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Ecobonus 110% - approfondimento tecnico per isolamento a cappotto: materiali, posa, tempi, costi.

Tempi, costi, materiali e altri aspetti tecnici legati alla posa in opera del cappotto termico.
Ing. Alessandro Multari 

Il decreto-legge del 19 maggio 2020 n. 34 eleva al 110% l'aliquota di detrazione delle spese, sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Il decreto è quindi applicabile anche all'isolamento a cappotto, una tecnica utilizzata per la coibentazione termica e in alcuni casi acustica delle pareti di un edificio, caratterizzata da una stratigrafia avente al suo interno materiale isolante.

Essa può essere impiegata sia in edifici di nuova costruzione che nel caso di recupero edilizio.

Inoltre a seconda del tipo di materiale isolante usato per la coibentazione sarà necessario, per poter accedere al bonus, prendere visione dei requisiti dettati dai Criteri Minimi Ambientali (CAM).

L'isolamento termico risulta più efficace quando l'isolante viene posto sulla parete esterna dell'edificio. I vantaggi ottenuti da questa metodologia sono:

  • basso rischio di condensazione interstiziale;
  • assenza di ponti termici;
  • massimo sfruttamento della capacità di accumulo termico della parete;
  • quiete termica dell'intera parete.

MATERIALI

L'isolamento a cappotto viene realizzato mediante l'uso di:

  • profili di partenza e collante;
  • materiale isolante;
  • tasselli;
  • rete per armatura;
  • rasanti;
  • prodotti di finitura.

Le differenze principali che si possono riscontrare in questa tipologia di isolamento sono legate alla scelta dei materiali isolanti. Questi si differenziano per composizione, conducibilità termica, densità e si classificano in:

  • materiali isolanti sintetici;
  • materiali isolanti di origine minerale;
  • materiali isolanti di origine naturale.

I materiali isolanti sintetici derivano dalla lavorazione del petrolio presentando un buon rapporto qualità-prezzo. I prodotti maggiormente utilizzati sono il polistirene espanso (EPS) e il polistirene estruso (XPS). Questi sono facilmente reperibili sul mercato, sono venduti sotto forma di lastre di diverso spessore che vengono fissate attraverso l'uso di collanti e tasselli.

Gli svantaggi derivanti dalla scelta di questi materiali si rifanno alla loro difficoltà di smaltimento, alla loro leggerezza che implica un ridotto sfasamento termico, a una bassa resistenza al fuoco e alla bassa resistenza meccanica.

I materiali isolanti di origine minerale sono prodotti a partire da materia inorganica, sono riciclabili e biodegradabili. I materiali più utilizzati sono la lana di roccia e la lana di vetro. La lana di roccia è composta al 95% da fibre di roccia e la restante parte da resine termoindurenti che la rendendo idrofobica e idrorepellente.

La lana di vetro invece è ottenuta portando a fusione una miscela di vetro e altri inerti che viene successivamente convertita in fibre alle quali vengono aggiunti leganti per aumentarne la coesione.

I materiali di origine naturale sono prodotti più sostenibili ma che presentano un costo maggiore in relazione alla necessità di un aumento dello spessore per garantire un buon isolamento termico pari a quello dei materiali precedentemente elencati. Si tratta di fibra di cellulosa, lana di pecora, sughero, lane di legno o fibre di legno.

La fibra di cellulosa e la lana di pecora presentano difficoltà nella posa, uno schiacciamento nel tempo se poste in verticale e deterioramento in presenza di umidità.

Il sughero presenta invece ottime caratteristiche fisico-termiche, un'alta durabilità ma costi più elevati.

Le lane di legno o fibre di legno sono prodotti ricavati da fibre di legno incollate e pressate in maniera differente per fornire diverse tipologie di pannelli.

Come scritto in precedenza l'accessibilità al bonus è definita dal rispetto dei requisiti per gli isolanti termici ed acustici indicati dai CAM (Criteri Ambientali Minimi) relativi al decreto ministeriale dell'11 ottobre 2017.

I requisiti sono i seguenti:

  • non devono essere prodotti utilizzando ritardanti di fiamma che siano oggetto di restrizioni o proibizioni previste da normative nazionali o comunitarie applicabili;
  • non devono essere prodotti con agenti espandenti con un potenziale di riduzione dell'ozono superiore a zero;
  • non devono essere prodotti o formulati utilizzando catalizzatori al piombo quando spruzzati o nel corso della formazione della schiuma di plastica;
  • se prodotti da una resina di polistirene espandibile gli agenti espandenti devono essere inferiori al 6% del peso del prodotto finito;
  • se costituiti da lane minerali, queste devono essere conformi alla nota Q o alla nota R di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP) e s.m.i.;
  • se il prodotto finito contiene uno o più dei componenti elencati nella seguente tabella, questi devono essere costituiti da materiale riciclato e/o recuperato secondo le quantità minime indicate, misurato sul peso del prodotto finito.

