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Privacy. In Gazzetta il decreto di adeguamento al Regolamento Ue (GDPR)

Arriva il tanto atteso decreto di coordinamento tra il Testo Unico sulla Privacy, D.Lgs. 196/2003 e il Regolamento europeo 2016/679 - GDPR.
A cura del Centro Studi GService Italia 

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante "Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)".

Si tratta del tanto atteso decreto di coordinamento tra il Testo Unico sulla Privacy, D.Lgs. 196/2003 e il Regolamento europeo 2016/679 - GDPR.

Una premessa importante. Il Testo unico sulla Privacy italiano continua a restare in vigore. Viene oggi integrato e specificato in relazione alle innovazioni introdotte dal GDPR, cercando di uniformare le azioni nazionali con quelle degli altri Paesi europei, nell'ottica di un libero scambio delle informazioni e per la tutela dei consumatori.

Per quanto riguarda il Condominio e l'Amministratore non si evince nessuna modifica di rilievo, in verità, rispetto a quanto già scritto fino ad oggi e come disposto dal Garante italiano per la Privacy già nel 2006 con il suo vademecum "Privacy in condominio".

Il Regolamento UE 679/2016 entrato in vigore in via definitiva il 25 maggio 2018 viene confermato come norma superiore e riferimento per l'applicazione della normativa sul trattamento e la protezione dei dati personali in Italia, integrando le disposizioni con altre norme europee sull'accesso civico e il trattamento dei dati da parte della Pubblica amministrazione e in ambito giudiziario.

Sicuramente potevamo aspettarci molto di più dal legislatore italiano, soprattutto in termini di semplificazioni e modifiche che potessero agevolare l'adeguamento alla normativa europea del Condominio e dello Studio di Amministrazione condominiale.

Non solo tali interventi come auspicati non sono arrivati, ma al contrario dai primi approfondimenti emergono chiaramente delle "complicazioni" in ordine alla gestione e trattamento dei dati personali.

Nelle prossime pubblicazioni affronteremo nel dettaglio gli aggiornamenti rilevanti per gli amministratori e per il condominio, per ora ci basti rilevare che la disciplina sanzionatoria è stata profondamente ridotta, procedendo alla tendenziale depenalizzazione delle condotte sanzionate, introducendo un meccanismo transitorio di definizione agevolata delle violazioni commesse anteriormente all'entrata in vigore del GDPR e del medesimo decreto 101/2018.

Di sicuro impatto è il concetto di "Responsabilizzazione" del Titolare di trattamento che, rispetto alle previsioni del Regolamento UE, viene esasperato lasciando piena e totale autonomia nell'individuazione delle "misure minime di sicurezza" (art. 32 GDPR) che in concreto dovranno essere adottate all'interno dell'attività professionale dell'Amministratore e delle attività del Condominio.

Tale operazione è stata realizzata attraverso l'abrogazione dell'Allegato tecnico contenente l'elencazione delle misure minime di sicurezza da adottare; il che non significa che l'Amministratore non debba comunque assumere comportamenti idonei a tutelare e proteggere i dati personali, ma che dovrà - nell'ambito delle regole di prudenza e delle buone pratiche universalmente diffuse circa la gestione dei dati e documenti - individuare da solo le azioni strategiche da adottare.

Si poteva indubbiamente intervenire introducendo supporti ed indicazioni concrete, piuttosto che lasciare campo libero alla de-regolazione. Intanto abbiamo finalmente il Decreto di coordinamento e possiamo ricominciare a studiare (per l'ennesima volta) come gestire correttamente i dati dei nostri Condomini.

A cura del Centro Studi GService Italia

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