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Canne fumarie in cemento amianto: come effettuare gli interventi di manutenzione e di bonifica?

Manutenzione e bonifica delle canne fumarie in cemento amianto.
Alfredo Pesce 

Negli anni passati l'amianto è stato impiegato nelle civili abitazioni, principalmente nelle tubazioni di scarico dei bagni o dei pluviali, nei cassoni dell'acqua generalmente presenti nelle soffitte o cantine, nelle canne fumarie, cappe delle cucine, lastre ondulate o tegole utilizzate prettamente per tettoie, garage, tetti.

In particolare, se prendiamo il caso delle canne fumarie in cemento amianto, murate o esterne, si può affermare che il loro utilizzo può comportare problematiche anche rilevanti per la protezione ambientale e delle persone in caso di operazioni di pulizia e di manutenzione, oltre che per quelle di bonifica.

Tuttavia, le disposizioni di legge relative alle norme tecniche per la valutazione del rischio, la manutenzione e la bonifica dei materiali contenenti amianto (sia friabili, sia compatti), spesso non contemplano particolari categorie di manufatti come. ad esempio. le canne fumarie in cemento amianto, incassate nella muratura portante o esterne, per le quali spesso le valutazioni del rischio relative agli interventi manutentivi e di bonifica, vengono lasciate alla libera interpretazione dei singoli.

Le operazioni di pulizia o di normale manutenzione, infatti, possono comportare problematiche non poco rilevanti per la salute dell'individuo nonché dell'ambiente, per cui gli interventi vanno affidati a personale altamente specializzato, dotato di abilitazione quale operatore addetto alle attività di rimozione, smaltimento e bonifica e la ditta di appartenenza dovrà risultare iscritta all'albo nazionale dei gestori ambientali (cat. 10).
La procedura di intervento sulle canne fumarie (così come su altre tipologie di manufatti), devono seguire precise fasi operative e l'impiego di attrezzature speciali tali da garantire la massima sicurezza e la piena affidabilità. In sintesi:

Fase preliminare:

  1. si procede con l'evacuazione e l'isolamento dell'area interessata con relativa affissione di avvisi di pericolo, e, ove possibile, circoscrivendo e confinando l'impianto fumario;
  2. gli addetti alle operazioni di manutenzione e bonifica devono indossare indumenti protettivi a perdere e mezzi di protezione delle vie respiratorie dotati di filtro P3;
  3. realizzazione di opere provvisionali per la protezione dal rischio di caduta, pericolo specifico per le operazioni sulle canne fumarie.

Fase operativa:

  1. alla sommità e alla base della canna fumaria vengono applicate delle "glove bag" (celle di polietilene dotate di guanti interni per l'effettuazione del lavoro); queste vengono impiegate per interventi su piccole superfici che è possibile racchiudere all'interno di un sacco;
  2. nell'ipotesi in cui l'intervento riguardi zone limitate delle pareti interne della canna, occorre ispezionare l'impianto per individuare tutte le aperture che, in tal caso, verranno ermeticamente sigillate mediante teli di polietilene a perdere e nastro adesivo, previa eventuale rimozione di elementi smontabili;
  3. il "glove bag" viene sottoposto ad una operazione di "confinamento dinamico", cioè viene creata una depressione al suo interno con l'impiego di un ugello di aspirazione dotato di filtro ad alta efficienza contro i particolati (l'aria aspirata viene espulsa all'esterno attraverso un tubo di uscita adeguatamente sigillato con nastro adesivo o sigillanti spray); questo sistema di estrazione deve garantire qualsiasi fuoriuscita di fibre;
  4. per verificare l'efficacia del confinamento delle "glove bag", si esegue una prova di tenuta con fumogeni (inserendo un tubicino collegato a una macchina fumo); lì ove presenti, i punti di fuoriuscita fumo devono essere adeguatamente sigillati e tali interventi sulle pareti interne si eseguono in umido;
  5. la procedura prevede la spruzzatura di incapsulati adeguati per la particolare destinazione d'uso delle pareti interne della canna fumaria, la pulizia delle superfici interne della stessa mediante scovoli e spazzole e, a conclusione di questa fase, la strozzatura con nastro adesivo della cella che conterrà il materiale rimosso.

Nel caso di canne fumarie collettive ramificate, potrebbe essere necessario utilizzare più "glove bags" per la raccolta del materiale di risulta dell'attività di pulizia e manutenzione.

Una volta raccolto ed incapsulato in sacchi impermeabili, sigillati ed etichettati, tutto il materiale a perdere utilizzato (indumenti, teli, stracci per pulizia), i glove bags, gli scovoli, le spazzole e tutti i materiali rimossi, dovranno essere smaltiti secondo le usuali procedure per i rifiuti contenenti amianto e contaminati. Tutto quello che può essere recuperato dovrà essere decontaminato.

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