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La prima casa sarà pignorabile? Il Governo non vuole sospendere le procedure di espropriazione.

Forse la prima casa potrà essere pignorata.
Ivan Meo 

La maggioranza si oppone alle proposte avanzate dall'opposizione e fa passare solo un impegno all'analisi sul fenomeno

La prima casa forse potrà essere pignorata. Questo è quanto deciso il Governo Renzi che ha dato il via libera dell'Aula della Camera alle mozioni di maggioranza sulle iniziative volte a sospendere gli espropri delle prime case. Salvo modifiche, da oggi, la prima casa non sarà più intoccabile. Bocciate le mozioni dell'opposizione.

Dura la polemica degli esponenti delle minoranze, che chiedevano la sospensione delle procedure di espropriazione relative a immobili adibiti ad abitazione principale.. Ma la proposta è caduta nel vuoto.

I testi approvati sostanzialmente impegnano il Governo solo a «valutare l'opportunità di adottare iniziative di rango normativo per ad individuare misure di natura economica per la gestione dei mutui ipotecari per la prima casa in sofferenza, con particolare riferimento ai nuclei familiari, soprattutto quelli numerosi, che si trovano in situazione di temporanea insolvenza». e valutare l'opportunità di effettuare un'analisi approfondita ed aggiornata al fine di definire le misure da mettere in campo per arginare il fenomeno dei pignoramenti degli immobili adibiti ad abitazione principale». Insomma, un impegno blando a fronte di una situazione molto delicata.

Sconfitta sonora dell'opposizione che volevano bloccare gli espropri delle prime case a fronte della grave crisi economica che perdura colpendo le famiglie. Una richiesta caduta nel vuoto visto che la Camera ha solo approvato le mozioni di maggioranza volte ad arginare i pignoramenti delle prime case.

Non passano, invece, le proposte dell'opposizione che volevano l'impignorabilità assoluta della prima casa.

Ricordiamo che la decisione presa risulta in netta contraddizione con quanto disposto dal decreto-legge “del fare”, in cui all'articolo 52 del decreto del Fare che è intervenuto a modificare l'articolo 76 del decreto presidenziale sulle espropriazioni immobiliari, secondo questo principio: “l'agente della riscossione: a) non dà corso all'espropriazione se l'unico immobile di proprietà del debitore, con esclusione delle abitazioni di lusso, (…) è adibito ad uso abitativo e lo stesso vi risiede anagraficamente”.

Questa previsione è stata recepita anche dalla Corte di Cassazione, con sentenza del 12 settembre 2014 n° 19270, che stabilisce in maniera insindacabile come sia fatto di divieto assoluto in termini di legge pignorare la prima casa da parte di Equitalia o chi per lei.

Infine, il diritto all'abitazione è stato definito un diritto intangibile tutelato dall'Unione Europea.

Se sono state inserite nel contratto clausole di garanzia sull'immobile abusive, l'ipoteca è nulla ed il pignoramento (come la successiva vendita all'asta) vanno bloccate.

È quanto si evince dalla decisione della Corte di Giustizia Europea n. C-34/13 del 10 settembre 2014, con la quale i Giudici dell'Unione tornano ad affrontare il tema delle clausole abusive nei contratti dei consumatori, con particolare riferimento ai contratti di credito al consumo che prevedono la costituzione, a favore della banca o finanziaria, di un diritto di garanzia sull'immobile di abitazione del cliente.

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