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TURBONE

Criterio di ripartizione riscaldamento consumo involontario/ volontario 10200 squilibri

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Buongiorno a tutti,

 

ho una domanda da porVi.

 

Con l'applicazione dei contatori a consumo, norma 10200, alcuni condomini si sono trovati addebitate cifre molto alte per il RISCALDAMENTO CONSUMO INVOLONTARIO.

 

Premesso che il CONSUMO INVOLONTARIO risulta essere la somma dalla dispersione del calore derivante da diverse componenti che possiamo riassumere semplificando in due punti:

1) Le tubazioni che corrono nell’intercapedine lungo i muri perimetrali dalla caldaia fino all'appartamento

2) I muri perimetrali, le finestre, i soffitti, e i pavimenti che costituiscono l’appartamento stesso.

3) Costi di manutenzione etc.

 

Mi chiedo:

Il tecnico che redige le tabelle, non dovrebbe oltre che tenere conto di eventuali particolari costruttivi, come ad esempio la presenza di una camera d'aria che separa il piano ultimo dal tetto o la tipologia di impianto di riscaldamento installato (a circuito chiuso)... andare anche a verificare lo stato dei singoli appartamenti, controllando la tipologia dei serramenti installati, la presenza di pavimenti di legno o l'utilizzo di materiali o vernici sulle pareti atte a ridurre lo scambio termico con l'esterno? Oppure è sufficiente una "visione d'insieme" del fabbricato indipendentemente dai lavori fatti dal singolo condomino?

 

Perché sembra che la procedure seguita sia stata la seconda, e questo ha finito per generare tra alcuni condomini proprietari, specie quelli degli ultimi piani, un forte malumore, dovuto principalmente agli alti importi di spesa consistenti alla voce CONSUMO RISCALDAMENTO INVOLONTARIO (il valore totale del RISCALDAMENTO INVOLONTARIO è pari a circa il 40% della spesa totale per il riscaldamento dell'edificio). Si tenga presente che il problema è ancora più sentito quanto molti appartamenti presenti nello stabile sono utilizzati come seconde case estive, e pertanto il CONSUMO VOLONTARIO come riscaldamento, è praticamente nullo.

 

Non solo. La stessa caldaia funziona anche per produrre acqua calda sanitaria (assurdo impiegare una caldaia di quelle dimensioni per tale scopo) la spesa totale per ACQUA CALDA INVOLONTARIA è pari quasi al doppio dell'importo complessivo della spesa per ACQUA CALDA VOLONTARIA... il che mi pare veramente molto strano e poco corretto.

 

Ora la mia domanda è:

si può fare qualcosa per variare queste tabelle? Ho letto che si può andare in “DEROGA” alla legge 10200... applicando le precedenti tabelle, è l'unico modo? Non sarebbe più corretto rifare le tabelle tenendo conto delle reali dispersioni dei singoli appartamenti andando a sommare una quota di costi per manutenzione etc?

Quale è la maggioranza necessaria in Assemblea? Ci sono maggioranze differenti se si sceglie di rifare i conteggi affidandoli nuovamente ad un perito piuttosto che per adottare le tabelle precedenti?

 

Ringrazio tutti per ogni Vs/ contributo. Se mi è sfuggito qualcosa di importante, vi prego di chiedermi, spero di riuscire a risponderVi

Io abito in un condominio con le stesse problematiche ...

Il consumo involontario deve essere suddiviso sui millesimi termici di ogni singolo appartamento. La tabella dei millesimi termici, sarebbe dovuta essere stilata dall'ingegnere che ha progettato l'impianto, tenendo ovviamente conto di tutte le caratteristiche di ogni singolo appartamento.

Nel mio condominio, non è stato fornito niente di tutto questo e non ci è rimasto altro che approvare in assemblea una tabella dei millesimi termici basata sulla sola superficie riscaldata di ogni singolo appartamento.

Nel vostro caso avrete tenuto per buona la tabella in vigore prima dell'entrata della Legge 10200. Si dice che si va in deroga. In alcuni casi è possibile, quando ad esempio gli immobili non sono recenti mi pare di aver capito.

 

Il problema è che nel caso da me esposto, sono stati redatte i nuove tabelle con nuovi parametri, ma a parità di superfice ed esposizione, tra il penultimo e ultimo piano, ci sono differenze alla voce CONSUMO INVOLONTARIO notevoli..

