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Quando il cambiamento del software gestionale rappresenta un vero e proprio “lutto professionale” per gli amministratori di condominio

Un nuovo programma di contabilità condominiale tra dubbi e opportunità
Dott.ssa Mirella Stigliano 

Coraggio Colleghi, siamo sopravvissuti alla Riforma del condominio, alla raccolta differenziata, persino alla fatturazione elettronica, volete che non con ce la facciamo con un nuovo programma di contabilità? Non scherziamo, noi non siamo solo amministratori, siamo molto di più, siamo veri highlander!!!

Il cambiamento del software gestionale rappresenta un vero e proprio "lutto professionale" soprattutto perché non è una scelta ma un obbligo piovuto dall'alto. Sembra che Davide abbia sconfitto nuovamente Golia e… puff … ci siamo trovati in molti davanti al fatto compiuto. Traditi e abbandonati con un profondo senso di impotenza.

Eppure, c'eravamo tanto amati… pagavamo con regolarità le licenze, godevamo di un'assistenza tempestiva e qualificata e partecipavamo a tutti i corsi di aggiornamento.

Certo, come tutti i grandi amori qualche screzio c'è sempre stato soprattutto in fase di chiusura e apertura di bilancio.

Questo benedetto "avanzo di cassa" che non sempre corrisponde al saldo di conto corrente, la voce di "amministrazione conto anticipi" che non brilla certo per trasparenza, e tanti altri piccoli fatti gestionali che ci hanno fatto letteralmente impazzire. Ad essere sinceri, non di rado sono volate parole grosse.

Una o due volte abbiamo pensato addirittura di tradirlo ma sempre con l'intima consapevolezza di non lasciarlo mai.

Incredibile ma vero, ci ha lasciato lui! Per la precisione ci ha dato il preavviso di un anno, nulla di più.

Dobbiamo trovarci una nuova software house. Ma come si è permesso? Ha minimamente pensato al dispiacere dei nostri collaboratori?? Si aggirano tristi e smarriti nello studio come zombie sfogliando con orgoglio infinito i bilanci degli anni precedenti e una lacrimuccia di rimpianto bagna persino le incomprensibili ripartizioni dell'acqua.

Per non parlare di quando noi colleghi ci incontriamo ai convegni. "Tu che fai? Con chi vai? Ma sarà affidabile? Ci assicurerà gli alimenti o rischiamo di perdere tutti i condominii?"

La funzione del registro di contabilità condominiale

Ora basta! Se ci studiano i marziani, gli alieni siamo noi. E' ora di reagire. E per poterlo fare partiamo da una bellissima frase di Charles Darwin "Non è la specie più forte a sopravvivere, e nemmeno quella più intelligente ma la specie che risponde meglio al cambiamento". E se provassimo a vedere il cambiamento come opportunità? Questa sì che sarebbe una bella sfida! Ma per poterlo fare dobbiamo vedere le armi che abbiamo nel nostro arsenale e fare tanta autocritica.

Io credo che molta ansia nel cambiare il programma di contabilità sia dovuta al fatto che molti amministratori non comprendano fino in fondo la natura delle operazioni contabili e la logica della registrazione.

E se fossimo diventati un centro elaborazione dati invece di uno studio di amministrazione? Facciamo data entry o contabilità? Inseriamo brutalmente dati o elaboriamo bilanci? Ho paura che in molti non sappiano neanche la differenza tra costo ed uscita finanziaria, il motivo per cui i fondi di accantonamento siano nel passivo e, a dirla tutta non sanno neanche cosa sia una situazione patrimoniale.

Come se il documento di sintesi delle entrate e uscite, crediti e debiti non fosse importante quando invece esprime la fotografia, ad una certa data, del patrimonio del condominio.

Sarà per una pseudo coerenza che molti amministratori neanche inseriscono la situazione patrimoniale nel rendiconto annuale? Il dubbio è amletico, ma torniamo alla scelta del software.

La verità è che spesso ci si concentra sulla grafica dei modelli, sull'anagrafica del condominio e su tanti dettagli secondari senza capire cosa determina la movimentazione dei conti.

Focalizzare l'attenzione solo sul software gestionale è come costruire un palazzo senza fondamenta costituite dai principi contabili che sorreggono la struttura e l'architettura della gestione contabile.

Noi possiamo scegliere anche il migliore software in commercio ma se poi non comprendiamo appieno le sue funzionalità è come avere una Ferrari e lasciarla ai box.

La documentazione giustificativa delle spese in ambito condominiale.

Paradossale che sia, la vera essenza della contabilità condominiale si comprende meglio inserendo manualmente le formule in un foglio di calcolo che non utilizzando bovinamente un software.

Nessuno vuole inneggiare ad un nostalgico ritorno al passato ma certo è che per cavalcale il futuro occorre una formazione mirata e costante sulla contabilità che rappresenta il cuore dell'amministrazione.

Per una formazione efficace occorre pianificare una specializzazione parallela tra fondamenti di contabilità e addestramento all'uso del software. Solo ragionando in termini di specializzazione e perfezionamento il cambiamento del software, di cui avremmo fatto tutti volentieri a meno, può rappresentare un'opportunità di crescita importante.

Specializzarsi in contabilità significa prevenire il 90% dei contenziosi legali e ancor più significa gettare solidi basi per costruire una professione con la P maiuscola. La formazione è il volano per ogni cambiamento, o meglio, per ogni cambiamento di successo.

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