Condominio Web: Il portale N.1 sul condominio
Iscriviti alla
Newsletter
chiudi
Inviaci un quesito

Il registro degli animali d'affezione: un nuovo documento in possesso dell'amministratore di condominio?

Il registro degli animali d'affezione come strumento per l'amministratore di condominio: garantire il rispetto delle norme e la convivenza pacifica tra residenti e animali domestici.
Avv.to Maurizio Tarantino - Foro di Bari 

Animali in condominio. Come sappiamo la legge di riforma 212/2012 ha fornito un'apertura verso quei condomini che vogliono tenere gli animali in appartamento.

Difatti l'ultimo comma dell'art. 1138 c.c. prevede che "le norme del regolamento non possono vietare di possedere o detenere animali domestici".

Da una prima lettura, la norma è alquanto chiara: rappresenta il pensiero del legislatore in un clima del concetto di animale "oggi" (valorizzazione dell'animale dal punto di vista del rapporto uomo/animale).

I problemi in condominio. Nonostante la citata previsione legislativa, è opportuno ricordare che il proprietario deve sempre rispettare il proprio condominio.

A tal proposto si ricorda che il condomino sarà ritenuto responsabile qualora il proprio animale emetta rumori molesti intollerabili oppure odori sgradevoli (844 c.c.) in tal caso si potrà chiedere la cessazione della turbativa ricorrendo all'allontanamento dell'animale (art. 700 c.p.c.).

Nel caso di immissioni rumorose è possibile ipotizzare la sussistenza del reato di "disturbo del riposto delle persone" (art. 659 del c.p.) purché il disturbo sia arrecato ad un numero indeterminato di persone.

Stop agli animali domestici in ascensore. Una nuova sentenza riapre il dibattito.

Il Ddl presentato alla Camera. Con il presente disegno di legge (assegnato alla 12ª Commissione permanente (Affari sociali) in sede referente il 7 agosto 2018) viene elaborata una disciplina normativa a tutela degli animali.

La proposta tutela sia i padroni dell'animale da affezione affinché possano ad esempio avere libero accesso in ogni struttura, sia le garanzie alla collettività evitando cani vaganti o in generale il randagismo.

Per perseguire tale finalità sono stati fissati i compiti e i doveri del responsabile dell'animale di affezione:

  • Garantire agli animali cibo e acqua sufficienti e le periodiche visite veterinarie
  • Garantire i terzi da aggressioni e danni, assicurare la regolare pulizia e igiene degli spazi di dimora.
  • Registrazione degli animali presso l'anagrafe degli animali di affezione, nonché provvedere in modo consapevole e amorevole alla cura dell'animale stesso.
  • Responsabilizzare il padrone all'uso del guinzaglio e, in alcuni casi la museruola, e al ricorso alla consultazione del veterinario in casi di episodi di aggressività del cane.
  • Comunicazione al servizio veterinario ufficiale e alla polizia locale dei cani liberi, ferma la possibilità di consegna degli animali abbandonati a gattili e canili, secondo le modalità indicate dal comune.
  • L'istituzione di un pronto soccorso veterinario.
  • L'introduzione dei microcanili o microgattili con maggiori regole per i gatti liberi, le colonie feline e i gattili, prevedendo altresì la possibilità per queste strutture di reimpiegare per gli animali i residui alimentari delle mense di amministrazioni pubbliche.
  • Libero accesso degli animali in giardini, parchi, aree pubbliche, spiagge, mezzi di trasporto purché tenuti al guinzaglio.

    I cani potenzialmente pericolosi dovranno tenere anche la museruola.

  • Prestazioni veterinarie gratuite per canili, gattili, cani adibiti alla guida dei ciechi o destinati alla pet therapy.

    Inoltre agevolazioni per i titolari di pensione sociale, ultrasessantacinquenni con pensione minima, portatori gravi di handicap, che hanno adottato da canili o rifugi cani con età superiore a un anno.

Infine, a tutela delle citate prescrizioni, il disegno di legge ha previsto anche severi controlli e multe salate in caso di inosservanza. In alcuni casi sarà possibile la confisca dell'animale nonché le contestazioni civili e penali nei confronti dei proprietari.

Quanti animali è possibile tenere in un appartamento condominiale?

In conclusione, ad avviso di chi scrive, la proposta di legge appare molto interessante anche in ambito condominiale. Difatti, date le questioni problematiche degli animali, spesso "all'ordine del giorno", si potrebbe ipotizzare anche che il registro degli animali d'affezione possa diventare un documento in possesso dell'amministratore.

Invero, con una documentazione ufficiale, a tutela del condominio, l'amministratore sarebbe in grado di sapere "effettivamente" se l'animale è tenuto secondo il rispetto della legge ed, in caso di problemi come (immissioni, animali pericolosi, animali posseduti senza le dovute certificazioni sanitarie, responsabile delle colonie feline in condominio ecc.), ben potrebbe in tutta autonomia, segnalare tempestivamente i relativi problemi agli organi preposti.

Resta aggiornato
Iscriviti alla Newsletter
Fatti furbo, è gratis! Più di 100.000 amministratori, avvocati e condomini iscritti.

Ricevi tutte le principali novità sul condominio e le più importanti sentenze della settimana direttamente nella tua casella email.

  1. in evidenza

Dello stesso argomento