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Interpello per superbonus, a che serve?

L'interpello all'Agenzia delle Entrate consente di avere risposte certe su casi specifici, anche in materia di superbonus.
Redazione 

È uno degli atti più citati degli ultimi tempi: l'interpello all'Agenzia delle Entrate in materia di superbonus.

Ne parlano tutti: è uscita la risposta X all'interpello. L'AdE ha detto che le parti comuni di edifici non in condominio non accedono al superbonus.

Gli edifici collabenti, sì, possono usufruire della detrazione del 110?

Ma che cos'è esattamente un interpello?

Perché la risposta a questa domanda - in fondo l'interpello è una domanda - è così significativa da meritare tanta attenzione ogni volta che se ne ottiene una?

Pare utile comprenderlo, anche per valutare, quale sia il modo e la circostanza migliore per presentare interpello.

Interpello all'Agenzia delle Entrate e Statuto del Contribuente

L'art. 11 della legge n. 212/2000 specifica che «il contribuente può interpellare l'amministrazione per ottenere una risposta riguardante fattispecie concrete e personali relativamente a varie ipotesi» che, la stessa Agenzia sintetizza così:

  • ordinario;
  • interpretativo;
  • anti-abuso;
  • disapplicativo;
  • su nuovi investimenti.

Quello che c'interessa in relazione all'attualità, ossia riguardo al superbonus è l'interpello ordinario, cioè quello attraverso il quale ogni contribuente «un parere in ordine alla applicazione delle disposizioni tributarie di incerta interpretazione riguardo un caso concreto e personale, nonché di chiedere chiarimenti in ordine alla corretta qualificazione di fattispecie, sempre che ricorra obiettiva incertezza».

Sempre l'art. 11 dello Statuto del Contribuente specifica che avendo riguardo a questo tipo d'interpelli l'AdE ha novanta giorni di tempo per rispondere, che non farlo equivale a condivisione della soluzione interpretativa proposta e che, invece, «la risposta, scritta e motivata, vincola ogni organo della amministrazione con esclusivo riferimento alla questione oggetto dell'istanza e limitatamente al richiedente».

Attenzione, però. Come specifica la medesima norma in esame, rimandando all'art. 5 dello Statuto, non c'è condizione d'incertezza e quindi diritto alla risposta se l'Agenzia ha emanato e portato a conoscenza dei contribuenti circolari e risoluzioni per fattispecie corrispondenti a quella illustrata dal contribuente.

Interpello e superbonus, i dubbi, le risposte dell'AdE

Così si spiega anche l'importanza di circolari e risoluzioni: in materia di superbonus l'Agenzia ne ha emessa una, la n. 24/E, di carattere generale, volta cioè a dare risposta alle principali questioni applicative concernenti la detrazione del 110%.

Le domande, i dubbi, le questioni pendenti sono tante: noi, ad esempio, nel nostro ebook abbiamo raccolto più di cento, tra dubbi e quesiti, dandovi risposta.

Circolare Agenzia delle Entrate Superbonus

Ecco, allora, che in tanti provano ad avere risposta dall'Agenzia: la villetta a schiera gode del superbonus, le parti comuni di un l'edificio mono-proprietario no, gli immobili collabenti, si.

Ed ancora le risposte ad interpelli sul bonus facciata, le spiegazioni sul sismabonus, ecc.

Interpello vincolante, ma…

Attenzione a non sopravvalutare le risposte dell'Agenzia, in un senso e nell'altro.

Vediamo che vuol dire.

L'Agenzia, interpellata, risponde ad un quesito specifico. L'ente, in sostanza, dice: rispetto a quello che mi hai chiesto, per come lo hai esposto, ritengo che la norma si applichi nel modo che ti scrivo.

Dove porre attenzione?

Cumulo superbonus e altre detrazioni

  1. La fattispecie concreta deve coincidere esattamente al quesito esposto. Recentemente l'AdE ha specificato che il bonus facciate al 90% vale anche per le facciate secondarie, purché visibili dalla strada, ma giustamente, al contribuente interpellante, ha specificato che rispondeva in teoria, non conoscendo il suo specifico caso concreto.

Come dire: sì, ok al bonus, ma per la facciata secondario del tuo edificio non possiamo dire nulla di certo;

  1. L'interpello ordinario (interpretativo) vincola l'Agenzia, ma non rappresenta obbligatoriamente la condotta che il contribuente dovrà osservare. Come dire: chi ha chiesto sa come si comporterà nel suo caso l'ente, ma se lui non è d'accordo, nel caso di accertamenti, potrà far valere in giudizio la sua differente interpretazione.

Ecco, allora che anche in materia di superbonus può essere utile, se si vuole avere una risposta ufficiale, presentare un interpello. Data la tecnicità della materia è raccomandabile chiedere l'aiuto di un esperto per presentare l'istanza nel modo più chiaro possibile.

Sul proprio sito istituzionale l'Agenzia specifica . ome e dove presentare istanza d'interpello.

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