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A cosa serve il verbale assembleare?

Si tratta di una sorta di fotografia dei lavori assembleari che attesta lo svolgimento delle attività prescritte dalla legge.
Avv. Gianfranco Di Rago 

Il verbale assembleare costituisce una sorta di fotografia dello svolgimento della riunione, in quanto è destinato a provare se la stessa sia stata ritualmente convocata, se la costituzione sia stata considerata regolare, se vi sia stata discussione e, infine, se la proposta posta ai voti sia stata approvata o respinta e con quali maggioranze.

Lo ha ricordato il Tribunale di Napoli nord nella recente sentenza n. 1093, pubblicata lo scorso 16 marzo 2023.

Fatto e decisione

Alcuni condòmini avevano impugnato delle deliberazioni assembleari, sostenendo che il verbale non conteneva gli elementi indispensabili per il riscontro della validità della costituzione e del quorum deliberativo.

Il tribunale ha respinto le impugnazioni rilevando, sulla base della documentazione versata in atti, che le delibere erano state precedute da rituali convocazioni ed erano state legittimamente assunte con il voto favorevole dei condomini e sulla base dei millesimi necessari.

Quindi, relativamente all'eccepita mancanza di elementi obbligatori all'interno del verbale assembleare, il giudice si è richiamato alle numerose decisioni assunte in materia dalla Suprema Corte, dalle quali si ricava che quest'ultimo consiste nella narrazione dei fatti avvenuti in assemblea, "una fotografia, istantanea e completa, di quanto avviene in assemblea", tralasciando comunque le annotazioni ultronee e fuori luogo.

Il metodo collegiale, come ha ricordato il Tribunale, consiste in un procedimento che si sviluppa attraverso fasi distinte, configurate dallo svolgimento di diverse attività (la comunicazione dell'avviso di convocazione con l'ordine del giorno, la costituzione, la discussione, la votazione, la verbalizzazione), tutte necessarie ai fini della validità della deliberazione.

La redazione del verbale costituisce una delle prescrizioni di forma che devono essere osservate e che si pone sullo stesso piano delle altre formalità richieste dalla legge. L'inosservanza anche di una soltanto di dette formalità comporta l'annullabilità della delibera.

La redazione del verbale raffigura dunque un momento necessario dello svolgimento del procedimento collegiale, perché costituisce il documento che ufficialmente dimostra lo svolgimento delle attività prescritte.

Dalla verbalizzazione risulta, infatti, se l'assemblea sia stata ritualmente convocata, se la costituzione sia stata considerata regolare, se vi sia stata discussione e, infine, se la proposta posta ai voti sia stata approvata o respinta e con quali maggioranze (cfr. Cass. civ. 14 ottobre 2015 n. 20786; Cass. civ. 10.08.2009 n. 18192; Cass. civ. 22.05.1999 n. 5014

Considerazioni conclusive

Il verbale assembleare ha un'indubbia rilevanza dal punto di vista probatorio, in quanto ha lo scopo di riportare fedelmente quanto accaduto nella riunione in vista dell'approvazione delle deliberazioni poste all'ordine del giorno.

Ha osservato la Suprema Corte che "il verbale dell'assemblea del condominio, anche nella parte in cui indica la presenza, di persona o per delega, dei condomini, offre una prova presuntiva, di modo che spetta al condomino che impugni la deliberazione, contestando la rispondenza a verità di detta indicazione, di fornire la relativa dimostrazione" (Cass. civ., sez. II, 11 novembre 1992, n. 12119).

Il verbale, quindi, costituisce, fino a prova contraria, la riproduzione in forma scritta della volontà assembleare e delle deliberazioni da questa approvate.

Spetterà quindi al condomino che intenda impugnare la deliberazione dimostrare eventualmente la difformità della volontà assembleare da quanto attestato nel verbale medesimo.

Sentenza
Scarica Trib. Napoli 16 marzo 2023 n. 1093
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