Sarebbe scaduto il 31 dicembre prossimo il Piano Casa della regione Liguria, ma il Consiglio Regionale ha varato il disegno di legge "Disposizioni collegate alla finanziaria 2014", che apporta modifiche e integrazioni alle leggi vigenti (Legge Regionale 16/2008 in materia edilizia e Legge Regionale n. 49/2009), oltreché adeguamenti normativi alla legge nazionale.
Con la finalità di rilanciare il settore dell'edilizia, attualmente in crisi, e riqualificare il patrimonio edilizio presente sul territorio, il nuovo Piano Casa è stato prolungato fino al 30 giugno 2015, con ulteriori novità in termini di ampliamenti volumetrici, ristrutturazioni edilizie, modifiche alla sagoma, riqualificazione energetica, adeguamento antisismico. Ma andiamo con ordine.
Relativamente alle ristrutturazioni edilizie, il nuovo Piano Casa prevede la possibilità della demolizione con successiva ricostruzione di immobili già esistenti alla data del 30 giugno 2009, anche se questi dovessero comportare modifiche alla sagoma originaria, purchè nel rispetto della volumetria originaria e con esclusione degli immobili soggetti a vincolo culturale o paesaggistico.
Sono esclusi, infatti, gli immobili rientranti nei centri storici (salvo espressa concessione), quelli abusivi o integralmente condonati, quelli vincolati, quelli situati all'interno di uno dei quattro grandi parchi naturali della regione o che insistono su aree demaniali marittime destinate ad attività turistico-ricreative.
La possibilità di intervenire con opere di ristrutturazione è concessa anche alla ricostruzione o ripristino di edifici crollati o demoliti di cui sia accertabile però, l'originaria consistenza. Nella tabella seguente analizziamo nel dettaglio la consistenza dei bonus volumetrici.
(Bonifici per ristrutturazioni: come funziona la "tracciabilità" delle spese)
Incrementi volumetrici consentiti per ristrutturazioni edilizie
30% di incremento ammesso
20% di incremento ammesso
10% di incremento ammesso
Incremento fino ad un massimo di 170 mc
Per interventi migliorativi sugli immobili, quali:
- adeguamento antisismico o riqualificazione energetica
- uso di materiali tradizionali locali (ad es. ardesia)
- installazione di un tetto fotovoltaico con potenza non inferiore a 1 kw
- installazione di un serbatoio interrato per raccolta e riuso di acque piovane
- ripristino e messa in sicurezza del territorio limitrofo pari ad almeno 20 volte la superficie totale dell'immobile ampliato
Ulteriore bonus dal 5% al 10%
Laddove vengono eseguite operazioni di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico e quindi eseguiti interventi edilizi finalizzati al recupero o alla nuova costruzione, il nuovo Piano prevede l'esclusione dell'obbligo di corrispondere la quota di ERP (Edilizia Residenziale Pubblica).
Un'altra novità riguarda il certificato di agibilità di un immobile, che potrà essere richiesto anche per singoli edifici o porzioni o singole unità immobiliari della costruzione purché funzionalmente autonomi qualora siano state collaudate le opere di urbanizzazione.
È importante sottolineare anche il provvedimento che concede potere sostitutivo alla Regione sui comuni inadempienti in materia di urbanistica; infatti, laddove i Comuni mancheranno nell'assunzione di atti obbligatori, la Regione, dopo aver accertato l'inerzia burocratica dell'ente comunale, potrà sostituirsi con la nomina di un Commissario ad acta entro 30 giorni dall'emissione di una diffida.
Infine, con una politica di sostegno e aiuto alle giovani coppie e alle famiglie in difficoltà economica, la Regione assicura garanzie aggiuntive per coloro che richiederanno ulteriori mutui per l'acquisto della prima casa.