 

Nonostante come detto ci sia la presenza di una camera d'aria che separa il piano ultimo dal tetto risalente alla costruzione del condominio (che contribuisce a diminuire la dispersione di calore verso l'alto) e che in alcuni di questi appartamenti siano stati oggetto di miglioramenti in tal senso, come l'installazione di serramenti di ultima generazione, al fine proprio di ridurre la dissipazione, se si confronta il COSTO per CONSUMO INVOLONTARIO con quello dei piani inferiori, a parità di superficie ed esposizione quindi, il consumo INVOLONTARIO per l'ultimo piano risulta essere quasi tre volte quello del piano inferiore.

 

( In pratica, se il penultimo piano paga per CONSUMO INVOLONTARIO €150, l'appartamento all'ultimo piano, posto sopra allo stesso arriva a pagare €450 )

L'appartamento più in alto avrà sempre un fabbisogno di energia, per essere riscaldato a pari condizioni, superiore a quello degli appartamenti più bassi ... Quindi, per logica avrà un consumo involontario più alto ... Il problema è quantificare in modo esatto il millesimo termico sul quale poi andrà calcolato l'esatto consumo; è comunque normale che il millesimo termico dell' appartamento più in alto, sia maggiore degli altri .... mi spiace non poterti essere di maggiore aiuto

L'appartamento più in alto avrà sempre un fabbisogno di energia, per essere riscaldato a pari condizioni, superiore a quello degli appartamenti più bassi ... Quindi, per logica avrà un consumo involontario più alto ... Il problema è quantificare in modo esatto il millesimo termico sul quale poi andrà calcolato l'esatto consumo; è comunque normale che il millesimo termico dell' appartamento più in alto, sia maggiore degli altri .... mi spiace non poterti essere di maggiore aiuto

Errato.

 

Un appartamento al primo piano ha quasi sempre un fabbisogno di energia per mq inferiore di uno al piano terra.

 

Un appartamento al secondo piano esposto a sud ha quasi sempre un fabbisogno di energia per mq inferiore di uno al primo piano esposto a nord.

Stefano Causarano. Bhè spesso è così ma non sempre è vero. L'appartamento "più in alto" non è detto che avrà sempre un fabbisogno di energia e quindi non è comunque "normale che il millesimo termico dell' appartamento più in alto, sia maggiore degli altri".

 

Come accenna anche Lei, non è certo facile quantificare esattamente il millesimo termico in quanto ci sono molti fattori che entrano in gioco. Ma credo che riscontrare differenze così accentuate tra un piano e l'altro, nemmeno a pari condizioni di interventi eseguiti per aumentare l'isolamento, denoti una stesura della tabelle alquanto frettolosa...

 

la ringrazio comunque per il Suo intervento.

"In pratica, se il penultimo piano paga per CONSUMO INVOLONTARIO €150, l'appartamento all'ultimo piano, posto sopra allo stesso arriva a pagare €450"

 

Il paragone riportato tra spesa annuale per CONSUMO INVOLONTARIO è stato fatto ovviamente prendendo come riferimento l'appartamento posto al piano inferiore, di superficie coincidente a quello del piano ultimo e quindi avente uguale esposizione. Posso aggiungere che il piano inferiore all'ultimo non è un piano terra.

 

L'appartamento posto al piano ultimo, risulta dotato di infissi moderni (a taglio termico - doppi vetri in tutto l'appartamento, pavimenti in vero legno sopra gli originali, vernici termiche alle pareti nelle camere più esposte). Paga €450

 

L'appartamento al piano inferiore non ha subito nessuna modifica, e pertanto esso è ancora dotato di infissi anni 70' in legno e pavimenti originali. Paga €150

 

Cio detto, la mia domanda rimane:

 

si può fare qualcosa per variare queste tabelle?

Ho letto che si può andare in “DEROGA” alla legge 10200... applicando le precedenti tabelle, è l'unico modo per uscire da questa impasse ?

 

Non sarebbe più corretto rifare le tabelle tenendo conto delle reali dispersioni dei singoli appartamenti andando a sommare una quota di costi per manutenzione etc?

 

Quale è la maggioranza necessaria in Assemblea se si sceglie di rifare i conteggi affidandoli nuovamente ad un perito piuttosto che per adottare le tabelle precedenti?

 

Ringrazio tutti per ogni Vs/ contributo. Se mi è sfuggito qualcosa di importante, vi prego di chiedermi, spero di riuscire a risponderVi

ciao anch'io sono nella stessa situazione ed assieme ad altri 8 condomini vorremmo modificare con il calcolo a millesimi la quota involontaria...ma come fare?

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