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Coronavirus, stop alle assemblee di condominio in tutta Italia se…

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato il 4 marzo 2020 blocca le assemblee condominiali in tutta Italia se non possono essere rispettate determinate distanze. Quali?
Redazione Condominioweb Redazione 

Covid-19 ovvero il famigerato coronavirus mette il lucchetto alle sale riunioni condominiali, a meno che…

Assemblea di condominio? Sì, ma con poca gente o in sale molto grandi

Lo scrivevamo la scorsa settimana rispetto a cinque regioni del nord Italia: il coronavirus mette alle corde le assemblee di condominio. Niente riunioni condominiali in Lombardia, Piemonte, Veneto, ecc.

Tempo una decina di giorni e…ed ecco che il dpcm (acronimo di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) firmato il 4 marzo 2020 blocca le assemblee condominiali in tutta Italia.

Questo ci sembra di comprendere leggendo l'art. 1 lett. B) del succitato decreto che recita: «sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all'allegato 1, lettera d)»

L'allegato 1 al del decreto, alla lettera d), chiarisce che, in generale, tra le misure igienico sanitarie v'è quella di «mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro».

Assemblee in grandi sale, dunque. Oppure assemblee con molte deleghe e pochi partecipanti se la sala riunioni è piccola. In un caso e nell'altro…metro a portata di mano. 100 cm sono una distanza minima di sicurezza tra tutti noi. Ogni contatto sociale deve rispettare questa distanza. In condominio, quindi in ascensore, oppure al supermercato, ecc. Prendiamo le distanze.

Coronavirus, assemblea di condominio e riflessi sulla presentazione del rendiconto…nessuno

Quali sono i riflessi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sulle assemblee condominiali?

Su quelle che si terranno dalla pubblicazione del decreto sulla gazzetta ufficiale e fino al fino al 3 aprile 2020 (art. 4 d.p.c.m.) sarà fondamentale rispettare la distanza di sicurezza di un metro. Non si tratta di nullità o annullabilità della delibera. Qui si tratta di salute pubblica.

Se i luoghi di riunione non consentono il rispetto della norma, l'assemblea dev'essere rinviata. L'attività è sospesa.

Quali i riflessi del "dpcm coronavirus" sulla presentazione del rendiconto condominiale? Ad oggi e fintanto che la validità delle disposizioni citate non supererà il 3 aprile 2020, nessuna.

Come sappiamo l'amministratore deve presentare il rendiconto entro il centottantesimo giorno dalla chiusura dell'esercizio. Quindi, ad oggi nessun intralcio. Vero, almeno in teoria.

Amministratore di condominio, rendiconto annuale e rendiconto della propria gestione

Un mese in questo periodo, per gli studi che gestiscono molti condomini non è un periodo breve. Non poter convocare assemblee potrebbe voler dire non riuscire ad adempiere in tempo.

È stata chiesta una proroga del termine di cui all'art. 1130 n. 10 c.c. (i centottanta giorni); non è una richiesta da sottovalutare.

Ricordiamo comunque che la norma appena citata specifica che l'amministratore deve «convocare l'assemblea per la relativa approvazione entro centottanta giorni» e non che l'assemblea debba tenersi entro questo termine

Coronavirus, assemblea di condominio e riflessi sulle cause… qualcuno

E se si deve tenere una causa a breve? Ad esempio per costituirsi in una causa?

Che cosa fare?

Riteniamo che l'amministratore abbia facoltà di nominare un legale quanto meno per chiedere un rinvio dell'udienza (sempre che l'udienza possa tenersi) in ragione del fatto che non si sia potuta svolgere l'assemblea in ragione delle disposizioni di cui al dpcm in esame per ottenere l'autorizzazione assembleare a stare in giudizio, ove tale autorizzazione sia necessaria.