Materiali

Isolante in forma di pannello

Isolante stipato, a spruzzo/insufflato

Isolante in materassini

Cellulosa

80%

60%

Lana di vetro

60%

60%

60%

Lana di roccia

15%

15%

15%

Perlite espansa

30%

40%

8-10%

Fibre di poliestere

60-80%

60-80%

Polistirene espanso

Dal 10% al 60% in funzione della tecnologia adottata per la produzione

Dal 10% al 60% in funzione della tecnologia adottata per la produzione

Polistirene estruso

Dal 5% al 45% in funzione della tipologia del prodotto e della tecnologia adottata per la produzione

Poliuretano espanso

1-10% in funzione della tipologia del prodotto e della tecnologia adottata per la produzione

1-10% in funzione della tipologia del prodotto e della tecnologia adottata per la produzione

Agglomerato di poliuretano

70%

70%

70%

Agglomerati di gomma

60%

60%

60%

Isolante riflettente in alluminio

15%

Il progettista deve attuare scelte progettuali che soddisfino i requisiti richiesti assicurandosi che nella fase di approvvigionamento dei materiali essi li rispettino integralmente. La percentuale di materia riciclata deve essere dimostrata tramite certificazione.

Qualora l'azienda produttrice non fosse in possesso delle certificazioni, è ammesso presentare un rapporto di ispezione rilasciato da un organismo di ispezione.

POSA E INSTALLAZIONE

Il processo di posa e installazione dell'isolamento a cappotto inizia mediante l'utilizzo di profili di partenza, necessari alla chiusura inferiore e eventualmente laterale del sistema, e fissati al supporto attraverso l'uso di viti e/o tasselli.

Lo spazio tra profilo di partenza e supporto deve essere chiuso con collante prima dell'applicazione dei pannelli. Le irregolarità del supporto vengono compensate da distanziatori.

Le guide devono essere inoltre distanziate tra di loro di circa 3 mm per colmare le dilatazioni termiche.

Una volta fissate le guide viene preparato il collante e applicato lungo tutti i bordi e al centro del pannello isolante.

Cappotto termico e violazione tra proprietà

La prima fila di pannelli isolanti deve essere posizionata adagiando le lastre sulle guide e deve poggiare saldamente sul bordo anteriore rialzato del profilo. Tra il pannello e ed il lembo superiore del profilo di partenza non deve essere presente troppo spazio poiché lo strato collante della rasatura sarebbe in eccesso.

La posa dei pannelli deve seguire una sequenza, con i giunti di testa sfalsati in senso verticale.

Il passaggio successivo alla posa è la tassellatura. Essa segue le linee guida previste secondo i criteri indicati dalle verifiche tecniche europee. La norma ne prescrive un numero per m2 pari a circa 6-8 pezzi/m2.

I pannelli possono essere soltanto incollati se la resistenza allo strappo del supporto è 0,08 N/mm2 altrimenti in generale in base al materiale della parete, alla norma sul carico del vento e alla tecnica di lavoro si possono utilizzare diversi tasselli.

Questi possono essere montati a filo della superficie del pannello isolante o incassati nel pannello.

Si ritiene sempre necessaria la tassellatura per cappotti oltre determinate altezze ed è importante richiedere all'impresa esecutrice la dichiarazione di regolare posa.

Una volta completata la tassellatura viene data la prima mano di rasante come strato protettivo di rivestimento. Successivamente viene posizionata l'armatura pretagliata (rete) e l'angolare a tre dimensioni per angoli interni e angolari paraspigoli.

Terminata questa operazione viene data la seconda mano di rasante ad elevata resistenza agli urti. Il rasante deve essere applicato sui pannelli isolanti nella larghezza dei teli della rete che deve essere posizionata in mezzeria. è sconsigliabile una lisciatura eccessiva per evitare il deposito di particelle fini sulla superficie o la formazione di una pellicola sinterizzata.

Nel caso di davanzali esistenti viene posizionato un profilo espandibile in alluminio per evitare infiltrazioni. È possibile optare per davanzali massicci in pietra naturale o artificiale avendo cura di risolvere nel dettaglio il nodo tecnologico per evitare ponti termici.

La lunghezza deve essere tale da consentire un inserimento esatto degli elementi laterali del davanzale, nell'intradosso al fine di formare una linea unica con la superficie finita dell'intonaco.

A seguito della rasatura, che deve essere completamente asciutta, si applica l'intonaco di finitura che definisce l'aspetto della parete esterna e la protegge dagli agenti atmosferici.

Spesso al posto degli intonaci le superfici possono essere rivestite con elementi modulari faccia a vista oppure per ottenere un effetto bugnato vengono intagliati i pannelli isolanti per ottenere le scanalature su cui aderiscono gli elementi citati in precedenza.

COSTI

I costi relativi alla realizzazione di un isolamento a capotto possono variare a seconda dei materiali scelti, della manodopera, degli oneri e delle condizioni intrinseche del manufatto oggetto di intervento.

Il prezzo di un campione ipotetico di isolamento di dimensioni pari a 1 m2,in assenza di finitura, utilizzando pannelli di polistirene estruso (XPS), risulta pari a 60,47 €/m2 secondo il prezzario della Regione Piemonte 2019 (pannello di polistirene estruso XPS con conducibilità termica pari a 0,036 W/mK e spessore pari a 120 mm).

Lo stesso campione per il Prezzario Regione Lazio 2012, attualmente vigente, assume un valore di 57,73 €/m2.

I costi indicati escludono i costi accessori, connessi con opere preliminari e preparatorie del supporto, opere di finitura, apprestamenti ed altre attività.

Quando l'amministratore di condominio sceglie materiale diverso per l'esecuzione dei lavori.

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