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Superbonus, AdE avverte: senza coerenza fra reddito del cedente, ammontare dei lavori e valore del bene riqualificato si perde interamente il bonus

Ecco un altro degli “80 punti critici del consenso informato superbonus” che il Centro Studi ICAF ha fatto emergere in questi anni di approfondimenti scientifici di natura tributaria dedicati al superbonus e ai bonus minori.
Dott. Ivan Giordano Dott. Ivan Giordano - Giurista, esperto contabile e direttore scientifico di ICAF 

Prima di "maneggiare" i crediti d'imposta e di finanziare la riqualificazione del patrimonio edilizio privato con denaro pubblico occorre prestare il massimo livello di attenzione.

In questi anni è stato trasmesso alle assemblee il più grande "inganno" mai visto per favorire l'approvazione dei lavori ed esporre l'intero patrimonio dei condòmini a garanzia dell'Agenzia delle Entrate per l'intero periodo di accertamento: 12 anni per il superbonus e 18 anni per i bonus minori (vi avranno detto 8… altro "inganno"!).

Il più grande "inganno" di cui sto parlando è l'affermazione di semplicissima comprensione secondo cui sarebbe stato sufficiente rispettare i listini massimi di riferimento per le lavorazioni edili e i plafond massimi cedili per evitare problemi con il fisco.

E così ha avuto inizio la "gara", palesemente elusiva, dell'"italiano medio" volta a chi riusciva attraverso frazionamenti e accatastamenti ad ottenere più subalterni possibili per aumentare il plafond del credito massimo cedibile, la ricerca di qualche margine extra su lavorazioni cedibili nel quale annegare quote di costo relative a lavorazioni non cedibili, finanche l'"invenzione" di attribuire il ruolo di "responsabile dei lavori" ad amministratori ragionieri, periti, avvocati, commercialisti… (insomma non formati nell'area tecnica come ingegneri civili, architetti o geometri, per intenderci) spesso al solo scopo di annegare i compensi amministrativi che l'Agenzia delle Entrate ha chiarito non essere agevolabili.

Non solo tutto gratis e a rischio zero (qualcuno prima o poi dovrà spiegare alle assemblee che oggi hanno montato i ponteggi nella convinzione che fosse tutto gratis, che gratis non è!), ma possibilmente anche qualcosa di più!

Questa "ingordigia" ha probabilmente contribuito ad annebbiare le menti, ha generato distrazione, distorto l'attenzione su temi che oggi sembra siano un'invenzione di chi ha scritto questo articolo.

Oggi non vi annoierò con risposte ad interpello che possono rendere insonni le notti di chi ha ceduto crediti per milioni di euro con la superficialità di chi spesso sembra non abbia mai compilato neppure un 730, di chi pensa che il "visto di conformità" tributario magari emesso da grandi nomi della revisione tributaria sia il "bollino di garanzia" del credito fiscale sul quale è scongiurata ogni forma di accertamento, di chi maneggia nelle assemblee i crediti d'imposta ignaro che il fisco nel superbonus ha come garanti gli italiani con le loro case, i loro redditi e tutto il patrimonio personale, attuale e futuro, e non certo il "nulla tenente" che ha avuto un vantaggio illecito e che mai risponderà del danno economico che ha causato alla collettività.

Oggi vi parlerò della tanto argomentata Circolare n.23/E/2022 del 23.06.2022, che tutti i condòmini ricorderanno perché molti general contractor ne hanno data lettura nelle assemblee condominiali cercando di convincere i condòmini, in un ultimo disperato tentativo del "tutto gratis", che la loro attività di mero coordinamento non rientrava nella definizione fornita dal fisco e quindi… "via libera" al credito! (senza però rinunciare ai diritti di rivalsa verso il condominio o alle solidali responsabilità fra i condòmini nei contratti d'appalto, spesso capestro, proposti ai condominii).

Nel parlarvi della Circolare n.23/E/2022 del 23.06.2022, non vi annoierò con tecnicismi o argomenti già trattati in altri contesti.

