Alcuni giorni fa abbiamo riportato, un caso deciso dal Giudice di Pace Grosseto in materia di telecomunicazioni in cui un utente, vittima di una migrazione fallita e di un rimpallo di responsabilità tra due operatori, era rimasto 7 mesi senza telefono fisso e internet e, alla fine, si era trovato costretto a rinunciare al numero di telefono storico. La dott.ssa Bianca Maria Sarti, dell'ufficio Stampa Confconsumatori, ci ha gentilmente messo a disposizione il testo integrale della sentenza, che è stato commentato dall'Avv. Maurizio Tarantino. Buona lettura.
La vicenda. Sosteneva parte attrice di essere stato titolare dell'utenza telefonica domestica con il gestore telefonico gestito dalla società Alfa, anche per il servizio ADSL. L'attore, In data 4.4.2012, sottoscriveva presso il punto vendita di Grosseto un nuovo contratto con la compagnia gestita dalla società Beta, esercitando il diritto di migrazione.
In quel preciso momento, l'attore riceveva la l'attivazione corrispondendo la somma di € 49,00.
Dalla fine di aprile in poi cessava la società Alfa il proprio servizio mentre la società Beta non attivava il suo, finché in data 27.8.2012, l'attore diffidava entrambi i gestori a completare la migrazione.
La società Beta addebitava il ritardo alla società Alfa, quest'ultima rispondeva chiarendo di aver acconsentito alla migrazione già dal 6.4.2012.
In data 19.2012, l'attore tramite l'associazione Consumatori diffidava la società Beta all'adempimento. Nel frattempo la società Alfa reclamava il pagamento di due fatture.
Proposto il tentativo di conciliazione, lo stesso si concludeva senza l'accettazione delle due compagnie.
Continua [...]
