Come ben sappiamo, con il contratto di locazione di una unità immobiliare, una parte (locatore) si obbliga a far godere un bene immobile all'altra (conduttore), per un periodo di tempo determinato, verso un corrispettivo in denaro prestabilito.
Si tratta, dunque, di un contratto ad effetti obbligatori, in quanto con la stipula del contratto di locazione, infatti, sorgono reciproci obblighi per entrambe le parti ed a prestazioni corrispettive atteso che sia il locatore che il conduttore sono tenuti ad adempiere alle prestazioni per le quali si sono contrattualmente obbligati.
In estrema sintesi, il Locatore deve permettere al Conduttore di godere del bene e quest'ultimo, a sua volta, deve versare il corrispettivo pattuito per la locazione.
Queste sono, indubbiamente, le due principali obbligazioni nascenti da un contratto di locazione.
Come tutti i contratti di durata, in quanto le obbligazioni vengono predeterminate per un periodo di tempo, peraltro, rinnovabile, non ci si scandalizzerà se oggi parlerò ai Lettori delle ipotesi in cui sorga una controversia tra il locatore de il conduttore, in merito ai pagamenti effettuati da quest'ultimo.
In particolar modo, una peculiarità insita nel pagamento del canone di locazione è l'imputazione del predetto pagamento.
Che cosa si intende per imputazione di pagamento. L'imputazione del pagamento consiste nell'indicare la causale del pagamento effettuato (es. canone locazione mese Settembre 2019 immobile sito in Via Tal dei Tali n. 7).
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