Vi invito a prestare attenzione al punto 5.3 della citata circolare, che è talmente poco comprensibile da essere spesso saltato a piè pari nel corso della lettura del documento: non sembra dire nulla di concreto, solo concetti generici, a tratti incomprensibili; non parla di serramenti, cappotto termico o caldaie, quorum assembleari ridotti o scadenze temporali.

Ciononostante credo personalmente che si tratti di uno dei passaggi più illuminanti dell'intera circolare… totalmente ignorato!

Ma ignorato perché incomprensibile o ignorato perché scomodo, pericoloso, in contrasto con tante piccole e grandi azioni elusive che gli italiani in questi anni hanno messo in atto per eludere il fisco ed "accaparrarsi" crediti d'imposta che non avrebbero avuto il diritto di ottenere?

Al citato punto 5.3., la circolare introduce sei principi cardine dell'accertamento tributario da parte dell'Agenzia delle Entrate in materia di superbonus, di cui vorrei analizzarne in particolar modo due:

  • il principio della coerenza reddituale
  • il principio della proporzione di valore

Il punto n.71 degli n.80 punti critici del "consenso informato" sviluppato dal Centro Studi ICAF tratta il tema della coerenza reddituale proprio perché rientra negli "alert" che l'Agenzia delle Entrate non ha omesso di evidenziare affinché il contribuente possa tenerne conto.

L'Agenzia delle Entrate, infatti, afferma che si perde interamente il diritto al credito d'imposta in caso venisse accertata "l'incoerenza reddituale e patrimoniale tra il valore e l'oggetto dei lavori asseritamente eseguiti e il profilo dei committenti beneficiari delle agevolazioni in esame".

Il punto n.72 degli n.80 punti critici del "consenso informato" sviluppato dal Centro Studi ICAF tratta invece il tema della sproporzione di valore.

L'Agenzia delle Entrate afferma che si perde interamente il diritto al credito d'imposta in caso venisse accertata "la sproporzione tra l'ammontare dei crediti ceduti ed il valore dell'unità immobiliare".

Chi ha vissuto in questi anni l'"odissea" delle assemblee condominiali, con tecnici e appaltatori (sempre presenti in quanto asseritamente "gratis" e generalmente sostenitori del "tutto gratis"), consulenti legali e tributari (non sempre coinvolti in quanto avrebbero comportato un onere palese innanzi ad uno scenario di cotanta generosità da parte del nostro Paese) e amministratori spesso in balia dell'entusiasmo delle assemblee tipicamente appartenente al ricordo delle gite in pullman che si facevano durante gli anni delle scuole superiori, non credo abbia memoria di qualche esperto tributarista che abbia detto loro di prestare prioritaria attenzione al fatto che l'ammontare dei lavori deliberati finanziati con crediti fiscali dovesse trovare proporzione col valore della singola unità immobiliare, pena il disconoscimento da parte dell'Agenzia delle Entrate del credito utilizzato e applicazione dell'impianto sanzionatorio.

Al contrario gli "affabulatori del 110" hanno sempre sostenuto che bastasse rimanere nei prezziari DEI, nei listini MITE, nei parametri dei tariffari regionali o equipollenti e in ogni caso nel plafond massimo cedibile determinato dalla somma dei crediti maturanti sui singoli subalterni catastali per essere indenni da accertamenti del fisco, senza evidenziare tutti gli altri rischi e limiti imposti dalla norma tributaria parimenti incombenti.

Nondimeno non registro nella mia memoria momenti in assemblee condominiali nei quali "qualcuno" si sia soffermato su un altro tema fondamentale: il reddito e la consistenza patrimoniale di chi cede il credito deve essere coerente con l'oggetto e con il valore dei lavori eseguiti (e pagati con denaro pubblico).

Se non fosse chiaro al lettore, rileggendo con attenzione le precedenti righe emerge un quadro tutt'altro che confortante che non è in alcun modo oggetto di verifica nell'ambito del "visto di conformità" e che non può essere sottovalutato derubricandolo a "terrorismo fiscale" come spesso avviene in ridicoli commenti che non sono mai supportati da argomentazioni tecnico-tributarie.

