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Perché scriviamo sempre e solo a favore degli amministratori corretti: a loro diciamo grazie (e lo diremo sempre)

Mettere in evidenza il comportamento degli scorretti è una garanzia di riconoscibilità per chi opera correttamente.
Avv. Alessandro Gallucci 

Avvertenze: chi pensa che questo articolo serva per incensare gli amministratori con l'epica retorica tipica delle convention attaccando i condòmini, per una sorta di compensazione morale che ritiene di dover avere, rimarrà deluso. Si fermi qui, non vada avanti. Qui parleremo seriamente ad una sola categoria: gli amministratori corretti, che ringraziamo fin da subito.

Chi è passato oltre il primo periodo scoprirà perché non solo qui ma ogni giorno noi scriviamo a favore di un insieme di professionisti, anzi di Professionisti, e solo per loro (oltre che per i condòmini): ci riferiamo agli amministratori che lavorano correttamente.

E chi andrà ancora oltre ed arriverà alla fine di questo articolo, ne siamo convinti, stamperà tutti gli articoli che descrivono gli scorretti, i maneggioni, e li esporrà nel proprio studio, proprio a voler sfidare un pregiudizio, cioè quello che tutti gli amministratori sono uguali.

No, non tutti gli amministratori sono uguali, non è vero: esistono gli amministratori corretti e quelli scorretti. Ed i secondi vanno isolati ed individuati rispetto ai primi. E come lo si può fare se non evidenziando in che modo dietro formule artefatte o trucchetti da strapazzo si nasconde un'irregolarità nella gestione del condominio?

Ma andiamo per ordine e vediamo perché, in fondo, anzi prima, fin da subito, è evidente che quello che noi scriviamo sia a tutto vantaggio degli amministratori che operano correttamente.

La casta, i politici corrotti, le banche, le assicurazioni: chi pensa chi si faccia di tutta l'erba un fascio?

Alzi la mano chi non abbia mai sentito nominare uno di questi argomenti.

La casta, riferimento coniato dai giornalisti Rizzo e Stella in un celebre libro di qualche anno fa: chi ha mai pensato leggendo quel libro che tutti i politici siano privilegiati e facciano abuso della loro posizione? Solo quelli che avevano interesse ad essere demagogici.

Politici corrotti: quando si leggono sui giornali e guardano alla TV inchieste giornalistiche riguardanti diffuso malaffare, nelle quali non si punta il dito contro una persona, ma contro un modo di intendere la politica, chi pensa che quei servizi siano rivolti contro tutti i politici e non solo contro il malcostume della corruzione, intesa quale reato e più in generale malvezzo comune? Nessuno, se non i soliti che non sanno distinguere tra corruzione e buona politica.

Banche: chi guardando un'inchiesta televisiva sulle banche pensa che tutte le banche siano scorrette? Solamente chi non sa capire che quel servizio è utilissimo: smaschera i malcostumi ed aiuta a scegliere chi opera bene.

Lo stesso dicasi per le assicurazioni, ecc. ecc. Si badi: non sempre, anzi molto spesso, quei resoconti non riguardano un singolo operatore commerciali, ma una pratica operata in un settore di riferimento.

Certo, alle volte si dice: "La banca Omega pratica tassi usurari, ecc.", ma lì si hanno circostanziati elementi per portare quell'affermazione.

È molto, ma molto più efficace ed utile, decisamente più utile a tutti, poter dire: "Le banche che chiedono un determinato tipo di fideiussione pongono in essere una pratica abusiva, ecc.". Il tutto chiaramente portando elementi specifici a sostenere quella conclusione.

Si, per carità di patria, sappiamo che alle volte banche ed assicurazioni insorgono (solitamente ad insorgere sono quelle che non operano bene), ma si tratta della fisiologica dialettica intorno ad un argomento. Si può dire che tutto un settore professionale un'intera categoria opera bene? Chi lo fa è quanto meno avventato.

Si può porre l'attenzione su un gruppo, le banche corrette, e non sull'insieme? E come? È naturale che si parli di ciò che non va, ma nessuno pensa, come si suol dire, che si stia buttando il bambino con l'acqua sporca.

È normale che l'accento sia posto sui disservizi, perché il buon servizio deve (dovrebbe) essere la regola.

Assicurazione condominiale, denuncia tempestiva e copertura del danno

Amministratori corretti, le critiche ai praticoni sono a loro difesa

Quando ci viene segnalato un caso particolare, un caso che merita approfondimento, sia esso indicatoci da un condòmino, come in un articolo sui compensi per la gestione dei sinistri, o un approfondimento che nasce da pratiche addirittura pubblicizzate sul web (com'è quella della percentuale riconosciuta dal fornitore, rispetto alla quale abbiamo individuato alcuni siti web tesi a promuoverle) il nostro scopo è sempre e solo uno: evidenziare quali comportamenti sono scorretti e quali no.

Nell'articolo sulla gestione dei sinistri, ad esempio, indichiamo quale sia il modo corretto con il quale l'amministratore ha diritto a pretendere un compenso e quando, invece, quel diritto al compenso non esiste.

Nell'articolo sulla prova della percentuale, specifichiamo chiaramente quale condotta sia lecita (manifestazione dell'interesse individuale alla sottoscrizione di quel contratto, al fine di eliminare il conflitto) e quale no.

Eppure, basta leggere i commenti ai nostri articoli, non manca chi si lamenta. Lamentarsi di cosa? Della cattiva pubblicità alla categoria? Quale sarebbe la cattiva pubblicità? Individuare ed isolare le prassi scorrette? Noi, come dimostrano tutti i nostri articoli ed ebook, abbiamo una sola stella polare che ci orienta: la corretta informazione dei fruitori del servizio di gestione immobiliare.

È un servizio questo, gratuito, a vantaggio anche (e soprattutto) degli amministratori corretti che faticano a trovar spazio in un mercato dove le frattaglie ad un euro e mezzo lordo al mese ad unità immobiliare finiscono per prevalere e per poi lamentarsi se le loro pratiche scorrette vengono messe in discussione.

Certo, in un mercato, quello della formazione degli amministratori di condominio, nel quale la deontologia professionale è materia inconsueta, è difficile aspettarsi di più.

Per questa ragione ci sembra giusto, doveroso e necessario rivolgersi ai condòmini: diffidate da chi vi offre servizi a buon mercato, compensi all-inclusive a prezzi da gran bazar di terz'ordine. Non esiste lavoro intellettuale fatto bene che possa essere pagato poco: se vi trovate in queste situazioni, potete sospettarlo seriamente, l'inganno è dietro l'angolo.

Il lavoro ben fatto si paga ed è giusto che sia così: scegliere l'amministratore soltanto sulla base del preventivo più basso vuol dire scegliere per il peggio.

Proprio per questo ci rivolgiamo ai tanti, tantissimi, amministratori corretti che leggendoci quotidianamente trovano utile quello che scriviamo, ci incoraggiano a continuare e sono contenti che siano evidenziati i malvezzi dei praticoni. Cari amministratori, vi ringraziamo.

Condividete queste nostre iniziative, fatevi voi stessi garanti della migliore gestione e artefici della marginalizzazione degli arraffoni. Noi siamo stati, siamo e saremo sempre dalla vostra parte. Forza.

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