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Come si deve comportare l'amministratore se il condòmino è scontroso con lui per via dei suoi cattivi rapporti col predecessore?

Le interpretazioni che diamo alla realtà non sono mai oggettive, siamo convinti di esaminare fatti ma in realtà produciamo opinioni, preconcetti nostre valutazioni.
Dott.ssa Elena Cavedagna 

Nel titolo ci sono almeno due opinioni che l'amministratore si è costruito:

  • la prima è che il condomino sia scontroso
  • la seconda che si comporta così per via dei suoi rapporti con il predecessore.

Cosa gli fa dire che è scontroso? Quali sono i fatti che fondano questa sua opinione? O ancora cosa fa il nuovo amministratore perché il condomino lo tratti così? In una sessione di coaching questo sarebbe il punto di partenza e potremmo scoprire un sacco di nuovi punti di vista e distinzioni linguistiche.

La comunicazione tra amministratore e condomini

I business coach aiutano i professionisti a trovare nuove strade, molestano le loro credenze, fanno domande scomode. Come coach non mi sento di dare consigli su come gestire un ipotetico condomino che abbia questi atteggiamenti, vorrei piuttosto farvi uscire dalla zona di confort delle vostre opinioni per mostrarvi nuove possibilità.

Photo by Nikita Kachanovsky on Unsplash

La rabbia è un sentimento dalle molteplici facce e la scontrosità è una delle tante sfaccettature. Può essere determinata dal carattere della persona, dai suoi preconcetti o ancora da un senso di inferiorità che prova nei confronti del professionista.

Sicuramente può essere utile sondare la situazione pregressa, ma quello che rileveremo dalle informazioni fornite dai condomini, saranno ancora una volta opinioni e non fatti.

Anche in questo caso gli strumenti di coaching come l'ascolto attivo e la sospensione del giudizio possono aiutare l'amministratore nella costruzione di rapporti solidi e sereni. La sospensione del giudizio è fondamentale ed è uno strumento di coaching molto potente ma anche molto difficile da utilizzare.

Ascolto attivo nei rapporti condominiali

Riuscire ad ascoltare le persone senza giudicarle, senza prendere posizioni è una attività che richiede molto lavoro su se stessi. Il risultato finale è la capacità di cogliere nelle parole e nei comportamenti delle persone utili strumenti per far cessare il conflitto.

https://pixabay.com/it/illustrations/uomo-arrabbiato-disegno-acido-857502/

Essere approvati, apprezzati professionalmente è innegabile che ci faccia sentire bene, ma se questa sensazione diventa una necessità più che un desiderio. entriamo in quella che Wayne W. Dyer chiama "una zona erronea". La disapprovazione fa parte del nostro lavoro, e imparare a gestire la frustrazione che genera, è un ottimo esercizio di rafforzamento dell'assertività.

In alternativa, per rincorrere continuamente il consenso dei condomini si rischia di sacrificare la nostra personalità, la nostra professionalità e di mettere in atto comportamenti tossici.

Ad esempio scelgo un criterio di riparto non consono alla normativa così il condomino iroso non mi attaccherà in assemblea, oppure spingo l'assemblea ad adottare una delibera annullabile al fine di mettere a tacere un condomino scomodo che così viene favorito e mi apprezzerà.

Alla base del rapporto tra amministratore e condomini ci deve essere la FIDUCIA, i condomini non si devono solo fidare dell'amministratore ma anche affidarsi a lui. La fiducia per un professionista è la base per essere autorevole e per essere rispettato dalla compagine condominiale.

È essenziale costruire da subito un rapporto su basi solide per evitare che opinioni e preconcetti derivanti da rapporti precedenti diventino tossiche.

Illustrazione www.hmiservizi.it

Immaginate la fiducia come uno sgabello a tre gambe:

La Competenza è il saper fare le cose. Essa è necessariamente legata alla formazione, ma non solo quella obbligatoria, quella dettata dalla curiosità e dalla voglia di miglioramento che deve guidare ogni leader. La competenza si acquisisce con il tempo, non può essere innata e di ciò non possiamo che prenderne atto.

Se sappiamo trarre apprendimento dai fatti che ci accadono, anche da quelli negativi, l'esperienza dei fatti vissuti alimenta la competenza nel gestirli. Saper dimostrare competenza nei vari aspetti del proprio lavoro è uno dei punti fondamentali soprattutto nel primo approccio con i condomini. L'Affidabilità è invece la capacità prendere impegni e rispettarli. Nel lavoro di amministratore è un'altra competenza fondamentale. Mai promettere ciò che si sa di non poter mantenere.

Per poter prestare fede agli impegni presi è necessaria l'organizzazione e la pianificazione affinché le scadenze possano essere mantenute. In ultimo, ma non per importanza c'è la Sincerità ossia la coerenza con ciò che dichiariamo. La parola d'ordine è non mentire mai, per nessuna ragione.

Prendersi la responsabilità dei propri errori e di quelli dei nostri collaboratori è un generatore di fiducia.

Non bisogna temere di mostrarsi vulnerabili, bisogna temere di vedersi sbugiardati, questo creerà una crepa nella fiducia che difficilmente sarà riparabile.

Queste tre competenze unite all'empatia calmeranno il condomino più furioso, quello più prevenuto ma dovranno essere mantenute per tutta la durata del rapporto. La fiducia è costruita dalle tante piccole azioni di tutti i giorni che contribuiscono a costruire l'idea che i condomini hanno di noi.

È fondamentale che non vi sia confusione nella mente dei condomini tra ciò che noi siamo e ciò che facciamo. Se compiamo un errore contabili non necessariamente siamo dei ladri, degli incompetenti. Siamo persone che si assumono le loro responsabilità, sempre.

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