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Amministratori di condominio e privacy. L'UNI scende in campo per garantire procedure standardizzate

Come può l'amministratore aiutare il condominio a essere il più possibile conforme alle norme legislative di tutela della privacy e alle disposizioni del nuovo regolamento?
Redazione Condominioweb.com 
7 Giu, 2018

Il trattamento dei dati in condominio. In argomento giova ricordare che l'amministratore di condominio utilizza necessariamente i dati dei condomini e di chiunque detiene un diritto reale o di godimento di un immobile presente all'interno del condominio, e svolge ogni giorno operazioni sui dati personali per gestire il bene comune.

Con la recente entrata in vigore del Regolamento UE 2016/679 sul trattamento dei dati, noto come GDPR (General Data Protection Regulation), si apre un nuovo significativo scenario.

A tal proposito sappiamo che il Condominio è riconosciuto come "Titolare del trattamento dei dati" cioè colui che assume "le decisioni in ordine alle finalità, alle modalità del trattamento di dati personali e agli strumenti utilizzati, ivi compreso il profilo della sicurezza" (art. 4 c. 2 lett. f D.Lgs 196/2003).

Quindi l'amministratore può essere nominato in veste di responsabile del trattamento ai sensi degli artt. 4, comma 1, lett. g), e 29 D.Lgs 196/2003 vale a dire colui che per conto del titolare svolge i compiti assegnati utilizzando i dati personali raccolti dal titolare secondo determinate finalità.

Per meglio dire, con il GDPR il Titolare del trattamento dei dati rimane il Condominio che per sua natura, non essendo dotato e organizzato con struttura propria, demanda all'amministratore, quale professionista esterno, quasi tutti i trattamenti.

Per le ragioni esposte è consigliabile che il condominio si doti di un proprio disciplinare con il richiamo esplicito ad alcuni articoli e adempimenti previsti dal GDPR, da rendere disponibile alla compagine condominiale e all'amministratore di condominio nella veste di responsabile del trattamento dati (art. 4, par. 1, p, 8 Reg. UE 2016/679).

I pareri dell'UNI - Ente italiano di normazione. Secondo il coordinatore del gruppo di lavoro Uni (Stefano Bonetto) l'obiettivo è quello di aiutare tutti coloro che operano in questo settore.

A tal proposito è importante sottolineare che molti vivono in un condominio e il patrimonio immobiliare è sicuramente qualcosa da proteggere e da valorizzare.

Il tema è certamente importante, perché ha a che fare con la qualità della vita e con la quotidianità di tutti i cittadini, tanto più se si considera che ben oltre il 90% della popolazione in Italia vive in un condominio.

Quanto all'ambito del trattamento dei dati occorre precisare che ci sono molte questioni delicate come i dati fiscali, i dati sensibili, le questioni di privacy legate alla videosorveglianza, i dati gestiti dal custode per la consegna della posta o la raccolta di pacchi. Insomma, una gestione di dati personali veramente significativa.

Per tali ragioni la privacy nel condominio deve essere gestita sulla base del nuovo regolamento europeo.

In conclusione, secondo Stefano Bonetto, dopo l'amministratore di condominio, si perseguiranno altri obbiettivi lavorando sulla figura dei revisori condominiali ed sulla gestione immobiliare aziendale.

Insomma, il vero obbiettivo resta quello di tutelare e valorizzare il mercato della proprietà immobiliare nelle sue varie sfaccettature.

Per le ragioni esposte saranno individuate delle procedure standardizzate affinché l'amministratore possa gestire al meglio le numerose problematiche relative alla corretta gestione dei dati: ad esempio, sviluppare delle linee guida che diano indicazioni pratiche e operative.

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