefonica, né una sala fumatori. Chi dovesse attendere, telefonare o fumare è pregato di farlo fuori dal palazzo."

 

Qualcuno è mai incappato in una situazione del genere?

È troppo mettere dei cartelli così? La cosa che mi imbestialisce di più sono i fumatori.

 

Grazie mille per qualsiasi risposta

bisognerebbe, attraverso l'amministratore, sensibilizzare i responsabili dello studio affinché rispettino le norme condominiali e sopratutto non considerino il pianerottolo e le scale come una sala d'attesa.

... ho chiesto, come prima e seconda mossa, all'amministratore di mettere dei cartelli del tipo "Si prega di non sostare sul pianerottolo", ma non li ha messi. ...
l'amministratore lo dovrebbe sapere ma qui, al di là della tua proposta, si tratta di disciplinare l'uso delle parti comuni.

Scale e pianerottoli sono parti comuni e se l'uso che ne viene fatto risulta improprio (eufemismo) l'amministratore è tenuto, ha il dovere, d'intervenire.

In tal caso dovrebbe rivolgersi al titolare dello studio medico (o comunque al proprietario dell'unità immobiliare adibita a studio medico) invitandolo ad una soluzione.

In effetti, oggi, dal mio medico, ho fatto caso a un cartello, affisso sulla porta dallo studio medico stesso, che pregava i pazienti di non sostare sul pianerottolo per non arrecare disturbo agli altri condòmini.

Non so se quel cartello abbia effetto oppure no, perché dal mio medico vado sempre in orario di apertura avanzato, e comunque lì non ho mai visto persone sedute sugli scalini o che fumano fuori dalla porta.

Penso che alla fine per il mio problema probabilmente potrei avere più fortuna a coinvolgere prima lo studio medico mio vicino e magari anche il proprietario dello studio.

Come detto, l'amministratore ha fatto orecchie da mercante in ben due occasioni.

... Penso che alla fine per il mio problema probabilmente potrei avere più fortuna a coinvolgere prima lo studio medico mio vicino e magari anche il proprietario dello studio.

Come detto, l'amministratore ha fatto orecchie da mercante in ben due occasioni.

allora il tuo amministratore:

- o non ha ricevuto la tua segnalazione

- o l'ha ricevuta e ha fatto finta di niente

- oppure ha parlato con qualcuno dello studio (o col proprietario della u.i. in causa) ma non ti ha riferito nulla

 

In tutti i casi hai motivo per tornare da lui (l'amministratore) e chiedere spiegazioni/chiarimenti.

Buon senso può essere dimostrato anche, come hai scritto, cercando di parlare direttamente con gli interessati ma l'amministratore non può e non deve (ammesso che questo sia il comportamento) fare finta di niente, se ne deve occupare perché rientra nel suo mandato disciplinare l'uso delle parti comuni.

Questo a prescindere che tu possa direttamente raggiungere qualche risultato col tuo vicino.

In effetti, oggi, dal mio medico, ho fatto caso a un cartello, affisso sulla porta dallo studio medico stesso, che pregava i pazienti di non sostare sul pianerottolo per non arrecare disturbo agli altri condòmini.

Non so se quel cartello abbia effetto oppure no, perché dal mio medico vado sempre in orario di apertura avanzato, e comunque lì non ho mai visto persone sedute sugli scalini o che fumano fuori dalla porta.

Penso che alla fine per il mio problema probabilmente potrei avere più fortuna a coinvolgere prima lo studio medico mio vicino e magari anche il proprietario dello studio.

Come detto, l'amministratore ha fatto orecchie da mercante in ben due occasioni.

Il cartello dove si richiede di non sostare nel pianerottolo lo puoi mettere anche tu affisso però su muro comune: mi sembra che quello che tu citi in questo post sia più idoneo rispetto a quello postato precedentemente. Spera che funzioni...

Spero x i pazienti che le visite siano fatte da medici e non dai proprietari dello studio .

I requisiti degli studi medici mi pare siano regolati da norme nazionali e locali.

Se i pazienti stazionano fuori, significa che lo studio è sottodimensionato rispetto ai pazienti in carico ai medici presenti. Per assurdo, poichè una parte dei pazienti staziona in parti condominiali, mi sembrerebbe pure dovuto un corrispettivo al condominio. Se non altro in linea di principio: grazie agli spazi condominiali lo studio genera un reddito x anzichè y e mi pare giusto far pagare per questo.