L'Agenzia delle Entrate dispone dei valori delle unità immobiliari in quanto censite dall'Agenzia del Territorio e determinati nella misura del valore catastale, unico parametro di riferimento per il fisco in caso di accertamento e spesso inferiore agli effettivi valori di mercato.

L'Agenzia delle Entrate dispone inoltre di tutti i nostri dati reddituali e patrimoniali potendo con assoluta immediatezza verificare altresì la proporzione fra importo dei crediti d'imposta utilizzati e profilo (reddituale e patrimoniale) del contribuente.

Anche il valore di ricostruzione a nuovo del fabbricato presente nelle polizze di assicurazione "globale fabbricati" potrà essere utilizzato dall'Amministrazione Finanziaria per una verifica della congruità fra valore del bene e crediti utilizzati per la riqualificazione edilizia, allo scopo di applicare riprese fiscali e sanzioni in sede di accertamento.

Gli immobili che hanno un valore catastale di €.150.000,00, ad esempio, come potrebbero cedere crediti per 150.000,00 / 200.000,00 rispettando il criterio della "proporzione di valore"?

I condòmini che hanno un reddito lordo di €.20.000,00, ad esempio, come potrebbero cedere crediti per 100.000,00 rispettando il criterio della "coerenza reddituale"?

Questo è un tema che nessuno ritengo abbia mai considerato nell'ambito dello studio di fattibilità tributario delle riqualificazione con ricorso a bonus edilizi, limitandosi ad effettuare la verifica della fattibilità sul piano tecnico e ad applicare con estrema superficialità la parte "periferica" dell'impianto normativo, l'ultimo miglio della normazione tributaria, ovvero la disciplina finale specifica relativa al bonus "110", ignorando i principi generali del diritto tributario sui quali la stessa disciplina trova fondamento e sui quali verranno basati gli accertamenti nei prossimi 12 (per il superbonus) e 18 (per gli altri bonus) anni.

Lo scenario rappresentato non è forse un limite più insidioso e ampio del concetto di "capienza" applicato all'utilizzatore diretto del credito che sembrava superato dalla cessione del credito o dallo sconto in fattura?

La norma tributaria potrebbe mai riservare, per il medesimo bonus e per le medesime agevolazioni edilizie, importanti disparità di trattamento tributario solo per la scelta tecnica della forma di utilizzo del bonus maturato?

Il "consenso informato" redatto dal Centro Studi ICAF ha segnalato queste importanti criticità già nel giugno 2022 consentendo a molti amministratori di proteggere i propri amministrati dagli "affabulatori del tutto gratis" e dalla certezza del "mettere a disposizione" dell'Amministrazione Finanziaria l'intero patrimonio attuale e futuro dei singoli condòmini in caso di disconoscimento del credito in sede di accertamento.

Annegare gli oneri di attualizzazione del credito nelle lavorazioni cedibili equivale ad assumere una condotta elusiva volta a generare indebitamente un credito d'imposta inesistente!

--
Ivan Giordano
Giurista d'impresa con laurea presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi.
Tributarista esperto in fiscalità immobiliare, condominiale e societaria.
Esperto contabile iscritto presso la CCIAA - Milano.
Direttore scientifico di ICAF - Istituto di Conciliazione e Alta Formazione.
Giornalista iscritto presso l'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, editore e direttore di ICAF TV.
Responsabile Scientifico del Registro Italiano Revisori Condominiali e Immobiliari
Autore di numerose pubblicazioni sui temi della contabilità condominiale e della revisione condominiale.
Tel. 02.67.07.18.77
consulenze@istitutoicaf.it
formazione@istitutoicaf.it
https://www.istitutoicaf.it/

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Claudio
Claudio 15-02-2023 16:15:44

invito a leggere anche la circolare 33/e pagina 15 . Voglio credere che si tratti di un vecchio articolo, antecedente alla circolare 33/e, perché non vi considero incompetenti. Si tratta di allert che sottopongo il contribuente a maggiore controllo , non pare che si parli di revoca dei benefici. Se al centro studi Icaf hanno bisogno di consulenti, sono a disposizione.

