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Installazione inferriate su portefinestre

È possibile installare delle inferriate davanti alle portefinestre?
Avv. Alessandro Gallucci 

Sovente i nostri lettori ci scrivono per questioni riguardanti lavori su unità immobiliari di proprietà esclusiva e decoro architettonico dell'edificio; io timore è sempre quello di fare qualcosa di sbagliato e come tale entrare in conflitto col condominio.

Il caso delle inferriate sulle porte finestre è uno di questi.

Inferriate davanti alle portefinestre, il caso

Scrive un nostro lettore:

. Cari amici di Condominioweb, vi scrivo nella speranza che mi possiate aiutare a capire come comportarmi per un fatto che mi riguarda personalmente.

Abito al piano terra di un edificio in condominio; tre vani della mia abitazione hanno accesso al giardino privato (che confina con la strada pubblica ed è protetto da un piccolo muretto con inferriata) tramite delle portefinestre.

Negli ultimi tempi ho notato che sia le portefinestre che le tapparelle avevano evidenti segni d'effrazione: insomma poco c'è mancato che i ladri entrassero in casa, naturalmente ho denunciato il fatto alla questura e l'ho anche detto all'amministratore. Ho pensato di installare delle inferriate davanti alle portefinestre in modo tale da poter vivere più sicuro, sarei il primo a farlo nel condominio.

Che cosa devo fare per procedere all'installazione senza avere lamentele da parte dei miei vicini?.

La questione che il nostro lettore ha necessità di risolvere, riguarda la sicurezza personale e della propria abitazione ma ha dei riflessi anche in relazione al decoro architettonico dell'edificio.

Il binomio diritto alla sicurezza, decoro architettonico dell'edificio deve necessariamente essere oggetto di bilanciamento. Per vivere più sicuro non posso deturpare l'estetica dell'edificio, ma di certo nella valutazione del decoro di uno stabile non si può non tenere conto anche del diritto alla sicurezza dei condòmini.

Decoro architettonico, che cos'è?

Quando si parla di decoro architettonico, ce lo dice da anni la Cassazione in assenza di una definizione legislativa, si fa riferimento all'estetica dell'edificio "data dall'insieme delle linee e dalle strutture che connotano la stabile stesso e gli imprimono una determinata, armonica fisionomia ed una specifica identità" (così, Cass. n. 851/2007).

Non è necessario pensare a particolari fregi ed ornamenti; il decoro architettonico è concetto riferibile anche ad edifici dalle linee estremamente semplici tali da caratterizzare l'estetica del palazzo (cfr. Cass. 4 aprile 2008 n. 8830).

In questo contesto, è sempre la Cassazione a parlare, alterare il decoro architettonico vuol dire recare "un pregiudizio economico che comporti un deprezzamento sia dell'intero fabbricato che delle singole porzioni in esso comprese" (così Cass. 25 gennaio 2010 n. 1286).

Alterare il decoro, quindi, significa recare un danno estetico dal quale discenda un pregiudizio economico per il condominio ed i singoli condomini (motivo per il quale la lesione del decoro può essere contestata dalla compagine ma anche dal singolo partecipante alla stessa).

È bene rammentare, come fatto dalla Cassazione che in un contesto già di per sé degradato la violazione del decoro successiva alla prima non sono pregiudizievoli del medesimo a meno che non siano di per sé sole in grado di aggravare significativamente l'estetica dell'edificio (si veda in tal senso Cass. 8 maggio 2017 n. 11177).

Installazione delle inferriate e decoro architettonico

Chi intende installare delle inferriate alle portefinestre, pertanto, deve fare in modo che tale manufatto s'inserisca nel contesto estetico senza pregiudicarlo. Si tratta di una valutazione che sfugge da catalogazioni generali e che non può non tenere in considerazione lo stato dei luoghi.

In questo contesto, seppur si tratta solamente di una pronuncia di un Giudice di Pace (che in termini di autorevolezza ha meno valore di una sentenza di Cassazione o di Corte d'appello), è bene ricordare che è stato affermato che "le nuove invenzioni, quali la televisione ed il telefono, ormai di uso comune, hanno modificato il comune senso dell'estetica e del decoro: le antenne televisive installate sui tetti, le parabole satellitari, sporgenti dal muri, gli stessi impianti di climatizzazione, sempre più numerosi, non vengono più percepiti come causa di deturpazione dell'estetica delle abitazioni e, più in generale, dell'ambiente" (Giudice di Pace di Grosseto 19 agosto 2011 n. 1038).

Le inferriate alle portefinestre, ad avviso di chi scrive, rientrano nel concetto di installazioni (a dirla tutta nemmeno tanto nuove) presenti da così tanto tempo da potere essere considerate non alterative dell'estetica dell'edificio.

Al riguardo il Tribunale di Milano, con una sentenza del gennaio 2020 considerò legittima l'installazione di grate sul balcone (si badi non inferriate alle finestre) in un contesto già modificato e comunque considerando anche il fatto sicurezza del singolo condòmino.

Valide le modifiche alla simmetria della facciata se il condomino agisce per ragioni di sicurezza e senza violare il decoro architettonico.

Installazione delle inferriate, regolamento condominiale e decoro architettonico

In ogni caso è bene sempre ricordare che se il condominio è dotato d'un regolamento di natura contrattuale è bene consultarlo con attenzione in quanto esso può contenere delle clausole che escludano qualsivoglia modificazione dell'estetica dell'edificio, al di là della sua natura pregiudizievole (cfr. Cass. Cass. 6 ottobre 2009 n. 11121).

Il regolamento assembleare, invece, può disciplinare opere ed interventi in grado d'incidere sul decoro dell'edificio, senza però comprimere il diritto dei singoli sulle parti comuni e di proprietà esclusiva. Come dire: se è presente un regolamento assembleare esso può specificare le caratteristiche di inferriate ed altri manufatti, ma mai vietarli a priori.

In ogni caso è bene ricordare che ai sensi dell'art. 1122 c.c. il condomino deve astenersi dalla realizzazione di opere lesive del decoro, della sicurezza e della stabilità dell'edificio e deve sempre comunicarne la realizzazione all'amministratore che deve a sua volta riferirne all'assemblea.

In buona sostanza, dal punto di vista delle norme condominiali, l'unico modo per essere certi di non andare incontro a contestazioni d'ogni genere è ottenere il consenso scritto di tutti i condomini in relazione allo specifico intervento che s'intende realizzare.

E' consigliabile, infine, consultare gli uffici comunali competenti perché una simile opera potrebbe essere assoggettata alla richiesta di autorizzazioni amministrative.

Serve l'autorizzazione comunale per installare le inferriate?

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