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Bonus fiscali per efficientamento e antisismica. Ecco le nuove proposte per incentivare interventi a costo zero per i proprietari.

Ecco il nuovo ecobonus condominiale. Si potrebbe applicare lo sconto diretto a tutti i proprietari di appartamenti in condominio.
Angelo Pesce - Consulente Tecnico 

La Legge di Stabilità 2016, ha prorogato fino al 31 dicembre 2016 la detrazione del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, il cosiddetto ecobonus, e per gli interventi di antisismica, ma il Ministero delle Infrastrutture e quello dell'Economia stanno vagliando nuove ipotesi per rendere queste agevolazioni molto vantaggiose per i singoli proprietari e far sì che gli interventi si realizzino su vasta scala.

Il fondo bancario. Già da tempo è allo studio del governo l'istituzione di un fondo bancario che permetta al privato di usufruire nell'immediato dello sconto del 65% sui lavori, senza dover attendere il rimborso decennale nella dichiarazione dei redditi.

A tal proposito ricordiamo che c'era già stato un tentativo (vano) di applicare l'ecobonus diretto nei condomini, coinvolgendo le imprese di costruzione che avrebbero dovuto anticipare lo sconto solo per gli “incapienti” (cioè quei soggetti con redditi troppo bassi); il sistema non è risultato di facile applicazione.

Nuove regole per il risparmio energetico

Le nuove formule allo studio del MIT, vogliono dare un'accelerata al piano di riqualificazione energetica e sismica del parco immobiliare italiano, soprattutto per i condomini, senza pesare sulle tasche del singolo privato. Ma vediamo quali sono le proposte.

Efficientamento energetico

Lo sconto diretto del 65% dovrebbe interessare tutti i proprietari di unità immobiliari in condominio (siano essi incapienti o meno)

il restante 35% sarebbe coperto, per il privato, dall'istituendo fondo bancario (con la partecipazione della Cassa Depositi e Prestiti) tramite le Esco (società di servizi), che si ripagheranno con il risparmio sulle future bollette energetiche;

in sostanza, il proprietario continuerà a pagare all'incirca la stessa attuale bolletta energetica (elettricità e riscaldamento) per un numero di anni non ancora definito;

la differenza riveniente dal risparmio effettivo che in questi anni l'efficientamento garantirà, lo incasserà la Esco per ripagarsi di quell'anticipo del 35%.

La procedura per l'anticipazione dello sconto

il credito di imposta del 65% viene trasferito ad un fondo bancario di futura costituzione con la partecipazione della Cassa Depositi e Prestiti;

alle Esco vengono anticipate le risorse dal suddetto fondo bancario che riceverà, poi, nei dieci anni a venire, il credito di imposta dallo Stato;

il calcolo dell'esatto risparmio energetico generato dal progetto di intervento sul condominio che la Esco andrebbe a realizzare, sarà effettuato da Enea e, in seguito, la Esco procederà all'elaborazione del piano finanziario per il recupero del 35% di spesa sostenuta e delle tempistiche.

Antisismica

lo stesso meccanismo dovrebbe applicarsi anche per il bonus del 65% previsto sugli interventi di antisismica e messa in sicurezza;

il bonus verrebbe allargato anche alle seconde case, allargando le opportunità per i condomini di intervenire (ricordiamo che attualmente il bonus è previsto solo nelle zone di pericolosità sismica classificate come 1 e 2 e per le prime case);

il restante 35% di anticipo del fondo, sarà possibile solo se l'intervento antisimico è associato a quello di efficientamento energetico del medesimo immobile.

Le proposte di ENEA. Il presidente di Enea, Federico Testa, lascia intendere che quanto allo studio del Governo consentirà di intervenire su ben 12 milioni di immobili, con un fondo di circa 5 miliardi per garantire ecobonus per efficientamento energetico e antisismica.

Si punta infatti ad interventi più incisivi e strutturati, coinvolgendo i condomini e allargando gli interventi di efficientamento anche al “cappotto isolante” per l'intero stabile e per i solai (oltre alla sostituzione degli infissi e delle caldaie), in grado di assicurare risparmi maggiori e duraturi; ad oggi i condomini erano praticamente tagliati fuori per le problematiche connesse al numero degli inquilini: differenze di reddito, di fasce sociali, di età ed anche alle dimensioni degli appartamenti.

Con queste proposte si sta lavorando su incentivi non solo detraibili ma anche cedibili; cedibili ad esempio alle banche, che erogano i finanziamenti, o alle Esco che si occupano dei servizi di efficientamento energetico.

Ecobonus del 65%, per i condominii potrebbe essere prorogato

Le proposte allo studio. A queste proposte il MIT ha associato una serie di ulteriori incentivi, che ha reso noto attraverso un comunicato e che dovrebbero far parte della nuova Legge di Stabilità 2017:

  • ulteriore proroga del bonus casa, bonus mobili e sull'efficienza energetica;
  • variazione della disciplina della detrazione per gli interventi antisismici;
  • esenzione da IMU e Tasi per quegli immobili residenziali che risulteranno “prima casa” e acquistati con patto di futura vendita;
  • stabilizzazione del bonus energetico per i condomini;
  • proroga degli incentivi fiscali per l'acquisto di immobili in classi energetiche elevate;
  • incentivi per la permuta immobiliare, il sostegno all'affitto, locazione per immobili a canone calmierato;
  • interventi di edilizia sovvenzionata e riqualificazione urbana;
  • cedolare secca al 10% per gli affitti da rendere permanente.

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