rispondi
Ivan Giordano
Ivan Giordano 15-02-2023 18:01:28

Buongiorno Claudio, l'articolo è di assoluta e prioritaria attualità. La Circolare 33e integra e non sostituisce le argomentazioni della 23E e nel farlo certamente non le "alleggerisce". Gli alert riguardano l'accertamento che ha come unica finalità la verifica della consistenza del credito che verrebbe meno al verificarsi delle condizioni disaminate nell'articolo, con conseguente perdita dei benefici. La ringrazio per la sua attestazione di stima. IG

rispondi
Mario
Mario 15-02-2023 22:54:47

Gent.mo, per rispettare questa coerenza come bisogna procedere?
Cioè, se ho ereditato una proprietà (es. valore 300mila) per la quale dovrei cedere un credito consistente per i lavori del 110 (es. 200mila euro), pur avendo un reddito notevolmente inferiore (es. 30mila), in questo caso si rischia la perdita del beneficio?

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Daniele Storti
Daniele Storti 16-02-2023 10:36:57

A me pare che l'articolo sia ispirato da una "saputa" volontà di ingenerare terrore. Intanto muove da luoghi comuni sul "tutto gratis" che non rispecchiano la realtà diffusa. Dopo di che, rilevo che i criteri indicati dall'agenzia delle entrate, tra i quali si inserisce anche quello patrimoniale in alternativa al reddituale (circostanza non irrilevante per quanti non dispongano di reddito, ma di risorse provenienti da terzi) costituiscono solo indicatori che dovrebbero guidare i cessionari, ai fini della valutazione di diligenza nell'acquisto dei crediti. Quindi non è affatto vero che si perderebbe damblè il credito fiscale ove tali criteri non dovessero ricorrere, come lascia intendere maldestramente il titolo dell'articolo, bensì in tal caso si attiverebbe un alert per più opportune verifiche. Non mi spingo a valutare nel merito il senso dei criteri anzidetti, che vengono nell'articolo impropriamente elogiati, non essendo questa la sede. Mi limito a domandarmi che significato abbia considerare il reddito del beneficiario nei casi di sconto in fattura (che ha proprio lo scopo di sollevare il committente dagli oneri economici dell'intervento), oppure la proporzione tra valore dell'immobile e spesa degli interventi (indicatore del tutto estraneo alla normativa sul superbonus)se lo scopo di tale normativa è quella di migliorare la staticità ed efficientemento energetico di vecchi edifici.

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Nadia Maria
Nadia Maria 16-02-2023 14:12:06

@Daniele Storti: sono perfettamente d' accordo con lei.
Peraltro basta leggere le varie relazioni di accompagnamento della normativa per capire che la cessione del credito e stata voluta dal Legislatore proprio al fine di rendere fattibili interventi edilizi anche da parte di contribuenti incapienti in quanto com redditi bassi.
A tal proposito di richiama la prassi ministeriale che ha ritenuto possibile la cessione anche in cado di residenti all'estero con redditi a zero in Italia.
Il rendere possibili gli interventi antisismici finalizzati a salvare vite umani è finalità che in comparazione al dogma dell'intangibilità dell'obbligazione tributaria la supera in applicazione dei principi costituzionali.
Bene quindi ha fatto il legislatore a prescindere per legge dalla capacità contributiva che avrebbe visto i ricchi salvarsi la vita e i poveri a rimettercela.
E a fronte dei principi fondamentali della costituzione non c'è circolare che tenga!

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Cambiasso
Cambiasso 16-02-2023 15:34:23

Ivan, avere insufficienza fiscale quindi non è di per sé una penale? Poco reddito, poche imposte,poco credito rimborsato! Oltre ad assurde penalizzazioni a partire dall'impossibilità di cedere il credito (unica vera cosa democratica di questo strumento), vogliamo aggiungere, chessò la goccia cinese?

