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Razionalizzazione delle colonne montanti elettriche. Una buona opportunità per i condomini

La razionalizzazione delle colonne montanti costituisce un passo importante per lo sviluppo di futuri modelli di approvvigionamento dei condomini secondo le modalità di autoconsumo.
Marco Pezzaglia - Ingegnere 

È noto il recente avvio di una regolazione sperimentale in materia di ammodernamento delle colonne montanti vetuste degli edifici da parte dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente adottata con la delibera 12 novembre 2019, n.467/2019.

Al fine di comprendere al meglio le ragioni che hanno mosso il regolatore all'adozione di un simile provvedimento è necessario rifarsi ad alcuni elementi da tempo già trattati nell'ambito della regolamentazione di settore.

Come noto, con l'avvento del libero mercato ciascun cliente deve poter acquistare l'energia elettrica di cui ha bisogno attraverso un proprio contratto con un venditore liberamente scelto sul mercato.

L'esecuzione del contratto si traduce in una consegna di energia elettrica al cliente finale secondo determinati parametri di qualità tecnica e commerciale; la quantità di energia elettrica consegnata è oltre modo misurata secondo determinati parametri stabiliti sempre dal regolatore.

Detto in parole molto semplici, la precedente situazione si realizza quando ciascun utente è raggiunto dalla rete di distribuzione dell'energia elettrica gestita dall'impresa di distribuzione concessionaria del servizio per il comune dove ha sede l'utente.

Un altro concetto che è utile richiamare è la modalità di individuazione dell'utente che, secondo le più recenti disposizioni dell'autorità, corrisponde ad una unità immobiliare.

In buona sintesi tutte le unità immobiliari di un condominio sono raggiunte dalla rete di distribuzione di energia elettrica del concessionario locale, sono separate dalla rete di distribuzione da un misuratore posato sempre dalla medesima impresa distributrice e attraverso tale punto di connessione alla rete l'utente conclude un contratto di acquisto di energia elettrica sul libero mercato per soddisfare i propri fabbisogni.

È del tutto evidente che il distributore concessionario ha quindi una responsabilità diretta di mantenere e sviluppare le connessioni con gli utenti anche qualora queste si trovassero all'interno del condominio.

Questo nel tempo a comportato l'insorgere di numerose problematiche che hanno spinto l'autorità di regolazione a introdurre un percorso che stimoli l'ammodernamento delle reti di distribuzione interne ai condomini (reti di distribuzione pur sempre del distributore locale che si snodano in area privata e, in particolare, nelle aree comuni condominiali) fino a spingere il più possibile per la localizzazione dei misuratori in un unico punto centralizzato che può essere sempre interno al condominio ovvero sulla linea di confine del medesimo.

La ristrutturazione che ne consegue comporta il coinvolgimento attivo del condominio che deve deliberare le opere necessarie all'applicazione della delibera in questione potendo comportare tanto lavori edili quanto lavori impiantistici.

Oltre alla razionalizzazione oggetto cuore della delibera dell'autorità il percorso di ammodernamento porterebbe con sé anche l'opportunità di procedere alla verifica di sicurezza e all'eventuale messa norma di tratti di impianto che si snodano su aree comuni costituendo questa un'azione di valorizzazione dell'immobile.

Si comprende come l'azione di razionalizzazione riguardi le realtà a partire da quelle più vecchie: in particolare ci si riferisce alle colonne montanti la cui realizzazione è antecedente al 1970, ovvero è compresa tra il 1970 e il 1985, ma che a giudizio dell'impresa distributrice, sulla base di analisi o elementi oggettivi documentabili, presentino potenziali criticità in relazione alla contemporaneità dei prelievi.

Trattandosi, come ricordato, di tratti di reti di distribuzione sarà l'impresa distributrice ad individuare i casi da sottoporre a ristrutturazione e sarà sempre compito dell'impresa distributrice dare informativa a ciascun amministratore di condominio.

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Sul prossimo contributo si entrerà maggiormente nel dettaglio delle procedure che, in parte, devono ancora essere definite e una cui componente importante è il rapporto intercorrente tra impresa distributrice e amministratore del condominio.

Al fine del presente approfondimento non è da trascurare il fatto che la razionalizzazione delle colonne montanti costituisce un passo molto importante anche per lo sviluppo di futuri modelli di approvvigionamento dei condomini secondo modalità di autoconsumo in forma collettiva introdotte dalla recente direttiva (UE) 2018/2001 in materia di sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Pertanto, il processo in questione, oltre che rappresentare un'opportunità di ammodernamento e valorizzazione degli immobili esistenti introduce anche elementi di razionalità impiantistica che potranno poi essere utilizzati in futuro per una gestione dell'approvvigionamento energetico in forma comune attraverso impianti condominiali di produzione di energia.

Oltre quindi ai contributi economici derivanti dal nuovo regime sperimentale introdotto, i nuovi regimi di approvvigionamento potranno fornire ulteriori opportunità di risparmio economico per i condomini.

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