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Il sequestro dei gatti non proibisce alla gattara di detenere animali anche se indagata

Alla persona che si occupa degli animali non si può impedire di detenere animali anche se è indagata per maltrattamenti.
Redazione Condominioweb.com 

Il Comune può disporre il divieto solo in caso di condanna. Dunque, anche se indagata per maltrattamenti, la gattara può continuare a tenere animali purché con apprezzabile intenzione e da comprensibile e condivisibile amore per gli animali.

I gattari [1]. Alcuni regolamenti comunali consentono al privato cittadino la possibilità di registrare e curare le colonie feline (altri regolamenti potrebbero concederlo solo ad associazioni animaliste regolarmente registrate).

Premesso ciò, alcuni comuni, come Bari e Genova, hanno introdotto il c.d. patentino del gattaro: si tratta di persone autorizzate dal Comune a curare e somministrare il cibo agli animali.

Colonie feline, salute dei condomini e l'ordinanza del Comune di Formia

Dunque, in presenza di una colonia felina in condominio, i gattari devono:

  1. provvedere alla registrazione della colonia felina presso il Comune di residenza e la ASL veterinaria, dandone nel contempo tempestiva comunicazione all'amministratore di condominio;
  2. richiedere la sterilizzazione dei mici della colonia, al fine di controllarne la crescita demografica; individuare;
  3. in comune accordo con gli amministratori di condominio, gli spazi comuni in cui alimentare i gatti, il più lontano possibile dalle abitazioni; tenere pulite le aree in cui alimentano i gatti di colonia lasciando per un periodo massimo di un'ora al mattino e un'ora alla sera le ciotole con il cibo a disposizione dei mici;
  4. le ciotole con l'acqua devono essere invece disponibili ventiquattr'ore al giorno; rimuovere il pelo, le feci e gli escrementi prodotti dai gatti; informare immediatamente il veterinario di fiducia in caso di presenza di gatti malati. Al riguardo, si osserva anche che l'attività del gattaro è «attività animata da apprezzabile intenzione e da comprensibile e condivisibile amore per gli animali».

Animali selvatici in condominio tra responsabilità e sanzioni

La vicenda del TAR Piemonte (sentenza 868/19). A seguito di un controllo, i veterinari dell'azienda sanitaria avevano trovato presso l'abitazione di una donna una vera e propria colonia felina, con alcuni gatti che a prima vista sembrano malati.

Di conseguenza, era scattato il sequestro; la signora, peraltro, in precedenza, aveva subito anche un altro sequestro di diciassette gatti per i quali pendeva una distinta causa al Tar. Avverso l'ordinanza comunale, era stato proposto ricorso.

In pratica, secondo i giudici amministrativi il divieto assoluto di detenere animali costituisce «un'illegittima ed eccessiva compressione della libertà» della donna laddove il regolamento comunale andava interpretato alla luce del principio di presunzione di non colpevolezza.

In conclusione, alla persona che si occupa degli animali non si può impedire di detenere animali anche se è indagata per maltrattamenti ex articolo 544 ter c.p. Difatti, il divieto previsto dal regolamento comunale può scattare soltanto dopo la condanna.


[1] TARANTINO M., "Animali in condominio. Tutele e Responsabilità", Condominioweb, 2019, 79

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