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Leonardo R.
Leonardo R. 15-02-2023 18:23:29

Qui si sta creando una situazione simile a quella dei vaccini, dove si è poi scoperto che non immunizzano dalla malattia e provocano pericolose reazioni avverse anche a distanza di tempo dall' inoculazione, e chi sosteneva ciò era additato come complottista, oggi anche sulle tesi sostenute da condominioweb leggo spesso contestazioni che poi non sono mai argomentate e commenti di persone che negano la circostanza che questi bonus presentano molte insidie, anche a causa di una voluta non chiarezza delle regole, circostanza questa in cui la ade sembra essere complice. Mi chiedo perchè e cosa costerebbe essere chiari... un idea me la sono fatta, ma non la scrivo, qualcuno mi darebbe del complottista anche questa volta.

rispondi
Ivan Giordano
Ivan Giordano 15-02-2023 20:41:51

Vede, la conoscenza dei principi generali del diritto tributario avrebbe consentito da subito di non commettere errori. Il tutto gratis è un caso di scuola, il rischio zero non esiste in natura. Gli interpelli non sono altro che dubbi interpretativi che trovano la risposta della Direzione Regionale delle Entrate. Un noto cantautore italiano recitava "le persone facili, che non hanno dubbi mai"...io aggiungo "fanno il 110 tutto gratis!"

rispondi
Maurizio
Maurizio 16-02-2023 15:49:33

@Ivan Giordano: alle condizioni con cui Lei interpreta la norma, probabilmente, NON si sarebbe potuto attivare alcun intervento . E' pur vero che c'è in atto (da Draghi in poi, compreso Meloni & C.) una attenta e disinvolta demolizione della legge 77/20 comportante la distruzione dell'economia nazionale fatta anche da Professionisti, Imprese, Operai ed edifici (semidistrutti dagli interventi iniziati e forzosamente interrotti!). Le Sue argomentazioni appaiono, al mio modesto avviso, terroristiche e al di fuori dalla logica della legge che avrebbe voluto veder riqualificato strutturalmente (e solo poi energeticamente) il patrimonio abitativo della Nazione, memore anche che i terremoti costano sempre di più , non solo in vite, ma anche in danaro.
Questa sembra la logica, ma mi rendo conto che. forse, di logica nel Bel Paese se ne ritrova poca mentre, di quel poco di buono partorito e promesso ai cittadini, si ritrova TANTA DISTRUZIONE ed approssimazione.
Grazie comunque per gli spunti che ci consentono di raffrontare le idee. Cordiali saluti

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Giorgio Piras
Giorgio Piras 15-02-2023 19:53:59

Ma lo sapete che valore giuridico hanno le circolari?

rispondi
Ivan Giordano
Ivan Giordano 15-02-2023 20:35:34

Il tema non è il valore giuridico ma quale influenza hanno nell'ambito dell'accertamento. L'articolo è incentrato su questo. Il valore giuridico si misura nel processo tributario. L'accertamento arriva molto prima con effetti esecutivi.

rispondi
Claudio
Claudio 15-02-2023 21:39:14

chiedo venia per un'altro intervento. Non si può sottovalutare quanto esposto nella circolare 23E e certamente crea "orientamento" soprattutto per i funzionari dell'agenzia. Tuttavia, ribadisco che nella cricolare 33/e, si chiarisce in modo inequivocabile (una retromarcia) che gli allert si riferivano ai cessionari e che comunque non precludevano l'accesso al credito. In altre parole è scritto chiaro, a pag. 15, che si tratta di elementi che consigliano maggiori controlli. Si fanno anche degli esempi eclatanti (ad esempio, la capacità patrimoniale si dimostra facendo il bonifico!). Quindi, deduco, che i funzionari dell'agenzia, dovranno prendere in considerazione anche la successiva circolare. Questo non toglie che è sbagliato sottovalutare il problema ed ancora più sbagliato che alcuni abbiano indotto le persone, in malafede o ignoranza, a credere che non ci fossero pericoli di accertamento e contestazione. Però neanche si può sostenere che la sproporzione del valore o la mancata capacità patrimoniale faccia decadere dal beneficio: con la circolare 33/E, si è fatta chiarezza, seppure con rottambolesche argomentazioni.

