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Locazione: le bollette a chi devono essere intestate?

La titolarità delle utenze dell'immobile è condizione di validità del contratto di affitto? In cosa consiste la dichiarazione di estraneità al debito?
Avv. Mariano Acquaviva 

L'inquilino che vive in affitto deve pagare non solo il canone periodico ma anche ogni altro onere accessorio, come ad esempio gli oneri condominiali e le forniture inerenti all'immobile. Si tratta di obblighi contrattuali veri e propri, la cui inosservanza può comportare la risoluzione del negozio giuridico e, di conseguenza, il rilascio dell'immobile.

È in questo contesto che si pone il seguente quesito: a chi devono essere intestate le bollette nel caso di locazione?

Per le ragioni che abbiamo detto, solitamente le utenze vengono intestate direttamente all'inquilino, il quale si occuperà di effettuare la voltura oppure il subentro, nell'ipotesi in cui il contatore sia staccato (cioè, quando occorre un nuovo "allaccio").

Nelle ipotesi di locazioni brevi, però, molti proprietari preferiscono che le forniture continuino a rimanere intestate a loro per evitare continue volture e anche per essere certi che le utenze vengano pagate. Tutto ciò è permesso dalla legge? Approfondiamo la questione.

È valida la locazione se le utenze sono intestate al proprietario?

L'intestazione delle utenze al conduttore non è una condizione di validità del contratto di locazione, il quale quindi è pienamente efficace anche nell'ipotesi in cui il proprietario continui a rimanere il formale titolare delle forniture.

Questa soluzione (privilegiata, come detto, nelle ipotesi di affitto breve) presenta però degli inconvenienti, il primo dei quali è quello di dover anticipare il pagamento delle bollette per poi ottenere il rimborso dall'inquilino.

Si tratta sicuramente di una procedura molto più macchinosa rispetto all'intestazione diretta delle utenze all'inquilino, la quale però non è vietata dalla legge.

All'interno del contratto, il locatore avrà quindi cura di specificare che il conduttore dovrà rimborsare il pagamento delle utenze anticipato dal proprietario, rappresentando oneri accessori che competono all'inquilino.

Il mancato pagamento (ossia, rimborso) delle bollette può costituire valido motivo di sfratto, ma solo se il valore delle bollette supera di due volte il canone di affitto mensile.

È possibile intestare le utenze senza contratto?

Il problema delle utenze e della locazione può essere posto anche al rovescio, esprimendolo in questo modo: è possibile intestare le utenze in assenza di contratto di locazione?

Per combattere l'abusivismo, i fornitori chiedono al cliente (che effettua la voltura o il subentro ex novo) di specificare a quale titolo occupano l'immobile.

A tal fine, chiedono di sottoscrivere un'autocertificazione con cui gli inquilini attestano quale titolo giuridico giustifica il possesso dell'immobile: locazione, comodato, usufrutto, abitazione, ecc.

In buona sostanza, non occorre trasmettere il contratto di locazione: è sufficiente attestare, sotto la propria responsabilità, la ragione giuridica che legittima la permanenza all'interno dell'immobile.

È quindi possibile intestare le bollette senza esibire il contratto. In alcuni casi, poi, è addirittura possibile effettuare l'intestazione senza nemmeno avere un contratto scritto: è il caso, ad esempio, del figlio che vive in comodato gratuito all'interno della casa del padre.

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Che succede se l'inquilino non paga le bollette?

Se l'inquilino non paga le bollette ed è l'intestatario delle forniture, il problema per il proprietario non si pone: la morosità condurrà al distacco delle utenze.

Se invece l'inquilino non rimborsa le bollette pagate dal proprietario (formale titolare delle utenze), allora questi potrà procedere con lo sfratto, sempreché il debito superi il valore di due mensilità di canone.

Il mancato pagamento delle forniture può costituire un grave problema per il futuro conduttore il quale, al momento di effettuare la voltura, potrebbe essere il destinatario delle richieste di pagamento da parte del fornitore.

Inquilino moroso e spese condominiali, problematiche e rimedi

Per separare la propria posizione da quella del precedente inquilino debitore, occorre sottoscrivere una dichiarazione di estraneità con cui il nuovo conduttore attesta di essere estraneo al debito del precedente intestatario.

Non è comunque detto che il fornitore accetti di eseguire la voltura, il quale potrebbe giustamente subordinare il nuovo contratto al saldo del debito pregresso.

Proprio per evitare situazioni di morosità spesso il proprietario preferisce che le utenze restino intestate a lui, così da tenere sempre sotto controllo i pagamenti e non rischiare che un inquilino lasci la casa senza prima aver saldato l'importo delle bollette.

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