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Danni da infiltrazioni e inagibilità dei locali. Condannati Comune e condominio

Danno subìto dal conduttore dell'immobile interessato da infiltrazioni d'acqua.
Avv. Leonarda Colucci - Foro di Brindisi 

Condannato il Comune di Roma ed il condominio a corrispondere al conduttore, nella misura del 50% ciascuno, per i danni sopportati per l'inagibilità dei locali a seguito delle infiltrazioni dovute alle perdite di una caditoia stradale e dal tratto di marciapiede che copre una porzione dell'edificio condominiale.

Il caso.

Il proprietario di un immobile ubicato in un edificio condominiale, collocato al piano terra e concesso il locazione per uso commerciale, cita in giudizio il condominio ed il comune di Roma Capitale chiedendo la conferma del provvedimento cautelare adottato dal tribunale che aveva ordinato ai convenuti la completa eliminazione delle cause che determinavano infiltrazioni all'immobile di sua proprietà.

Il proprietario dell'immobile ha puntualizzato che anche dopo l'adozione del provvedimento cautelare, malgrado l'esecuzione dei lavori da parte del comune di Roma Capitale, nel locale in questione continuavano a verificarsi infiltrazioni tanto che, lo stesso conduttore, aveva richiesto una riduzione dell'importo del canone di locazione a fronte dell'impossibilità di continuare ad utilizzare il bene locato.

Considerati che i lavori eseguiti dal comune non avevano avuto alcun effetto risolutivo, e continuavano a verificarsi ancora infiltrazioni d'acqua, instaurato il giudizio di merito è stata disposta una nuova ctu che ha accertato in che percentuale condominio e comune di Roma Capitale erano responsabili e se i lavori eseguiti da entrambi erano stati eseguiti o meno.

Nel valutare la persistenza delle infiltrazioni la ctu infatti ha verificato che le perdite derivanti dalla caditoia del piano stradale avevano assunto una preponderante incidenza sulla determinazione dei danni lamentati dal proprietario dell'immobile, tanto che il comune di Roma capitale doveva essere chiamato a rispondere per i danni causati per una percentuale pari al 90%, mentre della restante parte di danno continuava a risponderne, a titolo di responsabilità solidale, il condominio.

Questi sono gli aspetti pratici più rilevanti della vicenda, ma la sentenza oltre ad accertare l'effettiva esistenza del danno lamentato dal proprietario dell'immobile, come anticipato in premessa, ha verificato se, a fronte dell'intervento in giudizio anche del conduttore dell'immobile interessato dalle infiltrazioni, tale soggetto sia legittimato ad agire per il risarcimento dei danni subiti a causa del mancato godimento dei locali.

Cosa risarcise l'assicurazione in caso di danni derivanti da infiltrazioni?

La decisione. Il Tribunale di Roma, con sentenza n. 4818 del 9 marzo 2017, con la sua decisione, si riporta ad un principio sancito da un consolidato orientamento giurisprudenziale.

 Continua [...]

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Sentenza
Scarica Tribunale di Roma Sentenza n. 4818 del 9 marzo 2017
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