rispondi
Ivan Giordano
Ivan Giordano 15-02-2023 22:04:42

Grazie Claudio, ogni commento ragionato e argomentato è un utile spunto di riflessione in un terreno minato come quello che stiamo trattando. Quindi ben venga il contraddittorio e il confronto! L'interesse è tutelare i contribuenti invitandoli ad una concreta prudenza.

rispondi
Michele
Michele 15-02-2023 22:54:22

Carissimo Dott. Ivan Giordano, leggo completamente il Vs articolo sopra, e mi vien da dire semplicemente una cosa.. Che semplificassero, a tutti i livelli istituzionali, le procedure. Sicuramente tutte queste incomprensioni e confusioni non si sarebbero create , in particolare anche per tutti gli attori in gioco (tecnici,amministratori,impresari,proprietari, inquilini e condòmini), i quali purtroppo, non tutti son scienziati/avvocati o tributaristi in grado di comprendere le molteplici sfacettature delle normative uscite. Ma sappiamo bene tutti come funziona l'Italia. Quindi, se i primi a creare confusione e poca chiarezza sono i nostri Governanti ed Istituzioni, come ci si deve regolare?

rispondi
Qazim
Qazim 16-02-2023 00:43:06

Come segnalare Agenzie del Entrate per contestare anomalie di tipo che hai sopracitate.

rispondi
Mario
Mario 16-02-2023 08:59:15

Ma la congruità reddituale è stabilita per legge con il requisito , per usufruire del superbonus 90% , dell'ISEE non superiore a 30000 euro , quindi che senso ha quella condizione dell'AdE??

rispondi
Giorgio Piras
Giorgio Piras 16-02-2023 10:21:01

Infatti non ha senso. Ma comunque nella Circolare non c'è scritto così.

rispondi
Nadia Maria
Nadia Maria 16-02-2023 14:24:07

Ma poi scusate questa congruità del valore immobiliare deve essere ante o post intervento?
Perché ante non ha senso, posto che gli interventi di possono fare anche sui ruderi!

rispondi
Cambiasso
Cambiasso 16-02-2023 16:44:37

Nadia, e in caso di demolizione e ricostruzione con ampliamento?

rispondi
Luciano
Luciano 16-02-2023 20:30:22

Porto un elemento di attenzione. Nelle polizze dei fabbricato il valore assicurativo dovrebbe essere quello di RICOSTRUZIONE ESCLUSA L'AREA E TALVOLTA PARTI INTERRATE.... NON INCLUDE MAI POSIZIONE ED ALTRI ELEMENTI CHE PRODUCONO IL VALORE COMMERCIALE E DI OPPORTUNITÀ DI SPESA

rispondi
Qazim
Qazim 17-02-2023 09:33:37

Adesso cosa succede con decreto-lege n.11 febbraio 2023 per colore che non hanno iniziati lavoro,per hanno presentato SILA entra 25 novembre 2022.

rispondi
Alessandra
Alessandra 17-02-2023 21:48:22

Il mio ingegnere - che avevo contattato con estrema priorità e panico già a novembre 2020 quando il ns amministratore aveva presentato il sb come una opportunità da non farsi perdere su abitazioni di soli 12 anni di vita- mi disse: statene fuori, vi faranno gli accertamenti TELEMATICI e fisici, saranno dolori, troveranno errori ovunque, pagherete il valore lavori + pesanti sanzioni". E se non avete soldi? mettono le mani sulla casa. E non è né uno scemo né un illuso. Anzi. La verità? In un solo anno di SB lo Stato ha conteggiato una frode di 6.000.000.000 di euro.
Adesso cerca di rappezzare. Spero metta le mani sui furbi ma intanto bastona gli altri. Il dovuto se lo prende anche in modo coercitivo fino all' ultima spiaggia= entrare in possesso della casa qualificata energeticamente ma con i soldi suoi, non di certo del povero proprietario che crede alla favola del "tutto gratis". Ecco perché bisogna avere capienza reddituale e patrimoniale. Per non perdere la casa tanto amata. Non parliamo poi di eventuali cause legali contro
amministratore, impresa, direttore lavori etc. Tutti assicurati. Tranne il proprietario di casa..... Ma il VERO e ULTIMO fine di tutta questa faccenda è uno solo: togliere la casa e la proprietà privata. Passo dopo passo, un pò
qua e un pò là. Importante però che la gente non si accorga del disegno generale che sta dietro. È brutto ma è così. Non sto a raccontare la mia storia ma l' ingordigia e la voglia di speculazione dei miei vicini condòmini, ancora adesso,sono preoccupanti.

