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Approvazione del rendiconto, è necessario trascriverlo nel verbale d'assemblea?

L'approvazione del rendiconto va trascritta nel verbale d'assemblea?
Avv. Alessandro Gallucci 

Nel condominio in cui vivo i primi giorni di luglio si è tenuta l'assemblea ordinaria annuale per la discussione ed approvazione del rendiconto.

In quella sede uno dei miei vicini ha detto che per essere valida l'approvazione, che noi avevamo votato, era necessaria trascrivere il rendiconto nel verbale.

È stata la prima volta che ho sentito affermare una cosa del genere: è vero quanto ha detto il mio vicino?

Un vademecum sul rendiconto condominiale. Una sentenza da non perdere assolutamente...

Rispondiamo al nostro lettore, sostanzialmente trattando delle modalità di verbalizzazione delle deliberazioni assunte dall'assemblea condominiale.

La nostra risposta, che poi vedremo affonda le proprie radici nei principi espressi dalla giurisprudenza, è negativa: per la valida approvazione del rendiconto non è necessaria la sua trascrizione del verbale d'assemblea. Vediamo perché.

Ricordiamo innanzitutto che il verbale d'assemblea è quel documento nel quale vengono riportate le deliberazioni assunte dalla maggioranza dei condòmini.

Se l'assemblea nomina Tizio quale amministratore, allora nel verbale dovrà essere scritto ciò ed è buona norma che a tale decisione sia altresì affiancato l'inciso inerente il compenso, ossia verbalizzare qualcosa di simile “l'assemblea del condominio Alfa con il voto favorevole di (elenco condòmini favorevoli, contrari, astenuti e relativi millesimi) nomina amministratore per l'anno di gestione X-Y Tizio e ne accetta il preventivo che viene allegato al presente verbale divenendone così parte integrante”.

L'ultimo inciso non è obbligatorio ma è consigliabile, così come è consigliabile specificare che il documento che si è approvato è stato firmato da Presidente e Segretario dell'assemblea. In tal modo si contraddistingue univocamente un documento fatto proprio dall'assemblea.

Similmente bisogna agire per quanto riguarda il rendiconto. È evidente che una sua pedissequa trascrizione nel verbale rappresenterebbe un'operazione eccessivamente ed ingiustificatamente lunga, senza pensare alla difficoltà nella ricopiatura del piano di riparto, spese nei condominii di notevoli dimensioni.

Ed allora? Allora al momento dell'approvazione del rendiconto sarà sufficiente agire come s'è fatto nell'esempio riportato che riguarda la nomina dell'amministratore. Il segretario verbalizzazione, che ricordiamo può anche coincidere con la figura dell'amministratore, ai fini della validità della deliberazione dovrà:

a) riportare con esattezza il numero dei condòmini votanti e l'indicazione dell'espressione di voto di ognuno con le rispettive quote millesimali;

b) esternare l'esito del voto;

c) indicare a verbale il documento oggetto di approvazione.

Come per l'esempio prima riportato, è utile specificare che il documento viene allegato a verbale e firmato da presidente e segretario. Sebbene sia buona norma, all'esito dell'assemblea, inviare ai condòmini assenti il rendiconto approvato assieme al verbale, ciò non è obbligatorio e quindi è utile tracciare univocamente ciò che si è approvato.

In tal senso la Corte di Cassazione, sia pur laconicamente, ha spiegato che “non rappresenta un “motivo di invalidità della deliberazione che ha approvato il rendiconto l'omessa trascrizione del medesimo nel verbale dell'assemblea condominiale” (Cass. 25 novembre 1975, n. 3936).

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