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Abbattimento platani maggioranza

L'abbattimento dei platani condominiali è soggetto a una serie di verifiche e condizioni, al di là della delibera assembleare. Quali sono?
Avv. Alessandro Gallucci 

Platani in condominio, per abbatterli è necessario che vi siano ragioni di necessità, il consenso di tutti i condòmini e salvo specifiche e dimostrabili circostanze che non vi siano vincoli.

Questa nella sostanza, la sintesi che possiamo fare, partendo dal concetto finale, in relazione all'argomento postoci come quesito da un nostro lettore.

Il caso è il seguente: «Buongiorno amici di Condominioweb! Nel mio condominio, sul retro dello stabile, c'è un'area verde di non modeste dimensioni e in questo spazio sono piantati dei platani.

Più condòmini, vista la condizione di una parte degli arbusti, vorrebbero sacrificarne alcuni per creare degli spazi plurifunzionali. Hanno chiesto all'amministratore di farci decidere in assemblea.

Oltre alle questioni di principio, ci spiace per quelle piante, molti hanno comunque timore di un lungo contenzioso, delle richieste danni in caso di deliberazioni illegittime, ecc.

Io non ho capito se per questa decisione dobbiamo essere tutti d'accordo, ovvero se basta il voto della maggioranza, ed eventualmente di quale maggioranza abbisogna la decisione.

Grazie, continuate così»

Abbattimento alberi in condominio, le norme

L'albero fa parte di un insieme che può rappresentare un bosco?

L'albero è posto in una zona vincolata per cui le operazioni di abbattimento sono soggette ad autorizzazione?

L'albero ha dimensioni tali da poter esso stesso essere considerato un bene storico ambientale?

Tutte domande che bisogna porsi quando si vuole valutare la decisione afferente all'abbattimento di un albero.

Varie sono le norme cui fare riferimento dal codice dei beni storici, artistici ed ambientali, alle leggi regionali, ad eventuali disposizioni di regolamenti e delibere comunali.

Troppo variegata la congerie di regole per dare una risposta generale e astratta: di certo possiamo dire che se si tratta di zona boschiva o paesaggistica l'abbattimento, salvo casi di pericolosità, può andare ad un divieto.

La prima cosa da fare, dunque, è recarsi presso gli uffici comunali - urbanistica e ambiente - competenti e chiede informazioni sulla questione specifica.

Abbattimento alberi in condominio, la giurisprudenza

Ipotizziamo, per comodità che da questo punto di vista, cioè da quello amministrativo, non vi siano problemi, cioè che l'albero possa essere abbattuto.

Il nostro lettore ci parla di condizioni di alcuni alberi. Ipotizziamo di malattia o pericolosità di questi vegetali, ma comunque diamo per assodato che in termini di norme pubbliche, con o senza autorizzazioni, si possa intervenire abbattendo gli alberi.

Qual è la maggioranza necessaria in senso all'assemblea condominiale?

La risposta, come spesso succede in ambito condominiale, non è certa. Con una sentenza resa nel 2008, la Corte di Appello di Roma ebbe modo di affermare che «l'abbattimento di alberi, comportando la distruzione di un bene comune, deve considerarsi un'innovazione vietata ai sensi dell'art. 1121 c.c. e, in quanto tale, richiede l'unanime consenso di tutti i partecipanti al condominio; né può ritenersi che la delibera di approvazione, a maggioranza, della spesa relativa all'abbattimento, possa costituire valida ratifica dell'opera fatta eseguire di propria iniziativa dall'amministratore» (Corte d'Appello di Roma 6 febbraio 2008 n. 478).

Al di là dell'inesatto riferimento all'art. 1121 c.c. (e non all'art. 1120 ultimo comma), il problema è anche un altro: la distruzione di beni comuni è ex se innovazione vietata? A leggere quanto disposto dal citato quarto ed ultimo comma dell'art. 1120 c.c. parrebbe di no.

In un caso simile a quello indicato dal nostro lettore, invece, la Cassazione, decidendo sull'impugnazione di una delibera riguardante l'abbattimento di alcuni alberi ad alto fusto (quali sono i platani) per la realizzazione di uno spazio a parcheggio, ha affermato che la destinazione a parcheggio di un'area di «giardino interessata solo in piccola parte da alberi di alto fusto e di ridotta estensione (mq. 240) rispetto alla superficie complessiva (mq. 1.300)» non avesse provocato «un apprezzabile deterioramento del decoro architettonico, evidenziando altresì che la realizzazione del parcheggio, netta persistenza di una vasta area giardinata, lungi dal determinare un deprezzamento dell'edificio, ha comportato una valorizzazione dell'immobile» (Cass. 12 luglio 2011 n.15319).

Abbattere un albero in un piccolo condominio è un'innovazione

Un altro elemento da valutare, quindi, oltre a quelli ambientali è quello del decoro. Leggendo per intero la sentenza, tuttavia, il requisito del consenso unanime non è considerato fondamentale. Può essere sufficiente la maggioranza per le innovazioni, dunque, per deliberare l'abbattimento degli alberi (salvo il rispetto della normativa di rango pubblicistico).

Si badi: se l'abbattimento degli alberi - dei platani nel nostro caso - s'inserisce nell'ambito di una modificazione della destinazione d'uso di cui all'art. 1117-ter c.c. (ossia modifiche diverse dalle innovazioni ex art. 1120 c.c.), allora per questa decisione serve sempre il voto favorevole della maggioranza di quattro quinti dei condòmini e quattro quinti del valore dell'edificio.

Abbattimento alberi in condominio, si valuta di volta in volta

È chiaro che qualunque risposta non possa prescindere dalla valutazione concreta dello stato dei luoghi e del tipo d'intervento.

Abbatto un platano perché sta per cadere? Forse allora è bene chiamare i Vigili del fuoco.

Abbatto un platano perché devo realizzare un parcheggio? Potrebbe bastare la maggioranza dei presenti e metà del valore dell'edificio.

Resta sempre ferma la doverosa informazione presso gli uffici comunali.

Anche in assenza di una specifica delibera, l'amministratore di condominio può abbattere gli alberi.

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