rispondi
Cambiasso
Cambiasso 17-02-2023 23:57:46

Alessandra, vorrei mettere qualche puntino sulle "i". Truffe, mi pare lessico giudiziario, mi piacerebbe fosse un tribunale a sancirle, non un premier ottimamente supportato dai media; le "truffe" non riguardano in alcun modo SB, ma quasi solo bonus facciate e 50%, ante visti&asseverazioni. Non capisco perché si parli solo di truffe in un settore che ha conosciuto alta evasione fiscale e contributiva, spazzate via da SB. E mi sfugge il silenzio sulle centinaia di migliaia di assunzioni con nuovi posti di lavoro (Nomisma dice 624mila per il solo 2021).E adesso che le bollette elettriche e il terremoto in Turchia-Siria ci hanno fatto vedere quanto possiamo essere fragili (e senza riandare a quella follia NordUE della casa green), noi eliminiamo alla radice l'unica legge economica utile davvero all'economia(anche a fare tanto PIL), da almeno 30anni! Abbiamo sopportato patti di stabilità, bail in, IMU, "aggressioni" fiscali di ogni tipo, fiscal compact, pandemie, disoccupazione e ora che c'è una leggina che potrebbe darci un piccolo, parzialissimo ristoro delle angherie patite in una dozzina d'anni, ironizziamo sul "tutto gratis". Probabilmente è quello che ci meritiamo...

rispondi
Alessandra
Alessandra 17-02-2023 22:01:40

Aggiungo che nel SB non c'è nulla di sostenibile. Montagne di serramenti, caldaie, tegole, intonaci buttati e forse malamente smaltiti, ma soprattutto vogliono isolare casa con 12/16/18 cm di polistirene (plastica insomma...)? Capisco se fossero pannelli di bambù o sughero o lana di pecora di scarto, ma la plastica non è ecologica o sostenibile.

rispondi
Giovanni
Giovanni 18-02-2023 10:44:42

Vi invito a leggere il contenuto della pagina 15 della circolare 33/e dell’ADE:
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/4723049/Circolare+n.+33+del+6+ottobre+2022.pdf/63ecf56d-22a7-50a9-79a7-b22063444665

Per chi parla di terrorismo mediatico, consiglio di fare attenzioni a queste frasi:
“si forniscono di seguito ulteriori elementi con riferimento ad
alcuni specifici indici già illustrati nel richiamato paragrafo 5.3 della circolare n.
23/E del 2022.”

“gli organi di controllo sono tenuti in tali casi a verificare se l’acquirente del
credito abbia supportato la propria valutazione in merito alla corretta e
legittima maturazione dell’agevolazione, attraverso adeguate evidenze
documentali.”

“A tali fini, ad esempio,”

Si fanno degli esempi, ma soprattutto si aggiungono ulteriori elementi. Da dove si evince che la circolare 22 è stata superata?

A mio avviso l’articolo non è sbagliato ma doveva essere più chiaro perché non tutti sono avvocati o tributaristi.

Nella circolare 33/3 si parla chiaramente di alert qualora l’agevolazione fiscale non copra l’intero importo dei lavori eseguiti. Dagli esempi dell’articolo si capisce che si va oltre il massimale e non si fa accenno al sismabonus. Tuttavia sarebbe stato meglio essere più chiari a riguardo. E comunque se l’ade usa questi alert lo fa per controllare altrimenti se è vero che non si perde il bonus per l’incoerenza reddituale e patrimoniale che senso ha avere questi alert?

