La vicenda. La società immobiliare Beta conveniva in giudizio Caio avanti ai Tribunale di Torino al fine di ottenere il risarcimento di un danno da allagamento subito dall'abitazione di proprietà attorea a causa di una perdita d'acqua proveniente dal soprastante appartamento di proprietà del convenuto.
Costituendosi in giudizio, il convenuto eccepiva la fondatezza della domanda attorea, evidenziando che il legittimato passivo dell'azione fosse il condominio, essendo la causa delle lamentate infiltrazioni una parte comune.
Rottura di tubature e infiltrazioni, l'assicurazione grazia il condominio
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L'esito della consulenza e la causa delle infiltrazioni. A seguito della CTU espletata in corso di causa era emerso che al di sotto della pavimentazione del soggiorno di proprietà di Caio, in corrispondenza dei punti ammalorati, erano presenti delle tubazioni connesse alla colonna di scarico condominiale collocate in fase di costruzione, al fine di realizzare un bagno che, tuttavia, non era stato più eseguito a seguito delle richieste della modifica nella distribuzione interna dei locali (prima dell'acquisto di Caio).
Quindi tali tubazioni non erano connesse ad alcun apparecchio sanitario in quanto erano state chiuse all'estremità da tappi terminali in corrispondenza dei punti ammalorati all'interno della partizione solaio in oggetto.
Per meglio dire, il consulente tecnico ha avuto modo di precisare come l'acqua che ha generato gli ammaloramenti era fuoriuscita dalle tubazioni collocate al di sotto della pavimentazione del soggiorno di Caio a causa di un fenomeno di risalita dell'acqua all'interno della colonna di scarico e che tale risalita ha generato, all'interno delle tubazioni orizzontali inglobate nel massetto, un flusso d'acqua nel senso di scorrimento contrario a quello per cui il giunto era stato installato (ostruzione della colonna di scarico).
Di conseguenza tale flusso aveva generato uno scorrimento d'acqua dalla colonna di scarico condominiale verso il tappo terminale oggi posto nel punto di connessione con l'apparecchio sanitario precedentemente previsto (apparecchio poi non posato non essendo stato realizzato il locale bagno).
Il ragionamento del Tribunale di Torino. Il giudice adito, riportandosi interamente alla relazione tecnica, ha evidenziato che non solo non era stata oggettivamente accertata la presenza di occlusione della colonna di scarico riconducibile a responsabilità del condominio, ma era stato invece positivamente accertato il fatto che sotto il pavimento dell'alloggio di Caio vi erano delle tubature in un certo senso abbandonate: da un lato cioè irregolarmente innestate nella colonna condominiale, dall'altro non collegate a tubatura alcuna dell'alloggio del convenuto e comunque non sigillate o saldate quanto ai giunti.
Continua [...]
