#1 Inviato 8 Ottobre, 2017 a causa di problemi al riscaldamento in un appartamento (B) l'idraulico del costruttore (fallito tempo fa) in accordo col proprietario (B) ha collegato, tramite un tubo esterno che attraversa il pianerottolo, l'appartamento (B) all'appartamento (A) per portarvi il riscaldamento; perciò ha rotto/bucato sia il muro esterno sia il pavimento del pianerottolo nel corrispondente spazio dell'appartamento (A); lasciando il muro esterno dell'appartamento (A) e corrispondente pavimentazione (acqua piovana, incidenti personali), compresa la tubazione che attraversa il pianerottolo senza alcuna protezione ; alcune domande: 1) il lavoro svolto è legittimo senza chiedere l'approvazione del proprietario dell'appartamento (A) e/od il condomino? 2) i costi di ripristino spettano solo al proprietario dell'appartamento (B) ? 3)nel caso di incidenti a causa dell'attività svolta e le mancate protezioni ne risponde il proprietario (B); l' amministratore precedente ( è stato recentemente sostituto) aveva affermato che i costi sia di ripristino sia per eventuali incidenti sono a carico del condomino il che mi pare senza senso considerando anche che a suo tempo l'idraulico ha operato con il solo accordo del proprietario (B); spero di essermi spiegato e grazie per i vostri suggerimenti che per altri problemi ho trovato molto preziosi cino db
#2 Inviato 8 Ottobre, 2017 1) No 2)Si 3) Si, ma non è detto. L'amministratore dovrebbe eliminare la situazione di pericolo e chiedere la refusione delle spese a B, ovviamente se B non provvede. Diversamente, la responsabilità è di tutti. Non ti sei spiegato del tutto. Nell'ultimo capoverso, chi è il condomino?
#3 Inviato 8 Ottobre, 2017 L'intervento è stato fatto su iniziativa del condòmino B e senza aver sottoposto il problema all'assemblea. Dal momento che si trattava di lavori da effettuarsi su un impianto condominiale, avrebbe dovuto deliberare l'assemblea, riparando l'impianto e senza creare collegamenti "volanti", anti estetici, pericolosi, e senza alcuna possibilità di essere certificati (come è d'obbligo). Il danno e la rimessa in pristino dovrà essere interamente posta a carico del condòmino B, mentre la riparazione della tratta originaria dell'impianto dovrà essere fatta a spese del condominio se il problema sarà riscontrato sul tratto di condotta condominiale o dal condòmino B se il problema sarà riscontrato nel tratto di condotta privata.
#4 Inviato 15 Ottobre, 2017 Ringrazio per le risposte, mi scuso e chiarisco correggendo con inizio da > alcune domande: 1) il lavoro svolto è legittimo senza chiedere l'approvazione del proprietario dell'appartamento (A) e/od il condominio? 2) i costi di ripristino spettano solo al proprietario dell'appartamento (B) ? 3)nel caso di incidenti a causa dell'attività svolta e le mancate protezioni ne risponde il proprietario (B)?; l' amministratore precedente ( è stato recentemente sostituito) aveva affermato che i costi sia di ripristino sia per eventuali incidenti sono a carico del condominio il che mi pare senza senso considerando anche che a suo tempo l'idraulico ha operato con il solo accordo del proprietario (B); spero che le correzioni chiariscano il problema in modo da avere suggerimenti pertinenti grazie cino db