Ma chi parla di terrorismo dovrebbe spiegare con quale termine andrebbero definiti coloro che in tutti questi mesi hanno raccontato che è tutto gratis ai condomini!!!!

E’ normale non interessarsi del fatto che fino a qualche anno fa gli stessi lavori si facevano con un quinto di quanto richiesto oggi?
Chi ristruttura casa con il bonus al 50% si affida a un General Contractor?

Il general contractor non è obbligatorio e se l’ade ha detto chiaramente che l’attività di coordinamento non rientra nella detrazione vuol dire che il general contractor va pagato (nessuno lavora gratis) .

A mio avviso la furbata del g.c. di lucrare con il direttore dei lavori, il coordinatore della sicurezza, etc,,,, rientra nella fattispecie di elusione fiscale. E’ una furbata per far rientrare nella detrazione l’attività di coordinamento!

E l’amministratore che non prende nulla perché fa il responsabile lavori, ne vogliamo parlare? Come si spiega che in quasi in tutti i preventivi di nomina c’è la percentuale del 2-3% sui lavori straordinari ma magicamente per il sp decidono di non prendere nulla?

Altra elusione fiscale: fanno i responsabili lavori (pur non essendo tecnici, la maggior parte di loro) e così fanno rientrare il loro compenso nella detrazione. Peraltro lo mettono pure per iscritto a verbale. Vi immaginate cosa succederebbe se la delibera finisse nella mani dell’ade?

Bene, signori miei, venditori del tutto gratis, se oggi si è arrivati al blocco del sp è anche per colpa vostra! Non lamentatevi perché non è normale pagare dei lavori fino al 500% in più solo perché è tutto gratis, fregandosene completamente di tutto. Alcuni condomini non hanno neanche visto il computo metrico e non sanno a quanto ammontano i lavori! Questo è il vero scandalo!

rispondi
Giuseppe
Giuseppe 22-02-2023 14:22:10

Ma allora se sono proprietario di un alloggio e non ho nessuna capienza fiscale perché disoccupato cronico oppure donna casalinga senza reddito o pensione dovrei pagarmi per intero la mia quota 110% o attendere una eventuale verifica di congruità? oppure cercare di boicottare in ogni modo il 110% a tutto il palazzo per tentare di salvare solo me stesso? Mi sembra tutto lunare.

rispondi
Alessandra
Alessandra 22-02-2023 19:13:17

La questione è spinosa. Chi vuole farlo ma non ha i soldi, vorrebbe approfittare dell' opportunità. Chi li ha, si è fatto avanti e probabilmente riesce.
Ma se I controlli verificano che i materiali usati non garantiscono lo scatto di due classi energetiche, allora sono dolori.
La questione sono i controlli preventivi già in fase documentale e soprattutto post lavori. Io non sono del settore, ma ho dovuto studiare questo bonus...
Lo stato non regala nulla. Vuoi fare i lavori? Allora devi avere capienza fiscale e patrimoniale. Perché? Perché lo stato è affamato di soldi e il sb consente di raggiungere migliaia di onesti cittadini con controlli ed accertamenti e chiedere il mal tolto. A nulla valgono frasi "ma mi sono fidato.. lo ha detto l' ingegnere... l'amministratore... parlate con lui.... mi avevano consigliato di... beh quelli della banca mi sembravano persone serie..."
I 9 mld di TRUFFA (e non lo dico io ma il governo) sono il frutto di prezzi dopati per lavori che costerebbero un sesto. Chi conosce i meccanismi ha truffato.
Il cittadino onesto si indigna ma io spero di starne fuori. E consiglio anche agli altri.
Ci sarà un motivo per cui, contro 14.000.000 di unità potenziali, SOLO il 3,1% ha acceduto.... Chi non ha voluto sporcarsi le mani non è uno scemo.
Vi siete inoltre chiesti perché, in nome del salvataggio del pianeta, non hanno messo l' obbligo di pannelli solari etc alle aziende tutte???? No. Vogliono colpire la Proprietà privata.

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