Condominio Web: Il portale N.1 sul condominio
Iscriviti alla
Newsletter
chiudi
Inviaci un quesito

Modifiche in arrivo per settore degli affitti.

Nuovo piano per gli affitti: dismissione degli alloggi sociali e riscatto da parte degli inquilini.
Ivan Meo 

Il Ministro Lupi presenterà un nuovo piano per rivitalizzare affitti. Presto sarà messo in atto la dismissione degli alloggi sociali e il riscatto da parte degli inquilini.

Il Governo è al lavoro per produrre un decreto organico.

Emergenza abitativa: una piaga sociale. Pur aumentando l'emergenza abitativa, il mercato degli affitti è fermo e l'investimento in immobili è limitato all'acquisto della prima casa.

Molte associazioni di categoria da mesi lanciano l'allarme suggerendo misure concrete per far smuovere le acque.

Ad affrontare questa situazione, non ulteriormente rinviabile, è il decreto cui sta lavorando il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che sarà presentato quanto prima in un consiglio dei ministri.

Infatti, vi è ancora un ostacolo da superare: reperire le risorse necessarie per coprire un provvedimento di circa due miliardi.

È quanto stanno portando avanti il ministro Lupi, con l'aiuto della Ragioneria generale dello Stato e il Ministero dell'Economia.

Non solo questione di Fondi. I fondi dovrebbero provenire dal Fondo revoche del ministero delle Infrastrutture, da cui dovrebbero arrivare 500 milioni per il recupero degli alloggi pubblici inagibili. Dai conti bancari di gestione riferiti alle diverse componenti tariffarie, intestati alla Cassa conguaglio per il settore elettrico, dovrebbero venire risorse per il fondo per gli affitti e per il fondo per la morosità. La riforma di Lupi prevede numerosi incentivi fiscali.

Innanzitutto sarà ridotta l'aliquota cedolare secca dal 15% al 10% e l'Imu resterà fissa al 4 per mille (quella media è del 9 per mille) per quanti affitteranno un appartamento a canone concordato.

Si punta sull'housing sociale. Inoltre, per chi affitta un alloggio di housing sociale si prevedono detrazioni Irpef fino a 900 euro (il triplo di quelle attuali) e la possibilità di detrarre i lavori di costruzione, manutenzione straordinaria e recupero fino al 40% per i primi quattro anni dalla conclusione e per il 60% nei successivi sei.

Si ricorrerà anche al riscatto? Gli alloggi sociali abitati da almeno sette anni potranno essere riscattati dai loro inquilini, i quali potranno imputare "parte dei corrispettivi pagati al locatore in conto del prezzo di acquisto futuro dell'alloggio e per altra parte in conto affitto". (Affitto con riscatto: ecco perché potrebbe convenire)

E poi?Seguiranno un piano di dismissione del patrimonio pubblico e uno di recupero di 12mila alloggi sociali l'anno per una spesa stimata in 500 milioni. Con la costituzione di un fondo rotativo della Cassa depositi e prestiti si provvederà all'erogazione di mutui a tassi agevolati in favore degli inquilini intenzionati ad acquistare l'immobile.

Un fondo nazionale sosterrà l'accesso alle abitazioni in locazione e l'iva per gli alloggi sociali sarà del 4%.

(Quando è possibile effettuare il diritto di riscatto di un'immobile ad uso commerciale?)

La riforma si articola in undici articoli, che probabilmente diventeranno quindici, e in tre capitoli. Il primo capitolo riguarda le norme fiscali che "mirano a influenzare positivamente le decisioni di investitori, costruttori, proprietari e inquilini al fine di ridurre le situazioni di disagio abitativo (Erp e locazioni a canone concordato)".

Il secondo capitolo tratta le norme "che richiedono coperture finanziarie per valorizzare il patrimonio residenziale pubblico".

Infine, il terzo capitolo è relativo alle norme "che richiedono coperture finanziarie per l'ampliamento del mercato delle locazioni a canone concordato".

Scopo della riforma è quello di rilanciare il mercato degli affitti, soprattutto di quelli sociali, incentivando i proprietari a mettere sul mercato gli alloggi sfitti, tutelandoli nello stesso tempo in relazione ai canoni.

  1. in evidenza

Dello stesso argomento