Anche i clienti di Airbnb subiranno la ritenuta del 21% sui canoni degli affitti turistici, come tutti gli altri locatori che passano dagli "intermediari". Gli attori della sharing economy non possono essere sottratti alla funzione di sostituti di imposta Lo ha stabilito la sentenza n. 2207 del 18 febbraio 2019, con la quale il TAR Lazio si è pronunciato sulla cosiddetta «tassa Airbnb», la cedolare secca per le locazioni brevi.
Rigettato il ricorso contro l'Agenzia delle Entrate. Dopo una lunga battaglia, il TAR ha respinto le richieste di Airbnb, che finora si era rifiutata di riscuotere la cedolare secca sulle locazioni brevi e comunicare all'Agenzia delle Entrate i nomi degli host e i dati dei contratti. Airbnb ha subito annunciato che presenterà ricorso al Consiglio di Stato.
La questione riguarda il regime introdotto per le locazioni brevi dal D.L. 24 aprile 2017, n. 50.
Tale normativa ha previsto l'obbligo per società, come Airbnb, che gestiscono portali telematici preordinati a mettere in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare, di operare una ritenuta del 21% sull'ammontare dei canoni e corrispettivi all'atto del pagamento, da versare poi al Fisco.
La normativa, inoltre, prevede che chi svolge attività di intermediazione immobiliare o gestisce portali telematici, se residente in Italia o ivi avente una stabile organizzazione, dovrà operare come sostituto d'imposta.
Nel caso in cui il medesimo soggetto non risieda in Italia e sia riconosciuto privo di una stabile organizzazione, lo stesso sarà tenuto a nominare un rappresentante fiscale per adempiere agli obblighi fiscali in qualità non già di sostituto d'imposta, bensì di responsabile d'imposta (art. 4, commi 5 e5-bis, d.l. n. 50/2017).
Airbnb è stata fondata nel 2008, con lo scopo di gestire un portale telematico mettendo in contatto le persone che ricercano immobili. Lo stesso portale fa capo, per l'Europa, alla società di diritto irlandese Airbnb Ireland Unlimited Company, che presta i servizi in esame anche attraverso l'ausilio tecnico della società collegata Airbnb Payments UK Limited.
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