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Società recupero crediti, vanno pagate le competenze?

Le società di recupero crediti chiedono somme a titolo di spese istruttorie, che cosa si deve fare?
Avv. Alessandro Gallucci 

È usuale che a fronte di situazioni debitorie la richiesta di pagamento sia effettuata da una società di recupero crediti.

Vari sono i modi in cui queste società operano, dipende dagli accordi coi clienti.

In particolare può avvenire che:

  • la società acquisti il credito, anticipando la quasi totalità della sorte capitale, liberando il cedente (pro soluto);
  • la società acquisti il credito, salvo buon fine (pro solvendo);
  • la società assuma semplicemente l'incarico.

In quest'ultima ipotesi, molto spesso si tratta d'incarichi completamente gratuiti che si fondano sul pagamento del costo dell'intervento della società medesima da parte del debitore.

Classica la lettera della società nella quale a fronte della sorte capitale pari a 10 si chiede il pagamento della somma di 12 per capitale più spese di recupero.

Queste spese vanno pagate? Ce lo domanda anche un nostro lettore, che scrive: «Buongiorno amici di Condominioweb! Ho preso in gestione un condominio da poco tempo. Qualche giorno fa mi è arrivata una lettera, posta ordinaria, con la quale viene chiesto un pagamento di qualche decina di euro, ottanta per l'esattezza, per un debito verso una società erogatrice dell'energia elettrica che aveva un contratto col condominio anni orsono.

Oltre a questi ottanta euro chiedono dieci euro di spese amministrative per la gestione della pratica. Che succede se pago solamente la sorte capitale, da quello che ho capito questa è certamente dovuta. Possono agire giudizialmente contro il condominio per la differenza?»

Questo quanto ci viene domandato dal nostro lettore.

Recupero crediti stragiudiziale, le iniziative del creditore

Recuperare un credito è attività che chiunque opera sul mercato s'è prima o poi trovato ad affrontare.

Alle volte il debitore si è semplicemente dimenticato di pagare, qualche volta prova a farla franca, altre volte ancora l'inadempimento è dovuto a difficoltà causate da spese avventate o involontarie difficoltà economiche. La casistica è varia e le ragioni possono semplicemente orientare le modalità d'azione del creditore.

Sta di fatto che ad un certo punto sarà necessario sollecitare il pagamento. È qui che si pone la scelta. Come fare? Un sollecito bonario? Una lettera raccomandata? Passare la pratica all'avvocato di fiducia?

Le imprese di medio-grandi dimensioni, spesso preferiscono demandare quest'attività a società specializzate nel recupero del credito. Le modalità di conferimento dell'incarico sono quelle indicate in precedenza.

Recupero crediti stragiudiziale, le società incaricate del tentativo

Le società, poi, decidono come agire, in ragione dell'incarico ricevuto, del tipo di credito, della misura del credito medesimo.

Solleciti tramite call center, solleciti con posta ordinaria, intimazioni di pagamento con raccomandata, fino ad arrivare all'azione giudiziaria. Le modalità sono varie e decide di volta in volta: certo, per arrivare al ricorso per decreto ingiuntivo ci sarà stata quanto meno una formale intimazione di pagamento.

Recupero crediti stragiudiziale, costi a carico del creditore, ma…

Come ci ha scritto il nostro lettore, sovente accade che il debitore, vistosi richiesta una somma da lui dovuta decida di pagare la sorte capitale omettendo il versamento della quota spese.

Ciò pone un interrogativo?

L'adempimento della prestazione originariamente dovuta libera dal debito oppure, ormai, è dovuto anche il corrispettivo richiesto dalla società di recupero crediti?

Al riguardo va sempre tracciata una distinzione tra rapporti commerciali soggetti dal d.lgs n. 231/02 e rapporti ordinari.

Nella prima ipotesi, nel caso di ritardato pagamento, l'art. 6 del citato decreto specifica che: «il creditore ha diritto anche al rimborso dei costi sostenuti per il recupero delle somme non tempestivamente corrisposte.

Al creditore spetta, senza che sia necessaria la costituzione in mora, un importo forfettario di 40 euro a titolo di risarcimento del danno. È fatta salva la prova del maggior danno, che può comprendere i costi di assistenza per il recupero del credito»

Recupero del credito degli oneri condominiali: esiste una soglia minima?

Si tratta di rapporti in relazione ai quali entrambe le parti devono essere professionisti o imprenditori. Insomma, considerando che il condominio è soggetto cui si dice possano essere applicate le norme dettate in materia di consumatori, non si può pretendere, sulla scorta di questo decreto, il pagamento delle spese di recupero.

Per il condominio ed in generale per i consumatori, non si possono proprio pretendere, oppure il mancato pagamento delle spese legali, ovvero di recupero del credito espone comunque al rischio di azioni per questi costi?

Riguardo al pagamento delle le spese legali stragiudiziali, in un caso risolto dal Tribunale di Como fu stabilito che le spese «sostenute dal Condominio per l'ottenimento degli indennizzi devono, dunque, ritenersi essere state necessarie e giustificate, con conseguente diritto al relativo risarcimento […] (Cass. 9400/99; 11606/05; 14594/05, 2276/06, 997/10)» (Trib. Como 20 settembre 2012 n. 1177).

In questo caso i condòmini non avevano pagato le spese legali ed il condominio aveva promosso una causa per il risarcimento corrispondente a questo costo dimostrando che le spese erano dovute perché il debitore aveva pagato solamente in seguito all'intervento sollecitatorio del legale.

Un qualcosa del genere potrebbe essere richiesta anche in relazione alle spese richieste dalla società di recupero crediti. Questione che andrebbe valutata caso per caso, per capire come si è arrivati a quella sollecitazione.

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