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Abusi edilizi e fotogrammi di Google Earth: la Cassazione interviene con importanti chiarimenti

La questione è stata affrontata dalla Cassazione nella decisione n. 39087 del 17 ottobre 2022
Giuseppe Bordolli Responsabile scientifico Condominioweb 

L'art. 234 c.p.p., definisce le prove documentali come gli scritti o gli altri documenti "che rappresentano fatti, persone o cose mediante la fotografia, la cinematografia, la fonografia o qualsiasi altro mezzo".

Così la Cassazione ha precisato che le videoregistrazioni effettuate dai privati sono prove documentali, acquisibili ex art. 234 c.p.p. (Cass. pen., Sez. VI, 17/11/2009, n. 4978).

Inoltre, è stato osservato che i filmati di comportamenti non comunicativi, effettuati in luogo pubblico a cura di soggetti diversi dalla polizia giudiziaria, non necessitano di alcuna autorizzazione e sono acquisibili nel dibattimento quali documenti, a norma dell'art. 234 c.p.p., senza previa discussione sulle modalità di assunzione della prova e che il principio vale anche quando i filmati abbiano ad oggetto comportamenti dell'imputato, cui si riferisca la contestazione operata dal pubblico ministero (Cass. pen., Sez. III, 13/09/2016, n. 46156).

Quindi, oltre ai tradizionali scritti, l'articolo 234 c.p.p. permette l'acquisizione anche di ogni altra cosa idonea a rappresentare fatti, persone o cose attraverso la cinematografia, la fotografia, la fonografia e qualsiasi altro mezzo.

Così anche i messaggi "whatsapp" e gli sms conservati nella memoria di un telefono cellulare hanno natura di documenti ai sensi dell'art. 234 c.p.p., sicché è legittima la loro acquisizione (Cass. pen., Sez. II, 19/10/2022, n. 39529)

E i fotogrammi di Google Earth possono essere acquisiti come prove documentali?

La questione è stata affrontata dalla Cassazione nella decisione n. 39087 del 17 ottobre 2022.

Abuso edilizio e fotogrammi di Google Earth: la vicenda

La vicenda esaminata riguardava un abuso edilizio commesso dal proprietario di una piccola abitazione, di un solo piano abitabile, dotata di un unico ingresso soggiorno-cucina, due camere da letto e un piccolo bagno con ripostiglio, avente sul lastrico solo un piccolo vano lavanderia di 18,91 metri quadri; tale piccola costruzione è stata trasformata in un immobile sviluppato su due piani, con la realizzazione di vani in ampliamento completamente abusivi, uno destinato a cucina, l'altro a disimpegno, oltre ad un ulteriore vano wc, per una superficie in ampliamento raddoppiata e per un volume in ampliamento pari a 49 mc.; dunque, è venuta fuori un'opera percettibilmente diversa, con un corpo di fabbrica abitabile esteso sul piano di copertura, per nulla paragonabile al piccolo locale lavanderia previsto.

Il centro del contraddittorio riguardava l'epoca della consumazione del reato di abuso edilizio ai fini del calcolo dei termini di prescrizione.

Gli abusi edilizi in condominio

Secondo la difesa dell'imputato non potevano costituire prove utili per stabilire l'epoca di realizzazione degli abusi i rilevamenti tratti da Google Earth, non paragonabili ai rilievi aerofotogrammetrici.

Per la Cassazione, in tema di prove, i fotogrammi scaricati dal sito internet "Google Earth", costituiscono prove documentali pienamente utilizzabili ai sensi dell'art. 234 c.p.p., comma 1, o art. 189 c.p.p., in quanto rappresentano fatti, persone o cose, essendo ben diversa, ovviamente, la questione relativa alla valutazione del loro contenuto e alla corrispondenza al vero di quanto in essi rappresentato (il giudice perciò dovrà accertare caso per caso la concreta utilità ad accertare i fatti oggetto del processo dei fotogrammi scaricati dal sito internet "Google Earth").

Tar del Lazio e l'utilizzo del programma Google Earth - Street View

Le immagini di Google Earth sono risultate utili anche in una vicenda di cui si è occupato il Tar Lazio. Nel caso in questione i titolari di un fabbricato agricolo sostenevano di aver realizzato "semplici" lavori di consolidamento delle strutture murarie e del tetto, a fronte dei quali non sarebbe stata necessaria alcuna autorizzazione paesaggistica.

L'amministrazione comunale, consultando i documenti fotografici di repertorio mediante il programma Google Earth View, accertava che il manufatto rurale effettivamente era composto, in origine, da un unico piano fuori terra, con tamponatura in pietra e con copertura a tetto con due falde spioventi, di altezza pari, presumibilmente, a circa 4,00 ml.

Successivamente, però, contrariamente a quanto sostenuto, i titolari del bene immobile hanno realizzato una profonda trasformazione edilizia che ha determinato la realizzazione di un fabbricato avente caratteristiche plano-volumetriche totalmente diverse da quelle dell'edificio preesistente; di conseguenza il Tar ha dato ragione al Comune confermando la bontà dell'irrogazione della sanzione demolitoria-acquisitiva di cui all'art. 31 D.P.R. n. 380/2001 nei confronti degli abusivi costruttori.

In conclusione i documenti fotografici di repertorio mediante Google Earth anche nella sentenza n. 3418 del 20 marzo 2021 del TAR hanno valore di prova documentale utile all'accertamento dei fatti.

Sentenza
Scarica Cass. pen. 17 ottobre 2022 n. 39087
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