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La bozza del decreto che rivede i bonus sulla riqualificazione energetica, riserva altre sorprese

L'ecobonus cambia, ma le osservazioni sui provvedimenti, sono molto critiche.
Angelo Pesce - Consulente Tecnico 

Sulla base delle indicazioni riportate nella bozza del Decreto del Mise, cambiano requisiti e limiti di spesa per le detrazioni fiscali a favore dell'efficientamento energetico. L'ecobonus cambia, ma le osservazioni sui provvedimenti, sono molto critiche.

Come già detto, in base alla bozza del nuovo decreto presentata dal MISE, in collaborazione con altri Ministeri (MEF, MIT e Ambiente), sono destinati a variare i parametri per il calcolo delle detrazioni fiscali applicabili agli interventi di riqualificazione energetica degli immobili.

Riqualificazione energetica degli immobili. In arrivo un nuovo criterio per le detrazioni

Sono stati introdotti tetti di spesa massima globale, ma anche massimali unitari per i singoli interventi che modificheranno in maniera sostanziale l'attuale sistema di spese detraibili.

In base agli obiettivi del decreto, si è voluto porre dei limiti di spesa per alcune tipologie di intervento, che fossero in linea con il mercato; si vorrebbe ottenere una maggiore trasparenza nell'adozione del sistema di calcolo della spesa detraibile e dunque evitare che, nel novero delle opere ammissibili, possano rientrare anche lavori che non hanno diretta attinenza con la riqualificazione energetica. Così facendo l'Enea dovrà effettuare controlli a campione sui vari interventi.

Ecobonus si cambia. Sarà premiato il risparmio energetico

Tuttavia, come osservato da più parti, questi massimali unitari proposti dalla bozza di decreto, in alcuni casi sono troppo bassi e dunque c'è il rischio che cittadini e imprese perdano somme consistenti da portare in detrazione. In base alle nuove regole, infatti, i prezzi considerati non sono assolutamente in linea con quelli del mercato, bensì risultano più bassi. Ma vediamo alcuni esempi

Variazioni indicate nella bozza del nuovo decreto per la riqualificazione energetica

Cosa indica

la bozza decreto

Situazione attuale

Sostituzione infissi

In base al nuovo decreto, sono indicati due tetti di spesa per gli infissi, uno pari a 350 €/mq. e l'altro pari a 450 €/mq., variabile in base alla zona ove insiste l'immobile.

I produttori portano l'esempio dell'acquisto e posa in opera di infissi in zona C; in base alle loro indagini, la cifra attualmente si aggirerebbe intorno e 800 €/mq., considerando che nel totale si deve prevedere l'acquisto dell'infisso, l'installazione, il costo degli apparati accessori (avvolgibile, controtelaio, cassone) e il costo degli interventi murari. La cifra sale in zone di residenza più fredde con cifre intorno ai 1000 €/mq.

Sulla base di queste indicazioni, la perdita secca per il consumatore è di oltre il 50% dello sconto fiscale.

Schermature

solari

La bozza prevede una detrazione pari al 50% per questa tipologia di intervento, con un massimale di spesa unitaria pari a 180 €/mq.

Il precedente limite massimo di spesa che era di 120mila €, ora si ridurrebbe a 30mila € per l'acquisto e la posa in opera di schermature solari (quindi la nuova detrazione massima è di 15mila €).

Il nuovo decreto prevede di inserire le schermature nel limite di detrazione massima agevolabile di 60mila € previsto per interventi di ristrutturazione pesante e sostituzione infissi.

Attualmente, se si eseguono interventi di isolamento termico sulle strutture opache verticali (cappotti termici) e orizzontali (coperture, pavimenti), associate a sostituzione di finestrature comprensive di infissi, il limite massimo detraibile è di 60mila €.

Sistemi di

domotica

Per la loro installazione, il limite massimo di spesa detraibile è fissato a 25 €/mq.

In base alle indicazioni dei produttori, la spesa indicata è assolutamente al di sotto di quella media di mercato che si aggira intorno agli 80 €/mq.

Viene introdotto un tetto di spesa pari a 23.076,92 € (detrazione massima del 65% di 15mila euro) per i dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti

Attualmente non è indicato alcun limite di spesa per questo tipo di dispositivi.

Caldaie

il nuovo decreto, ad esempio, fissa un tetto di spesa massima ammissibile di 250 €/kW per caldaie di potenza nominale inferiore ai 35 kW; se la potenza supera questo limite, la spesa massima detraibile è di 200 €/kW.

In questo particolare caso, sono stati eseguiti dei calcoli sulla base di quanto indicato dal nuovo decreto, portando ad esempio la spesa di 6.500 € necessaria per un impianto a condensazione medio (circa 26 kW); sembrerebbe perfettamente in linea con le quote del mercato.

Maxi-bonus

In base al nuovo decreto, per beneficiare della detrazione del 75% per il miglioramento della prestazione energetica (raggiungendo almeno la qualità media di cui al D.M. 26 giugno 2015), oltre che per beneficiare delle misure antisismiche delle parti comuni, abbinate alla riqualificazione energetica, detraibili al 75% (riduzione di una classe di rischio) o all'85% (riduzione di 2 classi di rischio), occorre eseguire i lavori su una superficie disperdente incrementata del 25% (per tutti quegli interventi che partiranno dal 90° giorno dopo la pubblicazione del decreto in G.U.

la Legge di Bilancio 2018 ha previsto un maxi-bonus cumulativo che associa la spesa relativa alla messa in sicurezza antisismica con quella per l'efficientamento energetico dell'immobile per le parti comuni condominiali; nello specifico, laddove si prevedano interventi rilevanti (vedasi cappotto termico) su parti comuni di edifici condominiali che ricadono in zone sismiche 1, 2 e 3, la detrazione unica è pari a:

§ 80% per il miglioramento di almeno una classe del rischio sismico;

§ 85% per il miglioramento di almeno due classi del rischio sismico.

Bonifico

La bozza pone nuove regole anche in tema di bonifico per usufruire della detrazione: oltre alla causale del versamento (che specifica il tipo di intervento agevolabile), il codice fiscale del soggetto beneficiario dell'agevolazione, p.

Iva o codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico viene effettuato, dovrà indicarsi anche estremi della fattura (n. e data) che si è pagata.

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