Se continuano, prova a rivolgerti alla Polizia locale.

Se i pazienti stazionano fuori può essere dovuto a numerosi motivi e non credo che la Polizia locale centri qualcosa con l 'utilizzo della proprietà privata

Se i pazienti stazionano fuori può essere dovuto a numerosi motivi e non credo che la Polizia locale centri qualcosa con l 'utilizzo della proprietà privata

L'ho scritto al primo rigo del post sopra il tuo. Te lo riscrivo: "I requisiti degli studi medici mi pare siano regolati da norme nazionali e locali. Se i pazienti stazionano fuori, significa che lo studio è sottodimensionato rispetto ai pazienti in carico ai medici presenti."

 

Indovina chi sovraintende al rispetto delle norme locali.

certo che la vedo dura sanzionare uno studio medico perché i suoi clienti stazionano fuori dallo studio ,quindi fuori dal locale oggetto della normativa .

 

direi che si verrebbe sanzionati se nel locale ci fossero piu' persone di quelle che puo' contenere non perché fuori ci sono persone che stazionano .

Credo improprio il coinvolgimento della Polozia locale.

Ripeto, dal mio punto di vista, considerati i comportamenti descritti, andrebbero sensibilizzati i titolari dello studio medico e la proprietà della u.i. che assolve a funzione di studio medico.

Poi, in assenza di riscontri risolutivi, va richiamata l'attenzione dell'amministratore che, in base al mandato, ha il dovere di tutelare e disciplinare l'uso delle parti comuni.

.....direi che si verrebbe sanzionati se nel locale ci fossero piu' persone di quelle che puo' contenere non perché fuori ci sono persone che stazionano .

Sai che differenza! Persone che sono fuori perchè non trovano posto dentro.

Ma sai come viene calcolato il fabbisogno dimensionale degli studi medici e se tali normative prevedano sanzioni?

 

Oppure per te è normale che un paziente infetto venga a contatto con la popolazione sana?

ho provato a cercare ma ho trovato un generico " La sala d'attesa deve essere adeguatamente arredata."

p.s. non credo che un paziente infetto vada in giro ,direi che lo si fa ricoverare in ospedale .

Sai che differenza! Persone che sono fuori perchè non trovano posto dentro.

Ma sai come viene calcolato il fabbisogno dimensionale degli studi medici e se tali normative prevedano sanzioni?

 

Oppure per te è normale che un paziente infetto venga a contatto con la popolazione sana?

Le persone possono stare fuori perché gli fa comodo così non solo perché non trovano posto dentro...

 

- - - Aggiornato - - -

 

certo che la vedo dura sanzionare uno studio medico perché i suoi clienti stazionano fuori dallo studio ,quindi fuori dal locale oggetto della normativa .

 

direi che si verrebbe sanzionati se nel locale ci fossero piu' persone di quelle che puo' contenere non perché fuori ci sono persone che stazionano .

Esatto così come in tutti i locali pubblici...anzi aperti al pubblico

Mi permetto di osservare che androni e scale all'intwrno di un condominio sono funzionali al raggiungimento o all'abbandono delle u.i.

Ragion per cui se il malcapitato T-ninja piazza un cartello sulla porta d'ingresso della sua u.i. che rammenta che pianerottolo e scale non sono un luogo di bivacco, ecco che senza ricorrere alcuno fa sapere a chiunque del suo disappunto.

 

Credo che un siffatto cartello non sarà gradito dallo studio medico e tanto meno dall'amministratore.

scusa albano59 ma non ho capito perché l' amministratore rimarrà scontento...e poi se anche così fosse?

Spero che alla fine possa servire un cartello che inviti la gente a non sostare, né a fumare sul pianerottolo o sulle scale e che nessuno si irriti, perché in fondo cerco solo di ricordare alla gente di tenere un comportamento sensato e corretto all'interno di un condominio.

Il pianerottolo è una parte comune, sulla quale è compito dell'amministratore intervenire se qualcosa non va.

A mio parere i bivacchi e persone che parlano con toni eccessivi sono anomalie che l'amministratore ha il dovere di stroncare; riguardo al fumo poi c'è una legge nazionale che ne sancisce il divieto da svariati anni e spetta sempre all'amministratore esigere il rispetto della norma.

 

Un eventuale cartello sulla tua porta, fa passare l'amministratore come elusivo e poco interessato al bene co dominicale... insomma cattiva pubblicità, e per me se la merita pure.

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