Il fatto. La proprietaria di un appartamento al quinto piano del fabbricato condominiale agiva contro il Condominio, in persona dell'amministratore, esponendo che, a partire dalla fine del2013, si erano verificate infiltrazioni nel suo appartamento, provenienti dalle coperture condominiali, le quali avevano provocato danni alle finiture interne, nonché vasti fenomeni di umidità ambientale.
A seguito di accertamento tecnico preventivo richiesto dalla stessa condomina, il consulente tecnico nominato dal giudice aveva accertato che le infiltrazioni provenivano dal lastrico solare condominiale.
Ciò nonostante, il Condominio non aveva adottato alcun intervento volto ad eliminare le cause del danno, sicché si erano verificati ulteriori fenomeni infiltrativi, diversi e più gravi di quelli già accertati, provenienti sempre dalla terrazza condominiale.
La condomina chiedeva dunque che il Condominio venisse condannato ad eseguire gli interventi necessari ad eliminare le infiltrazioni, oltre che al risarcimento di tutti i danni subiti.
Il Tribunale di Roma, con la sentenza n. 2442 del 4 febbraio 2019, ha accolto la domanda
Infiltrazioni. Il Giudice romano, aderendo a quanto evidenziato dal CTU, ha riscontrato che, effettivamente, all'interno dell'appartamento dell'attrice (in particolare, nella camera da letto e nel bagno) erano presenti delle macchie di umidità di piccolissime dimensioni e circoscritti rigonfiamenti ascrivibili ad infiltrazioni.
Danni che risultavano aggravati - attesa la mancata adozione di interventi volti ad eliminarne le cause - dalla presenza di lesioni da infiltrazioni nel controsoffitto della camera da letto.
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