Emergenza Coronavirus: sospensione degli adempimenti fiscali

E per le mediazioni? Situazione più complessa. Va valutato il caso specifico e sarebbe utile una norma ad hoc per evitare decadenze o mancati accordi per impossibilità di riunirsi.

Coronavirus, condominio e riflessi sul resto…dipende dal buon senso

E le spese condominiali? Si può andare presso lo studio dell'amministratore per pagarle?

È vero che bisogna «mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro»; ogni contatto, quindi non solo in assemblea.

Per pagare le spese, però, c'è l'home banking. Non si usi l'emergenza come scusa. Si usi il buon senso come parametro d'azione.

Coronavirus e assemblee condominiali, istruzioni per l'uso

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CACSmedile
CACSmedile 05-03-2020 17:24:12

Io Vedo l'Impossibilità a Convocare un'Assemblea, Soprattutto dall'Altro articolo del DPCM 04 Marzo 2020, quello alla lettera b) dell'art.2: ove è fatta Espressa Raccomandazione alle Persone Anziane (intese ovviamente come over 65) di Evitare di Uscire dalla Propria Abitazione e di Evitare Comunque Luoghi Affollati..
sembra proprio che si siano dimenticati (come al solito) dell'aspetto urbanistico che risiede nel Condominio; la maggior parte dei Condòmini che Presiedono in Assemblea, sono proprio questi over; ed il Comportamento che l'Amministratore Deve Tenere, nel Caso Concreto, in Relazione allo Svolgimento nel Periodo di Interesse delle Assemblee di Condominio (anche ai fini della Regolarità delle Riunioni), diverrà Opinabile.. o cmq Interpretabile..

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SAVERIO CAPASSO
SAVERIO CAPASSO 07-03-2020 13:34:30

se la situazione perdurasse dovrebbe essere sufficiente presentare i rendiconti e rimandare l'assemblea a quando la situazione sanitaria lo consentirà

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Lucia
Lucia 04-04-2020 22:38:03

Gentilissimo Avvocato Sig. Alessandro Gallucci.Vorrei porle una domanda,se gentilmente può darmi una risposta.Abito condominio di 6 unita' Per vari motivi ,che ritengo non gravi,il nostro amministratore 15 giorni fa con una raccomandata ci ha dato le sue dimissioni chiedendoci entro 30 giorni di trovarci un altro amministratore.Naturalmente noi condomini ci vediamo impossibilitati con questa emergenza di Corona virus a poter cercare un amministratore.Successo che appunto trovandoci con una caldaia che spesso siamo costretti a dover intervenire manualmente per farla ripartire.una sera condomino che aveva la chiave scende giu' per bloccarla e si ritrova con la serratura che porta caldaia cambiata..Non avendo ricevuto nessuno di noi un avviso di questo cambiamento abbiamo chiamato chiedendo spiegazioni.la sera non viene quindi rimaniamo senza riscaldamento e viene indomani col tecnico caldaia. Che dice che bisognava cambiare pompa dove passa gasolio. Cmq niente di grave. Come si chiede il perche' del cambio serratura ..lui risponde che le chiavi le puo' tenere solo lui..facendole presente il problema del blocco che uno di noi basta che scenda e la sblocchi..cosa che ormai facciamo da vari anni ..molto prima che lui ci amministrare.A questo punto dopo discussione le chiediamo che vogliamo che uno di noi condomini possa tenere la chiave..intanto avremmo fatto sostituire questa pompa.. lui si irrita lScia una chiave.e dopo due giorni riceviamo raccomandata con le sue dimissioni..tutto qui..Ora volevo chiederle se amministratore in questo periodo che ci trova impossibilitati ad uscire di casa se non per cose urgenti poteva inviarci la revoca del suo mandato dandoci 30 giorni di tempo...Possiamo chiedere che il tutto venga rinviato a quando la situazione in cui ci troviamo e quindi impossibilitati a trovare sostituto?? Io per ora non posso che ringraziarla anticipatamente.Grazie Lucia.

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