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Superbonus, da oggi basta la CILA

Cade l'obbligo di certificazione dello stato legittimo, la conformità urbanistica diventa elemento secondario.
Redazione 

Nella tarda serata di ieri è stato pubblicato il così detto decreto Semplificazioni (d.l. n. 77 del 31 maggio 2021), atto contenente disposizioni in materia di PNRR e attesissimo dagli addetti ai lavori in ambito condominio perché contenente norme in materia di superbonus.

Le attese non hanno tradito l'aspettativa.

La semplificazione obiettivamente c'è stata.

Si badi: non è che da oggi per usufruire del superbonus non ci vorrà nessun requisito, l'immobile non potrà essere abusivo, per intenderci, ma sicuramente vengono meno molto delle perplessità che avevano bloccato una maggior ricorso alla procedura, specie per delle resistenze da parte dei tecnici.

Entriamo nel dettaglio

Superbonus, le nuove norme

Oggetto d'intervento è stato il comma 13-bis dell'art. 119 d.l. Rilancio, quello dedicato alla certificazione della conformità urbanistica, che è stato completamente riscritto e che da oggi recita:

Comunicazione di inizio lavori asseverata: si tratta di quella forma autorizzativa considerata intermedia tra gli interventi in edilizia libera e quelli soggetti a permesso di costruire.

Il comma lo dice espressamente: la presentazione della CILA non necessita dell'attestazione dello stato legittimo dell'immobile, ma solamente degli estremi del titolo che ha previsto la realizzazione dell'edificio. Insomma quella che un tempo si chiamava licenza edilizia (o concessione, oggi permesso di costruire).

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Superbonus, decadenza dal beneficio fiscale più difficile

Il decreto Semplificazioni è intervenuto anche in materia di decadenza dal beneficio fiscale, il famigerato art. 49 d.p.r. n. 380/01, ovvero un altro degli spauracchi di questi mesi, assieme a quello della conformità urbanistica, ossia la decadenza dal beneficio del 110%.

L'art. 33 del d.l. n. 77 del 31 maggio 2021 interviene anche su questo aspetto. Il nuovo comma 13-bis vigente da oggi specifica che la decadenza dal beneficio fiscale per gli interventi rientranti nel superbonus del 110% opera solamente se la procedura viola aspetti concernenti la CILA e l'attestazione della costruzione ante 1967.

Si badi: ciò non toglie, lo spiega l'inciso finale del comma così riscritto, che non si possano eseguire controlli circa la legittimità degli immobili oggetto d'intervento, ma questi non incidono sulla detrazione del 110%. In buona sostanza, il 110% non è anche un maxi condono, ma da oggi le difformità edilizio urbanistiche avranno un impatto minore.

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