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No agli obblighi di licenza di agente immobiliare nei confronti di AIRBNB

La Francia non può esigere che airbnb disponga di una licenza professionale di agente immobiliare, avendo omesso di notificare detta esigenza alla commissione conformemente alla direttiva sul commercio elettronico.
Avv. Maurizio Tarantino - Foro di Bari 

Locazioni brevi in Italia. L'art. 4, d.l. n. 50/2017, convertito con modificazioni dalla l. n. 96/2017, ha introdotto una specifica disciplina relativa al regime fiscale delle locazioni brevi, fornendo, al primo comma, la definizione di tali contratti: "ai fini del presente articolo, si intendono per locazioni brevi i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche al di fuori dell'esercizio di attività d'impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, ovvero soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare".

Le medesime disposizioni si applicano anche ai corrispettivi lordi derivanti dai contratti di sublocazione e dai contratti a titolo oneroso conclusi dal comodatario aventi ad oggetto il godimento dell'immobile da parte di terzi, stipulati alle stesse condizioni anzidette.

La nuova disciplina, dunque, si applica sia nel caso in cui i contratti siano stati stipulati direttamente tra locatore (proprietario o titolare di altro diritto reale, sublocatore, comodatario) e conduttore, sia nel caso in cui tali contratti intervengano soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, anche con modalità online (es. Airnbnb).

Airbnb. Airbnb Ireland è una società irlandese che gestisce una piattaforma elettronica che permette, dietro pagamento di una commissione, di mettere in contatto locatori, professionisti nonché privati, che propongono prestazioni di alloggio di breve durata e persone che cercano questo tipo di sistemazione.

La vicenda francese. Da quanto appreso dal comunicato stampa n. 162/19, la Corte di Giustizia UE con la sua sentenza del 19 dicembre 2019, Airbnb Ireland (C-390/18), ha dichiarato, da un lato, che un servizio di mediazione che ha lo scopo, tramite una piattaforma elettronica, di mettere in contatto, dietro retribuzione, potenziali locatari con locatori, professionisti o meno, che offrono servizi di alloggio di breve durata, e che fornisce, nel contempo, anche un certo numero di prestazioni accessorie a detto servizio di mediazione, dev'essere qualificato come «servizio della società dell'informazione», disciplinato dalla direttiva 2000/31, sul commercio elettronico 1.

Dall'altro, la Corte ha giudicato che un privato può opporsi al fatto che siano applicate nei suoi confronti, nell'ambito di un procedimento penale con costituzione di parte civile, determinate misure di uno Stato membro che limitano la libera circolazione di un servizio del genere, che esso fornisce a partire da un altro Stato membro, quando queste misure non sono state notificate conformemente all'articolo 3, paragrafo 4, lettera b), secondo trattino, di detta direttiva.

Opzione cedolare secca sempre possibile se non c'è attività d'impresa

Il procedimento principale si inquadra in un procedimento penale avviato in Francia in seguito a una denuncia con costituzione di parte civile depositata contro Airbnb Ireland dall'Association pour un hébergement et un tourisme professionnels (associazione francese per l'alloggio e il turismo professionali, AHTOP).

Airbnb Ireland è una società irlandese che gestisce una piattaforma elettronica che permette, dietro pagamento di una commissione, di mettere in contatto, segnatamente in Francia, locatori, professionisti nonché privati, che propongono prestazioni di alloggio di breve durata e persone che cercano questo tipo di sistemazione.

Inoltre, Airbnb Ireland propone a detti locatori alcune prestazioni accessorie, quali uno schema che definisce il contenuto della loro offerta, un'assicurazione per la responsabilità civile, uno strumento di valutazione del prezzo della loro locazione e inoltre servizi di pagamento relativi a dette prestazioni.

La Corte ha inoltre precisato che le altre prestazioni proposte da Airbnb Ireland non consentono di rimettere in discussione tale constatazione, posto che queste diverse prestazioni sono meramente accessorie rispetto al servizio di mediazione fornito da detta società.

Inoltre, essa ha rilevato che, a differenza dei servizi di mediazione in questione nelle sentenze Asociación Profesional Elite Taxi e Uber France 4, né questo servizio di mediazione né le prestazioni accessorie proposte da Airbnb Ireland consentono di dimostrare l'esistenza di un'influenza decisiva esercitata da questa società sui servizi di alloggio ai quali si collega la sua attività, per quanto concerne sia la determinazione dei prezzi delle locazioni pretesi, sia la selezione dei locatori o degli alloggi posti in locazione sulla sua piattaforma.

Tassa Airbnb. Aspetti ambigui sull'obbligo di pagamento

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